Calcio
IL COMMENTO - Salvione: "Il Napoli ha fatto di tutto per rinnovare il contratto di Kvara, Conte soddisfatto di Lukaku, Simeone e Raspadori"
08.02.2025 11:50 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online:

Cos’è accaduto giovedì sera? Un’Inter sottotono ha preso la partita sotto gamba o troppa Fiorentina?

“Un insieme di cose... La Fiorentina ha avuto più fame, sicuramente. Si è giocata la partita con più determinazione, più voglia di vincere. L’Inter mi sembrava un po’ scarica da questo punto di vista. Probabilmente non ha sfruttato l’energia che ha ricevuto dopo il pareggio in extremis nel derby. Mi sarei aspettato un po' più di carica agonistica, ma così non è stato. La Fiorentina, invece, probabilmente anche galvanizzata dal fatto di essere in emergenza, perché mancavano tanti giocatori fra infortuni, quelli che erano andati via, i nuovi che non potevano giocare, ha caricato il gruppo. In campo si è vista una squadra con una grande voglia, grande determinazione e poi con questo attaccante fantastico, Kean, che sta segnando a raffica. Quando è così, la differenza la fai in campo. Si è visto perché la Fiorentina andava avanti con un’altra marcia".

Ha detto giustamente che Moise Kean sta segnando a raffica, a ripetizione. Adesso è il capocannoniere della Serie A. Tutti dicono che sia un rimpianto per la Juventus…

"Sì, però poi la Juve, a gennaio, ha messo una pezza clamorosa con l’operazione Kolo Muani. Non c’è bisogno di aggiungere altro. Ieri è stata un’altra dimostrazione di grande forza e determinazione. È un calciatore sicuramente che può fare la differenza in una squadra che aveva il problema del gol. Chiaramente, adesso Thiago Motta può fare altri calcoli, perché se hai un giocatore così che, dal nulla, come ieri sera, alla prima palla toccata, al primo contro uno, ti fa un gol del genere, è chiaro che hai un vantaggio enorme. Concretizzi tutto quello che fai. La Juve, finora, ha sempre avuto il pallino del gioco in mano, nel senso che ha spesso controllato le partite pur essendo stata anche bassa senza entusiasmare. Però, poi, aveva il problema di concretizzare. Stavolta, mi sembra che sia arrivato un giocatore che, da questo punto di vista, sta facendo subito capire di che pasta è fatto. Quando segni 5 gol in tre partite, vuol dire che la porta la vedi".

A questo punto le chiedo: ma non sarebbe stato più utile per il Napoli inserire, magari, Kolo Muani nella trattativa che ha portato Kvaratskhelia a Parigi?

"Non so dire se sia mai stata in ballo un’ipotesi del genere. Anche perché, poi, onestamente, il Napoli non cercava una prima punta. Conte, secondo me, è soddisfatto di avere Lukaku, è molto soddisfatto anche di avere Simeone, li apprezza tantissimo. Ha pur sempre Raspadori che non lo vede in quel ruolo, ma che eventualmente potrebbe anche giocare in quel ruolo. Per cui, io credo che il Napoli non abbia mai pensato, a gennaio, di prendere una prima punta. Dell’affare è stato in ballo anche il nome di Škriniar, questo sì. Però poi sono state fatte altre valutazioni e quindi io non credo che il Napoli abbia mai considerato l’opzione Kolo Muani. È stato bravo Giuntoli a crederci, a portarlo a Torino. Penso che, di fatto, questa operazione abbia praticamente messo in disparte Vlahovic, ieri, in panchina tutta la partita".

Vlahovic si sta svalutando?

"Una cosa che riguarda solo il mercato invernale, perché, in estate, io credo che la Juve abbia trovato delle soluzioni per lui. Però lui è prigioniero di un ingaggio importante che, ovviamente, limita un po' la commerciabilità. Ecco, per cui è difficile trovare una soluzione, a meno che non siano soluzioni di quelle fuori mercato, tipo l’esempio del mercato arabo che potrebbe essere una soluzione per lui. Se non sbaglio, lui ha un ingaggio da circa 12 milioni netti e quindi diventa complicato per qualsiasi club farci un pensierino, perché è un salario che pochi club al mondo possono permettersi".

Sarebbe il caso che il ragazzo vagliasse la possibilità di abbassarsi l’ingaggio per poter restare in Europa, no? 

“Questa è una dinamica psicologica che fa parte di tutti noi. Quando tu hai uno stipendio, ecco, non parliamo di calciatori perché poi le cifre non ci fanno immedesimare, ma se uno di noi guadagna una cifra e ti dico mille euro, poi diventa complicato accettare di andare a lavorare in un’altra società per 500. Ecco, e quindi sai, poi i ragionamenti logici sono sempre gli stessi, sia che guadagni mille euro, sia che ne guadagni 10 milioni. Secondo me, si troverà di fronte a una situazione del genere, perché, ovviamente, io non credo che lui possa trovare un’altra squadra in grado di garantirgli lo stesso ingaggio".

