Massimiliano Allegri è a un passo dal tornare alla guida del Milan. Club e allenatore avrebbero infatti trovato l'intesa per un triennale da circa 5 milioni di euro a stagione e mancherebbero solo gli ultimi dettagli prima dell'ufficialità. Decisivo l'intervento del nuovo direttore sportivo Igli Tare che ha scelto affidabilità ed esperienza per risollevare le sorti della squadra rossonera. Allegri è quindi vicinissimo a rivivere emozioni già provate perchè, a undici anni di distanza dall'ultima volta, varcherà la soglia di Milanello e si siederà sulla panchina rossonera a San Siro. Nelle prossime ore società e allenatore si accorderanno anche negli ultimi aspetti e poi inizierà definitivamente il nuovo ciclo al Milan. Non sempre ripercorrere la strada già intrapresa è la soluzione giusta ma forse in questo caso, per un Milan a cui servono certezze e qualcuno in grado di ristabilire ordine, valori e abnegazione, Allegri potrebbe essere l'uomo giusto. Certo, l'ingaggio sarà nettamente più alto rispetto a quello di Conceiçao o Fonseca. Ma competenza ed esperienza si pagano. E soprattutto il compito che avrà il tecnico toscano non sarà affatto semplice. Prima di tutto, va creato il gruppo. Vanno ristabiliti equilibri interni, pretesi atteggiamenti professionali, evitati casi a ripetizione che hanno cadenzato le settimane nella stagione appena conclusa. Vanno gestiti i senatori o, meglio dire, i big in rosa. Leao a Theo Hernandez, in assenza di offerte congrue dal mercato, devono tornare a essere tesori da valorizzare. Bisogna integrare e far crescere i giovani all'interno di una squadra solida e compatta. Ma, soprattutto, bisogna vincere e tornare nel calcio europeo che conta. La sensazione comunque è che il Milan stia finalmente agendo. Scelto Tare, si affida ad Allegri cercando di precedere il domino delle panchine che avrebbe rischiato di tagliare fuori anche squadre eccellenti. Così, in attesa dell'ufficialità, Max tornerà a Milano. Ci era rimasto per quattro anni vincendo uno scudetto e una Supercoppa e centrando la qualificazione in Champions League. Si era guadagnato i ringraziamenti della Curva Sud nel giorno dell'addio e Adriano Galliani (allora ad) si disse "dispiaciuto". Era il Milan della difficile convivenza tra Galliani e Barbara Berlusconi. Poi arrivò Seedorf ma le cose non decollarono. Undici anni dopo è cambiato tutto. Il Milan ha navigato acque turbolente poi è tornato a vivere la gioia dello scudetto prima di crollare di nuovo. Allegri ha vissuto due vite, ben diverse, a Torino. Ma entrambe le parti sono pronte a scrivere nuove pagine per tornare a vincere.
di Napoli Magazine
29/05/2025 - 19:23
Massimiliano Allegri è a un passo dal tornare alla guida del Milan. Club e allenatore avrebbero infatti trovato l'intesa per un triennale da circa 5 milioni di euro a stagione e mancherebbero solo gli ultimi dettagli prima dell'ufficialità. Decisivo l'intervento del nuovo direttore sportivo Igli Tare che ha scelto affidabilità ed esperienza per risollevare le sorti della squadra rossonera. Allegri è quindi vicinissimo a rivivere emozioni già provate perchè, a undici anni di distanza dall'ultima volta, varcherà la soglia di Milanello e si siederà sulla panchina rossonera a San Siro. Nelle prossime ore società e allenatore si accorderanno anche negli ultimi aspetti e poi inizierà definitivamente il nuovo ciclo al Milan. Non sempre ripercorrere la strada già intrapresa è la soluzione giusta ma forse in questo caso, per un Milan a cui servono certezze e qualcuno in grado di ristabilire ordine, valori e abnegazione, Allegri potrebbe essere l'uomo giusto. Certo, l'ingaggio sarà nettamente più alto rispetto a quello di Conceiçao o Fonseca. Ma competenza ed esperienza si pagano. E soprattutto il compito che avrà il tecnico toscano non sarà affatto semplice. Prima di tutto, va creato il gruppo. Vanno ristabiliti equilibri interni, pretesi atteggiamenti professionali, evitati casi a ripetizione che hanno cadenzato le settimane nella stagione appena conclusa. Vanno gestiti i senatori o, meglio dire, i big in rosa. Leao a Theo Hernandez, in assenza di offerte congrue dal mercato, devono tornare a essere tesori da valorizzare. Bisogna integrare e far crescere i giovani all'interno di una squadra solida e compatta. Ma, soprattutto, bisogna vincere e tornare nel calcio europeo che conta. La sensazione comunque è che il Milan stia finalmente agendo. Scelto Tare, si affida ad Allegri cercando di precedere il domino delle panchine che avrebbe rischiato di tagliare fuori anche squadre eccellenti. Così, in attesa dell'ufficialità, Max tornerà a Milano. Ci era rimasto per quattro anni vincendo uno scudetto e una Supercoppa e centrando la qualificazione in Champions League. Si era guadagnato i ringraziamenti della Curva Sud nel giorno dell'addio e Adriano Galliani (allora ad) si disse "dispiaciuto". Era il Milan della difficile convivenza tra Galliani e Barbara Berlusconi. Poi arrivò Seedorf ma le cose non decollarono. Undici anni dopo è cambiato tutto. Il Milan ha navigato acque turbolente poi è tornato a vivere la gioia dello scudetto prima di crollare di nuovo. Allegri ha vissuto due vite, ben diverse, a Torino. Ma entrambe le parti sono pronte a scrivere nuove pagine per tornare a vincere.