Calcio
I COMMENTI - Ritorno di Spalletti, de Giovanni: "Baci e abbracci prima, fischi durante la gara", il Prof. Siciliano: "Ignorare e basta, ma sono certo sia affezionato a noi", Aiello: "Non fischierò per mostrare sportività ai più giovani"
06.12.2025 11:48 di Napoli Magazine
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In occasione del ritorno di Luciano Spalletti da avversario del Napoli alla guida della Juventus, i quotidiani hanno raccolto le diverse opinioni dei vip napoletani in merito all'accoglienza da riservare all'ex tecnico degli azzurri.

Maurizio de Giovanni, scrittore, ha dichiarato a Repubblica: "Baci e abbracci prima della gara, gli dobbiamo tanto. Durante però rintroniamolo di fischi".

Il Prof. Bruno Siciliano, docente di robotica e autore della "laudatio" per la cittadinanza onoraria di Spalletti, ha dichiarato a Repubblica: "Ignoriamolo e basta, anche se sono certo che sia davvero affezionato a noi, quel tatuaggio non lo fece per piaggeria".

Il Prof. Matteo Lorito, Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, ha dichiarato a Repubblica: "Riaccogliamo un uomo vero, che ci ha regalato emozioni. Solo applausi per lui".

Maurizio Aiello, attore, ha dichiarato al Mattino: "Sarò allo stadio con mio figlio domani sera, non mi unirò ai fischi per Spalletti se ci saranno. Eviterò anche per mostrare sportività a chi è più giovane, ma soprattutto perché Luciano resta un pezzo importante della storia del Napoli. Dico la verità , il suo gesto ha pesato per me molto più di quello che fu di Sarri, non mi è piaciuta la modalità con cui è finito a Torino. Ma capisco anche che debba riscattarsi, non come uomo ma come allenatore dopo il tonfo nazionale. Le sue vittorie a Napoli e anche quel tatuaggio che porta sul braccio. Lo stimo molto per quello che ha lasciato come allenatore".

Dino Falconio, notaio, ha dichiarato al Mattino: "Anche io non sono per i fischi a Spalletti. Il toscano ha fatto una scelta. Forse l'unico errore commesso, più che andare alla Juventus, fu quella intervista da Fazio in cui accennò al non allenare più altre squadre italiane dopo il Napoli. Oggi il Napoli è Conte e di conseguenza Conte è  il Napoli. Pensiamo solo a questo".

Eduardo Tartaglia, attore, ha dichiarato al Mattino: "Fischiare? Ci sta, ma sempre nella sportività che deve contraddistinguerci. Noi tifosi napoletani dobbiamo fischiare lo Spalletti juventino, l'avversario che dobbiamo provare a battere nei 90 minuti in campo. Per lui abbiamo nutrito grande affetto, ci ha regalato grandi gioie, però domenica sera sarà un avversario. E in quanto tale va atteso. Da quando seguo gli azzurri, solo uno juventino è riuscito nell'impresa di non farsi fischiare a Fuorigrotta: era Dino Zoff. Tutti gli altri, fino a Sarri, hanno ricevuto pari trattamento. E in fondo è  anche giusto così. Basta chiedere a Conte, quando veniva qui da avversario. Ho la sensazione, però, che senza l'esperienza negativa in nazionale, Spalletti non avrebbe accettato così  la Juventus".

Clemente Russo, campione di pugilato, ha dichiarato al Mattino: "Nei 90 minuti della gara è giusto affrontare Spalletti da avversario vero, ancor di più se da juventino. Domani sera ci sarà il tutto esaurito allo stadio, è comprensibile fischiare un avversario come lui. Ma mi piacerebbe se la fine della partita potesse poi riservare grande sportività. E quindi magari immaginare Conte e Spalletti abbracciarsi davanti al pubblico del Maradona, un po' come i pugili fanno alla fine dell'incontro o come i rugbisti nel terzo tempo".

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di Napoli Magazine

06/12/2025 - 11:48

In occasione del ritorno di Luciano Spalletti da avversario del Napoli alla guida della Juventus, i quotidiani hanno raccolto le diverse opinioni dei vip napoletani in merito all'accoglienza da riservare all'ex tecnico degli azzurri.

Maurizio de Giovanni, scrittore, ha dichiarato a Repubblica: "Baci e abbracci prima della gara, gli dobbiamo tanto. Durante però rintroniamolo di fischi".

Il Prof. Bruno Siciliano, docente di robotica e autore della "laudatio" per la cittadinanza onoraria di Spalletti, ha dichiarato a Repubblica: "Ignoriamolo e basta, anche se sono certo che sia davvero affezionato a noi, quel tatuaggio non lo fece per piaggeria".

Il Prof. Matteo Lorito, Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, ha dichiarato a Repubblica: "Riaccogliamo un uomo vero, che ci ha regalato emozioni. Solo applausi per lui".

Maurizio Aiello, attore, ha dichiarato al Mattino: "Sarò allo stadio con mio figlio domani sera, non mi unirò ai fischi per Spalletti se ci saranno. Eviterò anche per mostrare sportività a chi è più giovane, ma soprattutto perché Luciano resta un pezzo importante della storia del Napoli. Dico la verità , il suo gesto ha pesato per me molto più di quello che fu di Sarri, non mi è piaciuta la modalità con cui è finito a Torino. Ma capisco anche che debba riscattarsi, non come uomo ma come allenatore dopo il tonfo nazionale. Le sue vittorie a Napoli e anche quel tatuaggio che porta sul braccio. Lo stimo molto per quello che ha lasciato come allenatore".

Dino Falconio, notaio, ha dichiarato al Mattino: "Anche io non sono per i fischi a Spalletti. Il toscano ha fatto una scelta. Forse l'unico errore commesso, più che andare alla Juventus, fu quella intervista da Fazio in cui accennò al non allenare più altre squadre italiane dopo il Napoli. Oggi il Napoli è Conte e di conseguenza Conte è  il Napoli. Pensiamo solo a questo".

Eduardo Tartaglia, attore, ha dichiarato al Mattino: "Fischiare? Ci sta, ma sempre nella sportività che deve contraddistinguerci. Noi tifosi napoletani dobbiamo fischiare lo Spalletti juventino, l'avversario che dobbiamo provare a battere nei 90 minuti in campo. Per lui abbiamo nutrito grande affetto, ci ha regalato grandi gioie, però domenica sera sarà un avversario. E in quanto tale va atteso. Da quando seguo gli azzurri, solo uno juventino è riuscito nell'impresa di non farsi fischiare a Fuorigrotta: era Dino Zoff. Tutti gli altri, fino a Sarri, hanno ricevuto pari trattamento. E in fondo è  anche giusto così. Basta chiedere a Conte, quando veniva qui da avversario. Ho la sensazione, però, che senza l'esperienza negativa in nazionale, Spalletti non avrebbe accettato così  la Juventus".

Clemente Russo, campione di pugilato, ha dichiarato al Mattino: "Nei 90 minuti della gara è giusto affrontare Spalletti da avversario vero, ancor di più se da juventino. Domani sera ci sarà il tutto esaurito allo stadio, è comprensibile fischiare un avversario come lui. Ma mi piacerebbe se la fine della partita potesse poi riservare grande sportività. E quindi magari immaginare Conte e Spalletti abbracciarsi davanti al pubblico del Maradona, un po' come i pugili fanno alla fine dell'incontro o come i rugbisti nel terzo tempo".