Il Napoli ha fatto un passo indietro dopo la finestra di calciomercato invernale? 

“Al Corriere abbiamo dato 4 al mercato del Napoli, perché, insomma, riteniamo che le operazioni che dovevano essere fatte non sono state fatte. Non c’è altro da aggiungere. Il Napoli doveva prendere il sostituto di Kvara, e l’ha preso all’ultimo secondo. Doveva arrivare il difensore, non è arrivato. Per cui c’è poco da discutere. Va solo detto che l’unico vero appunto che si può fare alla società è quello di non aver chiuso per un sostituto prima di dare il via libera a Kvara. Ecco, sulla tempistica delle operazioni, mi sento di dire che il Napoli ha sbagliato in maniera netta, perché, probabilmente, quando aveva ormai definito l’operazione Kvara, doveva congelare l’ufficialità dell’affare in attesa di chiudere una trattativa per un sostituto. Questo non è stato possibile, perché il Napoli ha provato a fare delle trattative complicate, tipo quella del Garnacho, che ha portato avanti per un po’ di tempo, e poi si è trovato a doversi accontentare di quello che è rimasto".

È plausibile che il Napoli non si aspettasse, come diceva Manna, di perdere Kvara così d’improvviso a gennaio?

"Sì, diciamo che il Napoli ha trattato a lungo questo rinnovo, ha fatto di tutto per farlo, ha accettato tante condizioni che erano state chieste dall’entourage del ragazzo per farlo. E quindi era arrivato a essere anche ottimista su questo rinnovo. Poi, però, all’ultimo momento, evidentemente, è tornato alla carica in maniera importante il Psg per strappare questa trattativa".

Considerate le diverse ambizioni dei due club, chi ha fatto il miglior mercato di riparazione tra il Como ed il Milan?

“Il Como ha preso degli ottimi calciatori, basti guardare all’impatto avuto da Diaò, ma quanto fatto dal Milan è superiore, perché, con gli innesti dati a Conceicao, i rossoneri si rilanciano per un posto nella prossima Champions League. Joao Felix non ha bisogno di presentazioni, Gimenez era attenzionato anche dal Napoli, nella scorsa estate, prima di andare su Lukaku. Dunque, il Milan ha fatto il miglior mercato perché ha preso calciatori in grado di rilanciarlo in classifica verso l’obiettivo stagionale".

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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online:

Cos’è accaduto giovedì sera? Un’Inter sottotono ha preso la partita sotto gamba o troppa Fiorentina?

“Un insieme di cose... La Fiorentina ha avuto più fame, sicuramente. Si è giocata la partita con più determinazione, più voglia di vincere. L’Inter mi sembrava un po’ scarica da questo punto di vista. Probabilmente non ha sfruttato l’energia che ha ricevuto dopo il pareggio in extremis nel derby. Mi sarei aspettato un po' più di carica agonistica, ma così non è stato. La Fiorentina, invece, probabilmente anche galvanizzata dal fatto di essere in emergenza, perché mancavano tanti giocatori fra infortuni, quelli che erano andati via, i nuovi che non potevano giocare, ha caricato il gruppo. In campo si è vista una squadra con una grande voglia, grande determinazione e poi con questo attaccante fantastico, Kean, che sta segnando a raffica. Quando è così, la differenza la fai in campo. Si è visto perché la Fiorentina andava avanti con un’altra marcia".

Ha detto giustamente che Moise Kean sta segnando a raffica, a ripetizione. Adesso è il capocannoniere della Serie A. Tutti dicono che sia un rimpianto per la Juventus…

"Sì, però poi la Juve, a gennaio, ha messo una pezza clamorosa con l’operazione Kolo Muani. Non c’è bisogno di aggiungere altro. Ieri è stata un’altra dimostrazione di grande forza e determinazione. È un calciatore sicuramente che può fare la differenza in una squadra che aveva il problema del gol. Chiaramente, adesso Thiago Motta può fare altri calcoli, perché se hai un giocatore così che, dal nulla, come ieri sera, alla prima palla toccata, al primo contro uno, ti fa un gol del genere, è chiaro che hai un vantaggio enorme. Concretizzi tutto quello che fai. La Juve, finora, ha sempre avuto il pallino del gioco in mano, nel senso che ha spesso controllato le partite pur essendo stata anche bassa senza entusiasmare. Però, poi, aveva il problema di concretizzare. Stavolta, mi sembra che sia arrivato un giocatore che, da questo punto di vista, sta facendo subito capire di che pasta è fatto. Quando segni 5 gol in tre partite, vuol dire che la porta la vedi".

