A "1 Football Club", su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Minervini, conduttore di 16Napoli su 8 Channel e speaker di 1 Football Night.
Conte ha sciolto le riserve sulla formazione iniziale?
“Credo di sì, soprattutto conoscendo il modus operandi di Conte, mi aspetto che andrà avanti con la stessa formazione delle ultime gare, perché lui stesso ci ha detto che contro Fiorentina e Venezia ha avuto le risposte che cercava. Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano, Gilmour, Lobotka, McTominay, Spinazzola in ballottaggio con Olivera; Raspadori, Lukaku. Poi, a gara in corso, potrebbe esserci l’inserimento di Neres con cambio modulo".
Come sta vivendo un tifoso del Napoli la vigilia della sfida al Milan?
“Siamo carichi, abbiamo voglia di calcio, abbiamo voglia di Napoli e anche di questo Napoli-Milan, che sarà una partita, secondo me, molto bella da vedere e da commentare. Mi aspetto una grande prestazione del Napoli, ce lo auguriamo un po’ tutti a questo punto".
Dove si giocherà questa partita? Sarà una gara in cui il Milan si chiuderà?
“Il Milan verrà a giocarsi la partita perché è tra le sue ultime speranze di restare agganciato al treno per la Champions. È una squadra che ha talento, ma ha avuto alti e bassi. Il Napoli dovrà essere bravo a leggere bene alcune situazioni tra le linee, perché soprattutto Reijnders può essere un giocatore che crea difficoltà, visto che il Napoli solitamente soffre quel tipo di interpreti. Se parliamo di solidità di squadra, però, vedo meglio il Napoli rispetto al Milan, che ha molte individualità ma poche volte, quest’anno, è stato veramente squadra".
Come sta Neres?
“Sta bene, sta bene. È chiaro che Antonio Conte è molto esigente sul piano fisico, analizza i dati che gli arrivano dai report sugli allenamenti, e per giocare dal primo minuto con lui bisogna essere pronti praticamente a scalare l’Everest a mani nude. Forse Neres, in questo momento, non è ancora a quel livello, ma credo che 30-35 minuti di ottimo livello li abbia nelle gambe. Potrebbe essere un’arma importante. Ricordiamoci che ci siamo innamorati di questo giocatore da subentrante, poi da titolare ha confermato le cose buone fatte vedere. Ha quelle qualità che gli permettono di entrare e spaccare la partita. A Napoli è mancato un calciatore con queste caratteristiche. Quando c’era Kvaratskhelia, la partita poteva essere ravvivata con la sua qualità, poi quando la gara si appiattiva, l’ingresso di Ngonge dava nuova linfa".
Ha notizie in merito al rinnovo di Alex Meret?
“Questo sta diventando un tormentone. Tante volte ci hanno detto che era vicino, che mancava solo la firma, ma poi la firma non è mai arrivata. Al di là delle notizie che ci giungono, lo storico ci insegna che quando una trattativa si prolunga così tanto, significa che c’è sempre qualcosa sotto che non si riesce a risolvere. Mi auguro che la situazione si sblocchi, perché sarebbe un peccato perderlo. Tuttavia, ripeto, più volte abbiamo sentito dire che fosse fatta e poi non è mai successo nulla. Dobbiamo certificare che, ad oggi, la firma ancora non c’è. Qualcosa, evidentemente, non è stato ancora risolto".
Questa situazione potrebbe denotare una certa inesperienza da parte del direttore sportivo Manna? Anche a gennaio dava per scontato che Danilo sarebbe arrivato al Napoli e invece il club ha dovuto stravolgere i propri piani di mercato perché quella trattativa non si è concretizzata. Lei come la vede?
“È una lettura interessante, perché lo stesso Manna ha riconosciuto gli errori di quella sessione di mercato. Lui stesso, in conferenza stampa, ha spiegato i movimenti e le difficoltà incontrate. Però, effettivamente, deve smaliziarsi un po’. Il mondo del calcio è un ambiente molto particolare, con persone che cambiano idea facilmente e parole che valgono poco. Deve puntare sulle firme, non sulle parole. Speriamo che queste ultime esperienze gli siano servite da lezione".
A proposito di Manna, una domanda sul suo futuro. In settimana si è parlato di un possibile ritorno alla Juventus nella prossima stagione. Ha riscontri in merito?
“No, non ho riscontri su questo. Mi sembra più una voce di fantamercato, un tentativo di destabilizzare il Napoli con queste notizie. Le trovo anche poco rispettose nei confronti del club, della città, di Conte e dello stesso Manna, che in questo momento stanno lavorando per il Napoli e non pensano ad altro. Poi, a giugno, ognuno farà le proprie valutazioni. Io credo che Manna resterà, perché il club ha fatto una scelta chiara puntando su un profilo giovane da far crescere. Quando si sceglie un giovane, bisogna accettare che possa commettere qualche errore. Fa parte del processo di crescita, e bisogna dargli un altro anno per capire se ha imparato dagli errori per migliorare".
Si sente di tranquillizzare la piazza, che spesso si lascia trascinare da notizie confezionate ad arte?
“Sì, è vergognoso quello che abbiamo letto e sentito durante questa sosta. Ogni giorno si diceva che Conte avrebbe cambiato squadra, dimenticando che ha un contratto con il Napoli. Poi fa sorridere, perché l’anno scorso si diceva che solo il Napoli lo voleva, ora tutti vogliono averlo. È incredibile. Il Napoli è come un Viagra per certi club: riattiva il desiderio di molti!”.
di Napoli Magazine
29/03/2025 - 11:16
A "1 Football Club", su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Minervini, conduttore di 16Napoli su 8 Channel e speaker di 1 Football Night.
