Nino Simeone, consigliere al Comune di Napoli e Presidente della Commissione Infrastrutture, è intervenuto a ‘Calcio Napoli 24 Live’ su CalcioNapoli24 TV: "Rispetto a Torino e Udine, parliamo due strutture che erano all’esterno della città dove le priorità hanno fatto richiesta per i suoli per poter permettere determinati lavori. A Napoli è diverso, Fuorigrotta è al centro della città di Napoli e che lì ci sono state proposte reali e progetti finanziati che hanno permesso velocemente le autorizzazioni, serve intesta con proprietà e Comune, lo stesso sta accadendo a Milano e Roma, è più complicato perché l’investimento è importante. De Laurentiis dice di volerlo fare, l’ha palesato verbalmente ma negli atti non ha mai fatto tutto questo. Chi aspetta il progetto non è solo il Comune ora, ma anche Abodi e le amministrazioni per gli Europei 2032. Una volta presentato il progetto, va aggiunto un progetto finanziario. La riqualificazione è diverso dalla ristrutturazione, una volta arrivato l’ok si verifica la fattibilità del progetto. Ragionare su un piano B ora potrebbe essere una provocazione, noi dobbiamo lavorare e condividere con il Calcio Napoli nelle giuste idee. Il Napoli insieme al Governo dovrà fare un lavoro per il progetto Maradona per la gente. Napoli sarà tra le 5 città come paese ospitante degli Europei 2032, perché è interesse anche degli ospitanti. La gente non vede l’ora di venirci, ma sicuramente a Napoli saranno disputate una delle due semifinali e altre partite del torneo. Noi siamo in attesa delle parole del Napoli per la ristrutturazione, ma ci sono anche altri interessati e i costi sono enormi non come quelli di Udine e altri stadi che sono a lavoro. Il Napoli può usare la convinzione per 99 anni o fare l’acquisto, ma la struttura non costa poco".