Enrico Varriale, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della trasmissione "A Tutto Napoli", in onda su Tele A: "L'Atalanta è superiore al Napoli in questa fase, come gruppo collettivo, come progetto e come rendimento. De Roon non è un giocatore che se vai sul mercato lo paghi 50 milioni, però De Roon è l'anima dell'Atalanta da questo punto di vista. Come è l'anima Djimsiti e altri giocatori che da anni sono alle dipendenze di Gasperini. Per l'Inter è diverso, ho sempre detto che è la favorita allo scudetto per l'organico che ha. Ovviamente deve ripetere il rendimento dell'anno scorso, ci deve mettere la cattiveria e la ferocia agonistica che in tante partite è mancata, quindi qualche passo indietro lo può pure fare. Poi il discorso della Champions può essere controproducente se hai degli infortuni, altrimenti l'Inter ha tanti tanti giocatori ed anche di pari livello. È quella la differenza, non i numeri. Il fatto che esce uno ed entra un altro non cambia nulla. Se uno pensa che il Napoli di Conte, al primo anno, deve andare a giocare su tutti i campi d'Italia come giocava il Napoli di Spalletti, vuol dire che non ha capito con chi ha che fare e qual è la missione di Conte".
di Napoli Magazine
09/11/2024 - 22:35
Enrico Varriale, giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della trasmissione "A Tutto Napoli", in onda su Tele A: "L'Atalanta è superiore al Napoli in questa fase, come gruppo collettivo, come progetto e come rendimento. De Roon non è un giocatore che se vai sul mercato lo paghi 50 milioni, però De Roon è l'anima dell'Atalanta da questo punto di vista. Come è l'anima Djimsiti e altri giocatori che da anni sono alle dipendenze di Gasperini. Per l'Inter è diverso, ho sempre detto che è la favorita allo scudetto per l'organico che ha. Ovviamente deve ripetere il rendimento dell'anno scorso, ci deve mettere la cattiveria e la ferocia agonistica che in tante partite è mancata, quindi qualche passo indietro lo può pure fare. Poi il discorso della Champions può essere controproducente se hai degli infortuni, altrimenti l'Inter ha tanti tanti giocatori ed anche di pari livello. È quella la differenza, non i numeri. Il fatto che esce uno ed entra un altro non cambia nulla. Se uno pensa che il Napoli di Conte, al primo anno, deve andare a giocare su tutti i campi d'Italia come giocava il Napoli di Spalletti, vuol dire che non ha capito con chi ha che fare e qual è la missione di Conte".