Conte ha sciolto le riserve sulla formazione iniziale?
“Credo di sì, soprattutto conoscendo il modus operandi di Conte, mi aspetto che andrà avanti con la stessa formazione delle ultime gare, perché lui stesso ci ha detto che contro Fiorentina e Venezia ha avuto le risposte che cercava. Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano, Gilmour, Lobotka, McTominay, Spinazzola in ballottaggio con Olivera; Raspadori, Lukaku. Poi, a gara in corso, potrebbe esserci l’inserimento di Neres con cambio modulo".
Come sta vivendo un tifoso del Napoli la vigilia della sfida al Milan?
“Siamo carichi, abbiamo voglia di calcio, abbiamo voglia di Napoli e anche di questo Napoli-Milan, che sarà una partita, secondo me, molto bella da vedere e da commentare. Mi aspetto una grande prestazione del Napoli, ce lo auguriamo un po’ tutti a questo punto".
Dove si giocherà questa partita? Sarà una gara in cui il Milan si chiuderà?
“Il Milan verrà a giocarsi la partita perché è tra le sue ultime speranze di restare agganciato al treno per la Champions. È una squadra che ha talento, ma ha avuto alti e bassi. Il Napoli dovrà essere bravo a leggere bene alcune situazioni tra le linee, perché soprattutto Reijnders può essere un giocatore che crea difficoltà, visto che il Napoli solitamente soffre quel tipo di interpreti. Se parliamo di solidità di squadra, però, vedo meglio il Napoli rispetto al Milan, che ha molte individualità ma poche volte, quest’anno, è stato veramente squadra".
Come sta Neres?
“Sta bene, sta bene. È chiaro che Antonio Conte è molto esigente sul piano fisico, analizza i dati che gli arrivano dai report sugli allenamenti, e per giocare dal primo minuto con lui bisogna essere pronti praticamente a scalare l’Everest a mani nude. Forse Neres, in questo momento, non è ancora a quel livello, ma credo che 30-35 minuti di ottimo livello li abbia nelle gambe. Potrebbe essere un’arma importante. Ricordiamoci che ci siamo innamorati di questo giocatore da subentrante, poi da titolare ha confermato le cose buone fatte vedere. Ha quelle qualità che gli permettono di entrare e spaccare la partita. A Napoli è mancato un calciatore con queste caratteristiche. Quando c’era Kvaratskhelia, la partita poteva essere ravvivata con la sua qualità, poi quando la gara si appiattiva, l’ingresso di Ngonge dava nuova linfa".
Ha notizie in merito al rinnovo di Alex Meret?
“Questo sta diventando un tormentone. Tante volte ci hanno detto che era vicino, che mancava solo la firma, ma poi la firma non è mai arrivata. Al di là delle notizie che ci giungono, lo storico ci insegna che quando una trattativa si prolunga così tanto, significa che c’è sempre qualcosa sotto che non si riesce a risolvere. Mi auguro che la situazione si sblocchi, perché sarebbe un peccato perderlo. Tuttavia, ripeto, più volte abbiamo sentito dire che fosse fatta e poi non è mai successo nulla. Dobbiamo certificare che, ad oggi, la firma ancora non c’è. Qualcosa, evidentemente, non è stato ancora risolto".
Questa situazione potrebbe denotare una certa inesperienza da parte del direttore sportivo Manna? Anche a gennaio dava per scontato che Danilo sarebbe arrivato al Napoli e invece il club ha dovuto stravolgere i propri piani di mercato perché quella trattativa non si è concretizzata. Lei come la vede?
“È una lettura interessante, perché lo stesso Manna ha riconosciuto gli errori di quella sessione di mercato. Lui stesso, in conferenza stampa, ha spiegato i movimenti e le difficoltà incontrate. Però, effettivamente, deve smaliziarsi un po’. Il mondo del calcio è un ambiente molto particolare, con persone che cambiano idea facilmente e parole che valgono poco. Deve puntare sulle firme, non sulle parole. Speriamo che queste ultime esperienze gli siano servite da lezione".
A proposito di Manna, una domanda sul suo futuro. In settimana si è parlato di un possibile ritorno alla Juventus nella prossima stagione. Ha riscontri in merito?
“No, non ho riscontri su questo. Mi sembra più una voce di fantamercato, un tentativo di destabilizzare il Napoli con queste notizie. Le trovo anche poco rispettose nei confronti del club, della città, di Conte e dello stesso Manna, che in questo momento stanno lavorando per il Napoli e non pensano ad altro. Poi, a giugno, ognuno farà le proprie valutazioni. Io credo che Manna resterà, perché il club ha fatto una scelta chiara puntando su un profilo giovane da far crescere. Quando si sceglie un giovane, bisogna accettare che possa commettere qualche errore. Fa parte del processo di crescita, e bisogna dargli un altro anno per capire se ha imparato dagli errori per migliorare".
Si sente di tranquillizzare la piazza, che spesso si lascia trascinare da notizie confezionate ad arte?
“Sì, è vergognoso quello che abbiamo letto e sentito durante questa sosta. Ogni giorno si diceva che Conte avrebbe cambiato squadra, dimenticando che ha un contratto con il Napoli. Poi fa sorridere, perché l’anno scorso si diceva che solo il Napoli lo voleva, ora tutti vogliono averlo. È incredibile. Il Napoli è come un Viagra per certi club: riattiva il desiderio di molti!”.