"È stato il mio stadio per dieci anni: sette anni con l'Inter, tre col Milan. Nel 1978 avevo 18 anni, ero appena arrivato all'Inter e debuttai facendo gol contro la Lazio: fu un sogno festeggiare davanti a un pubblico di quel genere, in un contesto così immenso. Mi sembrava qualcosa di quasi impossibile. Quel primo gol in Serie A a San Siro a 18 anni è rimasta l'emozione più forte". Così Aldo Serena, ex attaccante di Inter e Milan e protagonista di tante grande partite al Meazza, intervistato dalla redazione sportiva del Gr Radio Rai, dopo il via libera alla vendita di San Siro a Inter e Milan approvato nella notte dal Consiglio Comunale di Milano. "Fare gol a San Siro è sempre stato unico - confessa Serena allo Sport del Gr Radio Rai - specie per un ragazzo che veniva da un piccolo paese. È sempre stato lo stadio di riferimento. La cornice è unica, quando lo stadio è pieno sembra quasi prendere vita. Mi auguro che nel nuovo stadio, che sarà sempre lì adiacente, il brand San Siro rimarrà: è un brand fortissimo, internazionale, associato a tante vittorie delle due squadre. Per me qualcosa inevitabilmente se ne va, le mie emozioni sono state vissute lì dentro. Ma il fatto che rimanga in zona mi fa piacere".
di Napoli Magazine
30/09/2025 - 19:50
"È stato il mio stadio per dieci anni: sette anni con l'Inter, tre col Milan. Nel 1978 avevo 18 anni, ero appena arrivato all'Inter e debuttai facendo gol contro la Lazio: fu un sogno festeggiare davanti a un pubblico di quel genere, in un contesto così immenso. Mi sembrava qualcosa di quasi impossibile. Quel primo gol in Serie A a San Siro a 18 anni è rimasta l'emozione più forte". Così Aldo Serena, ex attaccante di Inter e Milan e protagonista di tante grande partite al Meazza, intervistato dalla redazione sportiva del Gr Radio Rai, dopo il via libera alla vendita di San Siro a Inter e Milan approvato nella notte dal Consiglio Comunale di Milano. "Fare gol a San Siro è sempre stato unico - confessa Serena allo Sport del Gr Radio Rai - specie per un ragazzo che veniva da un piccolo paese. È sempre stato lo stadio di riferimento. La cornice è unica, quando lo stadio è pieno sembra quasi prendere vita. Mi auguro che nel nuovo stadio, che sarà sempre lì adiacente, il brand San Siro rimarrà: è un brand fortissimo, internazionale, associato a tante vittorie delle due squadre. Per me qualcosa inevitabilmente se ne va, le mie emozioni sono state vissute lì dentro. Ma il fatto che rimanga in zona mi fa piacere".