Calcio
IL COMMENTO - Minervini: "Meret migliore in campo a Cagliari, ma il Napoli ha dimostrato solidità"
16.09.2024 11:08 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Minervini, giornalista e conduttore di Sedici Napoli su Otto Channel:

Se non ci fosse stato Meret, la differenza reti non sarebbe stata di quattro reti…

“Meret è stato indubbiamente il migliore in campo. Il colpo di testa di Piccoli era difficile da parare. Su Luperto, poi, ha fatto una parata incredibile. Per non parlare poi della deviazione sul tiro da fuori area di Marin. A Cagliari ci si aspettava questa partita, un segnale di solidità. Al netto di quelle che sono state le parate di Meret, il Napoli ha mostrato voglia di sporcarsi le mani come ha fatto Conte. E s’è presa il primo posto. Oggi è un buon lunedì, splende un bel sole”.

Era una partita piuttosto mediocre, è stato proprio Meret a fare la differenza…

“Mi aspetto che il Napoli di Conte sia anche quello. Dobbiamo toglierci l’idea del bel gioco alla Spalletti o alla Sarri. Conte fa un calcio di intensità, di sudore, e di una fase difensiva prioritaria: nel suo Dna c’è l’essere vincenti, e non l’essere belli, e non è detto che non potrà esserci un’altra bellezza, diversa da quella a cui siamo abituati…”.

Che partita sarà con la Juve? È già decisiva per lo scudetto?

“La partita dell’Inter col Monza ha dimostrato come Inzaghi, quando cambia qualcosa, succedono danni: non ha avuto nessun’idea geniale ieri sera. Inoltre, c’è stata anche la dimostrazione palese come le riserve dell’Inter non siano alla pari dei giocatori titolari. Dall’altro lato, la Juventus era già esaltata per il gioco di Thiago Motta: hanno mai visto il Bologna? La priorità, l’anno scorso, era quella di non prendere gol. Fino ad oggi, ha dato solidità, ma non ci sono ancora giocatori che premiano la sua idea di calcio. Poi ci sarà anche la Champions che inciderà sulla testa e sul fisico: la nuova struttura farà perdere punti importanti durante il campionato. Queste sono buone notizie per il Napoli, perché devono fare quanti più punti possibili, e fare corsa solo su sé stessi”.

In questo momento, dopo la partita col Cagliari, qual è il punto debole?

“Il Napoli deve lavorare sulle situazioni di calcio da fermo: sono andati in difficoltà sulle palle inattive. E poi, Conte, deve accorciare la squadra: in alcune situazioni, è troppo lunga. Infine, la catena di destra ha ancora qualche difficoltà in marcatura: Di Lorenzo e Mazzocchi giocano bene, ma peccano ancora sull’uomo”.

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IL COMMENTO - Minervini: "Meret migliore in campo a Cagliari, ma il Napoli ha dimostrato solidità"

di Napoli Magazine

16/09/2024 - 11:08

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Minervini, giornalista e conduttore di Sedici Napoli su Otto Channel:

Se non ci fosse stato Meret, la differenza reti non sarebbe stata di quattro reti…

“Meret è stato indubbiamente il migliore in campo. Il colpo di testa di Piccoli era difficile da parare. Su Luperto, poi, ha fatto una parata incredibile. Per non parlare poi della deviazione sul tiro da fuori area di Marin. A Cagliari ci si aspettava questa partita, un segnale di solidità. Al netto di quelle che sono state le parate di Meret, il Napoli ha mostrato voglia di sporcarsi le mani come ha fatto Conte. E s’è presa il primo posto. Oggi è un buon lunedì, splende un bel sole”.

Era una partita piuttosto mediocre, è stato proprio Meret a fare la differenza…

“Mi aspetto che il Napoli di Conte sia anche quello. Dobbiamo toglierci l’idea del bel gioco alla Spalletti o alla Sarri. Conte fa un calcio di intensità, di sudore, e di una fase difensiva prioritaria: nel suo Dna c’è l’essere vincenti, e non l’essere belli, e non è detto che non potrà esserci un’altra bellezza, diversa da quella a cui siamo abituati…”.

Che partita sarà con la Juve? È già decisiva per lo scudetto?

“La partita dell’Inter col Monza ha dimostrato come Inzaghi, quando cambia qualcosa, succedono danni: non ha avuto nessun’idea geniale ieri sera. Inoltre, c’è stata anche la dimostrazione palese come le riserve dell’Inter non siano alla pari dei giocatori titolari. Dall’altro lato, la Juventus era già esaltata per il gioco di Thiago Motta: hanno mai visto il Bologna? La priorità, l’anno scorso, era quella di non prendere gol. Fino ad oggi, ha dato solidità, ma non ci sono ancora giocatori che premiano la sua idea di calcio. Poi ci sarà anche la Champions che inciderà sulla testa e sul fisico: la nuova struttura farà perdere punti importanti durante il campionato. Queste sono buone notizie per il Napoli, perché devono fare quanti più punti possibili, e fare corsa solo su sé stessi”.

In questo momento, dopo la partita col Cagliari, qual è il punto debole?

“Il Napoli deve lavorare sulle situazioni di calcio da fermo: sono andati in difficoltà sulle palle inattive. E poi, Conte, deve accorciare la squadra: in alcune situazioni, è troppo lunga. Infine, la catena di destra ha ancora qualche difficoltà in marcatura: Di Lorenzo e Mazzocchi giocano bene, ma peccano ancora sull’uomo”.