Davide Nicola, allenatore della Cremonese, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN, dopo il pari con il Como: "Sono soddisfatto della prova dei ragazzi, non era facile venire qui e fare la partita che abbiamo fatto. Il primo tempo mi è piaciuto fino al gol, ma sembrava avessimo troppo rispetto di un avversario comunque forte; noi, comunque, dobbiamo essere organizzati senza palla ed essere propositivi. Nella ripresa mi sono divertito molto, ho visto una squadra con fiducia: bellissima Cremonese, in entrambe le fasi di gioco. Siamo stati un po' timidi nel mettere Vardy, perché non volevamo correre rischi inutili, ma settimana prossima toccherà a lui. C'è chi deve ritrovare ritmo, ma può farlo solo giocando. Io cerco di tenere sempre tutti sulla corda. Siamo rientrati dopo il primo tempo e le sensazioni erano già positive. Ma non dovevamo lasciare loro il pallone totalmente. Volevo una squadra alta, abbiamo voluto correre i giusti rischi: ci sono momenti in cui devi accettare l'uno contro uno, alzando i due esterni abbiamo fatto bene e portato più uomini in avanti, guadagnandone in baricentro. L'idea è far coesistere più calciatori di qualità, senza perdere equilibrio: conosciamo la strada, ci arriveremo".
di Napoli Magazine
27/09/2025 - 17:41
Davide Nicola, allenatore della Cremonese, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN, dopo il pari con il Como: "Sono soddisfatto della prova dei ragazzi, non era facile venire qui e fare la partita che abbiamo fatto. Il primo tempo mi è piaciuto fino al gol, ma sembrava avessimo troppo rispetto di un avversario comunque forte; noi, comunque, dobbiamo essere organizzati senza palla ed essere propositivi. Nella ripresa mi sono divertito molto, ho visto una squadra con fiducia: bellissima Cremonese, in entrambe le fasi di gioco. Siamo stati un po' timidi nel mettere Vardy, perché non volevamo correre rischi inutili, ma settimana prossima toccherà a lui. C'è chi deve ritrovare ritmo, ma può farlo solo giocando. Io cerco di tenere sempre tutti sulla corda. Siamo rientrati dopo il primo tempo e le sensazioni erano già positive. Ma non dovevamo lasciare loro il pallone totalmente. Volevo una squadra alta, abbiamo voluto correre i giusti rischi: ci sono momenti in cui devi accettare l'uno contro uno, alzando i due esterni abbiamo fatto bene e portato più uomini in avanti, guadagnandone in baricentro. L'idea è far coesistere più calciatori di qualità, senza perdere equilibrio: conosciamo la strada, ci arriveremo".