Fabio Galante, ex difensore, ha rilasciato un'intervista a Chiamarsi Bomber: "Nonostante l'Inter avesse vinto con un netto 5-0 la prima partita di campionato, contro l'Udinese è stata una serata no. Una partita in cui non le è riuscito quasi nulla, ma fa parte del calcio. Siamo alle prime partite e ci sono ancora delle situazioni da sistemare. Come ha detto Chivu è un cantiere aperto. Resto fiducioso, perché l'Inter è forte e sicuramente sarà competitiva su tutti i fronti, come negli ultimi anni".
Secondo lei non ne esce ridimensionata?
"No, i ragazzi devono capire che un passo falso ci può stare. Di sicuro non è stata una partita brillante, ma è anche vero che gli episodi non sono stati molto fortunati. Quindi credo che questo risultato non debba ridimensionare la squadra. A mio parere, l'Inter lotterà per vincere il campionato, perché ha ottimi calciatori, un ottimo allenatore e un'ottima società. Ci sono tutti i presupposti per riuscire quantomeno a lottare per la vittoria finale".
È contento di Chivu o avrebbe visto meglio un allenatore più esperto?
"I grandi allenatori, da giovani, devono avere la possibilità di farsi conoscere e fare esperienza. Chivu conosce bene l'ambiente nerazzurro, tantissimi giocatori, i dirigenti, Zanetti. Secondo me è di casa, di famiglia. Ha dimostrato, sia nelle giovanili dell'Inter che al Parma, di avere delle buone idee e grande voglia. Quindi è giovane, ma credo che abbia tutte le qualità per diventare un grande allenatore e spero che inizi a dimostrarlo sin da subito con i nerazzurri, perché ha in mano una squadra forte".
Si aspettava qualcosa di più dal mercato?
"Intanto sono contento che siano rimasti tutti i big presenti in rosa, è già un bel segnale. Poi sono arrivati comunque tanti giocatori: da Sucic, a Pio Esposito, a Bonny, fino ad arrivare a Luis Henrique e Diouf, oltre ad Akanji. Quindi credo che l'Inter abbia fatto bene tutto. Adesso sta al campo e a Chivu dare continuità a quanto costruito questa estate".
di Napoli Magazine
06/09/2025 - 19:44
Fabio Galante, ex difensore, ha rilasciato un'intervista a Chiamarsi Bomber: "Nonostante l'Inter avesse vinto con un netto 5-0 la prima partita di campionato, contro l'Udinese è stata una serata no. Una partita in cui non le è riuscito quasi nulla, ma fa parte del calcio. Siamo alle prime partite e ci sono ancora delle situazioni da sistemare. Come ha detto Chivu è un cantiere aperto. Resto fiducioso, perché l'Inter è forte e sicuramente sarà competitiva su tutti i fronti, come negli ultimi anni".
Secondo lei non ne esce ridimensionata?
"No, i ragazzi devono capire che un passo falso ci può stare. Di sicuro non è stata una partita brillante, ma è anche vero che gli episodi non sono stati molto fortunati. Quindi credo che questo risultato non debba ridimensionare la squadra. A mio parere, l'Inter lotterà per vincere il campionato, perché ha ottimi calciatori, un ottimo allenatore e un'ottima società. Ci sono tutti i presupposti per riuscire quantomeno a lottare per la vittoria finale".
È contento di Chivu o avrebbe visto meglio un allenatore più esperto?
"I grandi allenatori, da giovani, devono avere la possibilità di farsi conoscere e fare esperienza. Chivu conosce bene l'ambiente nerazzurro, tantissimi giocatori, i dirigenti, Zanetti. Secondo me è di casa, di famiglia. Ha dimostrato, sia nelle giovanili dell'Inter che al Parma, di avere delle buone idee e grande voglia. Quindi è giovane, ma credo che abbia tutte le qualità per diventare un grande allenatore e spero che inizi a dimostrarlo sin da subito con i nerazzurri, perché ha in mano una squadra forte".
Si aspettava qualcosa di più dal mercato?
"Intanto sono contento che siano rimasti tutti i big presenti in rosa, è già un bel segnale. Poi sono arrivati comunque tanti giocatori: da Sucic, a Pio Esposito, a Bonny, fino ad arrivare a Luis Henrique e Diouf, oltre ad Akanji. Quindi credo che l'Inter abbia fatto bene tutto. Adesso sta al campo e a Chivu dare continuità a quanto costruito questa estate".