Il giornalista Luca Marchetti scrive nel suo editoriale su Tuttomercatoweb.com dopo la qualificazione dell'Inter nelle semifinali di Champions League: "Ora l’Inter è una realtà europea. E glielo riconoscono i risultati e soprattutto la continuità. Questa squadra, sotto la guida di Inzaghi, dopo aver vinto un campionato con Conte è arrivata seconda e terza, e poi ne ha vinto un altro. Quest’anno è ancora lassù a duellare con il Napoli e chissà cosa succederà. In questi 4 anni l’Inter è ulteriormente crescita: ha sfruttato l’onda lunga e ha costruito una mentalità (oltre che una squadra) vincente. Ha costruito una mentalità europea. Ora l’Inter se non gioca tutte le partite della stagione significa che mancherà soltanto le finali. E sin dall’inizio non ha voluto scegliere. E’ questa la chiave. Ovviamente data dalla profondità della rosa, ma soprattutto dal lavoro e dall’abnegazione che ci hanno messo tutti i giorni tutti i giocatori e Inzaghi e il suo staff. Non è banale, non è scontato. In pochissimi - recentemente almeno - hanno avuto questo tipo di approccio. Senza nascondersi, senza dover creare aspettative basse, puntando dritti all’obiettivo, coltivando un sogno e facendo sognare un popolo: quello nerazzurro".
di Napoli Magazine
17/04/2025 - 11:43
Il giornalista Luca Marchetti scrive nel suo editoriale su Tuttomercatoweb.com dopo la qualificazione dell'Inter nelle semifinali di Champions League: "Ora l’Inter è una realtà europea. E glielo riconoscono i risultati e soprattutto la continuità. Questa squadra, sotto la guida di Inzaghi, dopo aver vinto un campionato con Conte è arrivata seconda e terza, e poi ne ha vinto un altro. Quest’anno è ancora lassù a duellare con il Napoli e chissà cosa succederà. In questi 4 anni l’Inter è ulteriormente crescita: ha sfruttato l’onda lunga e ha costruito una mentalità (oltre che una squadra) vincente. Ha costruito una mentalità europea. Ora l’Inter se non gioca tutte le partite della stagione significa che mancherà soltanto le finali. E sin dall’inizio non ha voluto scegliere. E’ questa la chiave. Ovviamente data dalla profondità della rosa, ma soprattutto dal lavoro e dall’abnegazione che ci hanno messo tutti i giorni tutti i giocatori e Inzaghi e il suo staff. Non è banale, non è scontato. In pochissimi - recentemente almeno - hanno avuto questo tipo di approccio. Senza nascondersi, senza dover creare aspettative basse, puntando dritti all’obiettivo, coltivando un sogno e facendo sognare un popolo: quello nerazzurro".