Calcio
IL COMMENTO - Piantida: "Lang, Neres e Beukema i top di Napoli-Atalanta"
24.11.2025 12:21 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Piantanida, giornalista Mediaset.
 
Andiamo subito forte sui temi della giornata: due top e due flop della giornata in corso?  
"Parto dai flop. Il primo flop è Yildiz. Non perché abbia giocato una partita disastrosa, ma perché secondo me deve capire che gioca in una Juventus che in questo momento non gli permette di splendere come potrebbe. Però deve fare di più: quando fa quaranta metri palla al piede, lì deve fare gol, se vuole essere considerato un top. Che abbia vent’anni o che debba rinnovare, sinceramente non è più una scusa. Non è solo colpa sua, perché la Juve oggi non offre un contesto ideale, però la finestra che faccia entrare la luce del sole la deve aprire lui. Secondo flop di giornata, Çalhanoglu. Non tanto per il rigore sbagliato, arrivo anche a quello, quanto perché un giocatore con quella qualità non può permettersi certi cali. Poi c’è una statistica inquietante: lo scorso anno sbagliò un rigore sotto la stessa curva, nello stesso minuto. Era contro Meret. Ieri contro Maignan. È una coincidenza che pesa”. 
 
Come top chi elegge? 
"Il primo è Svilar. Lo metto perché la Roma può permettersi di scherzare col fuoco solo perché ha lui. Fa una parata decisiva tutte le settimane. Se una squadra ha un attacco che segna a valanga, parte da 1-0. Ma se non hai quello, allora devi avere un portiere che ti tenga sempre in piedi. Svilar è questo. Lo abbiamo visto di nuovo ieri. È un portiere che sta facendo la differenza. Rimanendo fra i pali il secondo top è Maignan. È un giocatore che il Milan ha trattato malissimo a livello contrattuale. Gli offrirono 5 milioni, poi scesero a 4, poi sparirono proprio dalle trattative, il tutto a causa di alcune brutte prestazioni. In estate potevano venderlo a 20 milioni al Chelsea. Sarebbe stato un errore clamoroso. Maignan, quando è in forma, è uno dei cinque migliori portieri al mondo e ieri lo ha dimostrato. Per me è fondamentale in un campionato così equilibrato".
 
La porto su Napoli–Atalanta: i suoi top? 
"Il primo è Lang. Finalmente. È servito che Conte si prendesse una settimana di pausa, che i ragazzi fossero senza di lui per qualche giorno, che si creasse un clima diverso. Ma io voglio responsabilizzare i giocatori: quando stanno in panchina Conte ‘è cattivo’, ma quando giocano devono dimostrare di meritarselo. Lang ha segnato dopo undici mesi ed era ora. Il secondo è Neres. È un giocatore di talento, particolare, un carattere diverso da quelli che piacciono a Conte. Ma i soldatini li puoi costruire, il talento no. Se due frecce così capiscono cosa vuole l’allenatore, il Napoli fa un salto di qualità enorme. Il terzo top è Beukema. Bocciato tante volte, non solo da me, ma anche da Conte, soprattutto dopo la serata nera di Eindhoven. Ma il ragazzo è intelligente: ho scoperto che abbia letto ‘Black Box Thinking’, un libro che ti insegna ad analizzare gli errori e a migliorare. È entrato in un sistema nuovo. È difficilissimo per un difensore cambiare compagni e modulo, ma sabato ha giocato una grande partita. Merita applausi".
 
I flop di Napoli–Atalanta? 
"Il primo è Rrahmani. Secondo me deve ancora ritrovare alcune dinamiche. Il primo gol preso a Bologna ce l’ha sulla coscienza, e anche sabato non è stato perfetto. Il problema del Napoli nasce lì: meccanismi difensivi inesistenti per settimane, continui cambi, Buongiorno e Juan Jesus infortunati, Beukema fuori forma, Mazzocchi mai schierato, eccetera. Se non hai una difesa perfetta, non vinci le partite sporche. Non vedo altri flop veri del Napoli, quindi per oggi direi che i tifosi possono godersi questo lunedì con serenità. Gli altri due flop della gara sono stati Palladino e Lookman. Il nigeriano voleva andare via, ma se vali 40 o 50 milioni devi dimostrarlo sempre. L’anno scorso segnava qualunque cosa. Sabato, invece, non gli è riuscito quasi nulla. C’è stata un’azione identica a quella del suo gol col Napoli l’anno scorso, ma la sensazione era che non avrebbe segnato nemmeno se avesse spinto la palla dentro con le mani. Palladino ha tanto lavoro da fare. Per me l’Atalanta è stata troppo frettolosa nell’esonerare Juric e sostituirlo con lui. Ci saranno state divergenze interne, certo, ma non mi è mai parso che il problema fosse l’allenatore".
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IL COMMENTO - Piantida: "Lang, Neres e Beukema i top di Napoli-Atalanta"

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24/11/2025 - 12:21

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Franco Piantanida, giornalista Mediaset.
 
