A "1 Football Club", su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità".
Quanto è stata emozionante la gara di ieri per un tifoso del Napoli?
"Sì, è stata una bella partita e, secondo me, anche la dimostrazione che tutte le volte in cui si è detto che Conte fosse un risultatista e che il Napoli non giocasse bene, ci si sbagliava. Nel primo tempo, la squadra ha giocato un calcio davvero piacevole. È stato un Napoli bello da vedere, ma anche concreto, perché alla fine ha portato a casa i tre punti. Il modo in cui ha vinto la gara è importante: ha ottenuto il risultato attraverso un gioco piacevole. Ora il Napoli è lì a giocarsi il campionato fino alla fine, siamo in corsa. Ci sono tanti campionati che si decidono nelle ultime due o tre giornate. Non tutti finiscono con dieci punti di vantaggio, come accadde quando vincemmo lo scudetto. Mi chiedo però perché contro le grandi squadre il Napoli debba sempre giocare la partita perfetta, mentre ha perso punti a Como e a Venezia. È una questione su cui riflettere. Probabilmente si tratta di una mentalità ancora da costruire del tutto. Però, dal punto di vista della qualità del gioco e dell’organizzazione, il Napoli ha dimostrato più volte di essere forte."
Quindi lei vede una crescita nel gioco, che ha portato anche risultati, ma il vero problema è nella profondità della rosa. Non è un caso che il Milan sia venuto fuori quando Anguissa è uscito, lasciando il posto a Philip Billing?
"Sì, questo è un dato di fatto. In generale, il calo del Napoli è coinciso con l’assenza di alcuni giocatori chiave, per cessioni e per infortuni. La rosa va completata meglio. Indipendentemente da come finirà questa stagione, ci sono le basi per fare molto bene nella prossima. Quando il Napoli ha potuto schierare gli undici titolari, ha sempre fatto bene. Possiamo dire che questa squadra è più adatta agli scontri diretti. Questo significa che la squadra ha le qualità per essere competitiva in coppa, la prossima stagione, ma servono aggiustamenti, una rosa più lunga per affrontare tutte le competizioni. Detto questo, il campionato è ancora aperto. Per tornare alla domanda, possiamo dire che Billing sia entrato male, il Napoli ha sofferto molto dopo il suo ingresso, ma ci sono stati anche i cambi nel Milan, con l’ingresso di Leao.”
Passiamo a Conte. È sempre molto pragmatico sul suo futuro. Quand’è che rilascerà una dichiarazione chiara? Perché non spegne le voci che lo vogliono via da Napoli?
"Forse perché neanche lui sa ancora cosa farà. C’è stato un momento di gelo con la società, coinciso più o meno con il mercato. Conte ha rilanciato la sua immagine in modo importante grazie alla grande stagione al Napoli e sicuramente ci sono club italiani che cercano un allenatore del suo calibro. Bisogna vedere se si convincerà a restare. Per me, sia per l’interesse che sta ricevendo sia per alcuni eventi di questa stagione, non è da escludere a priori la possibilità che vada via. Non credo che abbia deciso di andarsene, ma non lo esclude. Dipenderà da come finirà il campionato e da cosa gli verrà prospettato per il futuro dal Napoli. Credo che sia tentato da un eventuale progetto altrove e magari abbia già ricevuto qualche proposta importante."
di Napoli Magazine
31/03/2025 - 12:10
A "1 Football Club", su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità".
Quanto è stata emozionante la gara di ieri per un tifoso del Napoli?
"Sì, è stata una bella partita e, secondo me, anche la dimostrazione che tutte le volte in cui si è detto che Conte fosse un risultatista e che il Napoli non giocasse bene, ci si sbagliava. Nel primo tempo, la squadra ha giocato un calcio davvero piacevole. È stato un Napoli bello da vedere, ma anche concreto, perché alla fine ha portato a casa i tre punti. Il modo in cui ha vinto la gara è importante: ha ottenuto il risultato attraverso un gioco piacevole. Ora il Napoli è lì a giocarsi il campionato fino alla fine, siamo in corsa. Ci sono tanti campionati che si decidono nelle ultime due o tre giornate. Non tutti finiscono con dieci punti di vantaggio, come accadde quando vincemmo lo scudetto. Mi chiedo però perché contro le grandi squadre il Napoli debba sempre giocare la partita perfetta, mentre ha perso punti a Como e a Venezia. È una questione su cui riflettere. Probabilmente si tratta di una mentalità ancora da costruire del tutto. Però, dal punto di vista della qualità del gioco e dell’organizzazione, il Napoli ha dimostrato più volte di essere forte."
Quindi lei vede una crescita nel gioco, che ha portato anche risultati, ma il vero problema è nella profondità della rosa. Non è un caso che il Milan sia venuto fuori quando Anguissa è uscito, lasciando il posto a Philip Billing?
"Sì, questo è un dato di fatto. In generale, il calo del Napoli è coinciso con l’assenza di alcuni giocatori chiave, per cessioni e per infortuni. La rosa va completata meglio. Indipendentemente da come finirà questa stagione, ci sono le basi per fare molto bene nella prossima. Quando il Napoli ha potuto schierare gli undici titolari, ha sempre fatto bene. Possiamo dire che questa squadra è più adatta agli scontri diretti. Questo significa che la squadra ha le qualità per essere competitiva in coppa, la prossima stagione, ma servono aggiustamenti, una rosa più lunga per affrontare tutte le competizioni. Detto questo, il campionato è ancora aperto. Per tornare alla domanda, possiamo dire che Billing sia entrato male, il Napoli ha sofferto molto dopo il suo ingresso, ma ci sono stati anche i cambi nel Milan, con l’ingresso di Leao.”
Passiamo a Conte. È sempre molto pragmatico sul suo futuro. Quand’è che rilascerà una dichiarazione chiara? Perché non spegne le voci che lo vogliono via da Napoli?
"Forse perché neanche lui sa ancora cosa farà. C’è stato un momento di gelo con la società, coinciso più o meno con il mercato. Conte ha rilanciato la sua immagine in modo importante grazie alla grande stagione al Napoli e sicuramente ci sono club italiani che cercano un allenatore del suo calibro. Bisogna vedere se si convincerà a restare. Per me, sia per l’interesse che sta ricevendo sia per alcuni eventi di questa stagione, non è da escludere a priori la possibilità che vada via. Non credo che abbia deciso di andarsene, ma non lo esclude. Dipenderà da come finirà il campionato e da cosa gli verrà prospettato per il futuro dal Napoli. Credo che sia tentato da un eventuale progetto altrove e magari abbia già ricevuto qualche proposta importante."