A questo punto le chiedo: ma non sarebbe stato più utile per il Napoli inserire, magari, Kolo Muani nella trattativa che ha portato Kvaratskhelia a Parigi?

"Non so dire se sia mai stata in ballo un’ipotesi del genere. Anche perché, poi, onestamente, il Napoli non cercava una prima punta. Conte, secondo me, è soddisfatto di avere Lukaku, è molto soddisfatto anche di avere Simeone, li apprezza tantissimo. Ha pur sempre Raspadori che non lo vede in quel ruolo, ma che eventualmente potrebbe anche giocare in quel ruolo. Per cui, io credo che il Napoli non abbia mai pensato, a gennaio, di prendere una prima punta. Dell’affare è stato in ballo anche il nome di Škriniar, questo sì. Però poi sono state fatte altre valutazioni e quindi io non credo che il Napoli abbia mai considerato l’opzione Kolo Muani. È stato bravo Giuntoli a crederci, a portarlo a Torino. Penso che, di fatto, questa operazione abbia praticamente messo in disparte Vlahovic, ieri, in panchina tutta la partita".

Vlahovic si sta svalutando?

"Una cosa che riguarda solo il mercato invernale, perché, in estate, io credo che la Juve abbia trovato delle soluzioni per lui. Però lui è prigioniero di un ingaggio importante che, ovviamente, limita un po' la commerciabilità. Ecco, per cui è difficile trovare una soluzione, a meno che non siano soluzioni di quelle fuori mercato, tipo l’esempio del mercato arabo che potrebbe essere una soluzione per lui. Se non sbaglio, lui ha un ingaggio da circa 12 milioni netti e quindi diventa complicato per qualsiasi club farci un pensierino, perché è un salario che pochi club al mondo possono permettersi".

Sarebbe il caso che il ragazzo vagliasse la possibilità di abbassarsi l’ingaggio per poter restare in Europa, no? 

“Questa è una dinamica psicologica che fa parte di tutti noi. Quando tu hai uno stipendio, ecco, non parliamo di calciatori perché poi le cifre non ci fanno immedesimare, ma se uno di noi guadagna una cifra e ti dico mille euro, poi diventa complicato accettare di andare a lavorare in un’altra società per 500. Ecco, e quindi sai, poi i ragionamenti logici sono sempre gli stessi, sia che guadagni mille euro, sia che ne guadagni 10 milioni. Secondo me, si troverà di fronte a una situazione del genere, perché, ovviamente, io non credo che lui possa trovare un’altra squadra in grado di garantirgli lo stesso ingaggio".

Il Napoli ha fatto un passo indietro dopo la finestra di calciomercato invernale? 

“Al Corriere abbiamo dato 4 al mercato del Napoli, perché, insomma, riteniamo che le operazioni che dovevano essere fatte non sono state fatte. Non c’è altro da aggiungere. Il Napoli doveva prendere il sostituto di Kvara, e l’ha preso all’ultimo secondo. Doveva arrivare il difensore, non è arrivato. Per cui c’è poco da discutere. Va solo detto che l’unico vero appunto che si può fare alla società è quello di non aver chiuso per un sostituto prima di dare il via libera a Kvara. Ecco, sulla tempistica delle operazioni, mi sento di dire che il Napoli ha sbagliato in maniera netta, perché, probabilmente, quando aveva ormai definito l’operazione Kvara, doveva congelare l’ufficialità dell’affare in attesa di chiudere una trattativa per un sostituto. Questo non è stato possibile, perché il Napoli ha provato a fare delle trattative complicate, tipo quella del Garnacho, che ha portato avanti per un po’ di tempo, e poi si è trovato a doversi accontentare di quello che è rimasto".

È plausibile che il Napoli non si aspettasse, come diceva Manna, di perdere Kvara così d’improvviso a gennaio?

"Sì, diciamo che il Napoli ha trattato a lungo questo rinnovo, ha fatto di tutto per farlo, ha accettato tante condizioni che erano state chieste dall’entourage del ragazzo per farlo. E quindi era arrivato a essere anche ottimista su questo rinnovo. Poi, però, all’ultimo momento, evidentemente, è tornato alla carica in maniera importante il Psg per strappare questa trattativa".

Considerate le diverse ambizioni dei due club, chi ha fatto il miglior mercato di riparazione tra il Como ed il Milan?

“Il Como ha preso degli ottimi calciatori, basti guardare all’impatto avuto da Diaò, ma quanto fatto dal Milan è superiore, perché, con gli innesti dati a Conceicao, i rossoneri si rilanciano per un posto nella prossima Champions League. Joao Felix non ha bisogno di presentazioni, Gimenez era attenzionato anche dal Napoli, nella scorsa estate, prima di andare su Lukaku. Dunque, il Milan ha fatto il miglior mercato perché ha preso calciatori in grado di rilanciarlo in classifica verso l’obiettivo stagionale".