Andiamo subito forte sui temi della giornata: due top e due flop della giornata in corso?  
"Parto dai flop. Il primo flop è Yildiz. Non perché abbia giocato una partita disastrosa, ma perché secondo me deve capire che gioca in una Juventus che in questo momento non gli permette di splendere come potrebbe. Però deve fare di più: quando fa quaranta metri palla al piede, lì deve fare gol, se vuole essere considerato un top. Che abbia vent’anni o che debba rinnovare, sinceramente non è più una scusa. Non è solo colpa sua, perché la Juve oggi non offre un contesto ideale, però la finestra che faccia entrare la luce del sole la deve aprire lui. Secondo flop di giornata, Çalhanoglu. Non tanto per il rigore sbagliato, arrivo anche a quello, quanto perché un giocatore con quella qualità non può permettersi certi cali. Poi c’è una statistica inquietante: lo scorso anno sbagliò un rigore sotto la stessa curva, nello stesso minuto. Era contro Meret. Ieri contro Maignan. È una coincidenza che pesa”. 
 
Come top chi elegge? 
"Il primo è Svilar. Lo metto perché la Roma può permettersi di scherzare col fuoco solo perché ha lui. Fa una parata decisiva tutte le settimane. Se una squadra ha un attacco che segna a valanga, parte da 1-0. Ma se non hai quello, allora devi avere un portiere che ti tenga sempre in piedi. Svilar è questo. Lo abbiamo visto di nuovo ieri. È un portiere che sta facendo la differenza. Rimanendo fra i pali il secondo top è Maignan. È un giocatore che il Milan ha trattato malissimo a livello contrattuale. Gli offrirono 5 milioni, poi scesero a 4, poi sparirono proprio dalle trattative, il tutto a causa di alcune brutte prestazioni. In estate potevano venderlo a 20 milioni al Chelsea. Sarebbe stato un errore clamoroso. Maignan, quando è in forma, è uno dei cinque migliori portieri al mondo e ieri lo ha dimostrato. Per me è fondamentale in un campionato così equilibrato".
 
La porto su Napoli–Atalanta: i suoi top? 
"Il primo è Lang. Finalmente. È servito che Conte si prendesse una settimana di pausa, che i ragazzi fossero senza di lui per qualche giorno, che si creasse un clima diverso. Ma io voglio responsabilizzare i giocatori: quando stanno in panchina Conte ‘è cattivo’, ma quando giocano devono dimostrare di meritarselo. Lang ha segnato dopo undici mesi ed era ora. Il secondo è Neres. È un giocatore di talento, particolare, un carattere diverso da quelli che piacciono a Conte. Ma i soldatini li puoi costruire, il talento no. Se due frecce così capiscono cosa vuole l’allenatore, il Napoli fa un salto di qualità enorme. Il terzo top è Beukema. Bocciato tante volte, non solo da me, ma anche da Conte, soprattutto dopo la serata nera di Eindhoven. Ma il ragazzo è intelligente: ho scoperto che abbia letto ‘Black Box Thinking’, un libro che ti insegna ad analizzare gli errori e a migliorare. È entrato in un sistema nuovo. È difficilissimo per un difensore cambiare compagni e modulo, ma sabato ha giocato una grande partita. Merita applausi".
 
I flop di Napoli–Atalanta? 
"Il primo è Rrahmani. Secondo me deve ancora ritrovare alcune dinamiche. Il primo gol preso a Bologna ce l’ha sulla coscienza, e anche sabato non è stato perfetto. Il problema del Napoli nasce lì: meccanismi difensivi inesistenti per settimane, continui cambi, Buongiorno e Juan Jesus infortunati, Beukema fuori forma, Mazzocchi mai schierato, eccetera. Se non hai una difesa perfetta, non vinci le partite sporche. Non vedo altri flop veri del Napoli, quindi per oggi direi che i tifosi possono godersi questo lunedì con serenità. Gli altri due flop della gara sono stati Palladino e Lookman. Il nigeriano voleva andare via, ma se vali 40 o 50 milioni devi dimostrarlo sempre. L’anno scorso segnava qualunque cosa. Sabato, invece, non gli è riuscito quasi nulla. C’è stata un’azione identica a quella del suo gol col Napoli l’anno scorso, ma la sensazione era che non avrebbe segnato nemmeno se avesse spinto la palla dentro con le mani. Palladino ha tanto lavoro da fare. Per me l’Atalanta è stata troppo frettolosa nell’esonerare Juric e sostituirlo con lui. Ci saranno state divergenze interne, certo, ma non mi è mai parso che il problema fosse l’allenatore".