Enzo Maresca, allenatore del Chelsea, ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista della finale di Conference League di mercoledì sera contro il Real Betis: "È stata una bella stagione, ma può essere fantastica se riusciamo a vincere la Conference League ed arrivare tra le prime quattro o cinque in Premier League. Sarebbe un modo per dire che siamo tornati e che siamo un club vincente in Europa. "Diventeremmo anche la prima squadra a vincere tutti i trofei Uefa (Champions League, Europa League e Conference League), dunque è importante". Maresca ha giocato con Pellegrini al Malaga ed è stato il suo vice al West Ham United. Ora, però, spera di superare in bravura il 71enne allenatore, che descrive come il suo 'padre calcistico'. "Se oggi sono dove sono è grazie a lui - ricorda l'allenatore del Chelsea - Ho lavorato con Manuel per quattro anni, due da giocatore e due nel suo staff, quindi gli devo molto. Sono grato per il rapporto che abbiamo e per i consigli che mi dà. Mi ha detto di non cambiare mai. Diceva sempre che i giocatori e gli allenatori hanno fretta di cambiare, mi ha sempre detto che la cosa migliore è rimanere fedeli a se stessi". Le finali da giocatore e da allenatore? "Sono come il giorno e la notte - conclude Maresca - Da giocatore pensi più a te stesso, mentre da allenatore devi pensare a 30 persone e a tante altre cose: non c'è proprio paragone. Al Man City ho avuto la fortuna di vivere una finale di Champions League da viceallenatore, quindi ho una certa esperienza".
di Napoli Magazine
28/05/2025 - 12:16
Enzo Maresca, allenatore del Chelsea, ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista della finale di Conference League di mercoledì sera contro il Real Betis: "È stata una bella stagione, ma può essere fantastica se riusciamo a vincere la Conference League ed arrivare tra le prime quattro o cinque in Premier League. Sarebbe un modo per dire che siamo tornati e che siamo un club vincente in Europa. "Diventeremmo anche la prima squadra a vincere tutti i trofei Uefa (Champions League, Europa League e Conference League), dunque è importante". Maresca ha giocato con Pellegrini al Malaga ed è stato il suo vice al West Ham United. Ora, però, spera di superare in bravura il 71enne allenatore, che descrive come il suo 'padre calcistico'. "Se oggi sono dove sono è grazie a lui - ricorda l'allenatore del Chelsea - Ho lavorato con Manuel per quattro anni, due da giocatore e due nel suo staff, quindi gli devo molto. Sono grato per il rapporto che abbiamo e per i consigli che mi dà. Mi ha detto di non cambiare mai. Diceva sempre che i giocatori e gli allenatori hanno fretta di cambiare, mi ha sempre detto che la cosa migliore è rimanere fedeli a se stessi". Le finali da giocatore e da allenatore? "Sono come il giorno e la notte - conclude Maresca - Da giocatore pensi più a te stesso, mentre da allenatore devi pensare a 30 persone e a tante altre cose: non c'è proprio paragone. Al Man City ho avuto la fortuna di vivere una finale di Champions League da viceallenatore, quindi ho una certa esperienza".