Simone Braglia, ex portiere, è intervenuto a "Maracanà" su TMW Radio:
Cosa ti aspetti da Juventus-Inter di domenica?
"Mi aspetto che ci sia un’ulteriore riconferma di aver ritrovare la verve di un mese fa da parte dell’Inter. Le ultime versioni sono opache, ha perso brillantezza nei giocatori chiave. Da parte della Juve non so più cosa aspettarmi, cambia sempre gli scenari. Non c’è mai un undici titolare, non c’è mai una continuità, giocatori messi sempre in discussione con continuo turnover. Troppe volte stiamo aspettando riconferme di un’identità che da inizio anno non c’è mai stata. Secondo me domenica l’Inter vince e anche piuttosto facile. Penso che l’identità dell’Inter schiaccerà quella della Juventus".
Come ti spieghi la poca solidità difensiva della Juventus?
"La Juve di una volta giocavano sempre gli stessi in difesa, sia alla Juve che in nazionale. Anche il discorso legato al portiere non aiuta, Perin meriterebbe anche lui il proprio spazio ma continuare a interscambiare i portieri non aiuta. Ogni portiere ha un contributo vocale per la linea difensiva diverso, così come ogni difensore. Ci dovrebbe essere un titolare e una riserva che gioca nel momento in cui non è in condizione il titolare. Questa alternanza non aiuta a dare solidità alla fase difensiva".
Ti convince la gestione dei portieri di Perin?
"Come ho detto Perin meriterebbe fiducia, ha un’esperienza tale che potrebbe essere anche un elemento catalizzatore importante tanto che lo vedrei bene anche come terzo portiere della nazionale. Ha raggiunto una maturità incredibile e lo ha dimostrato in questa stagione nelle prestazioni che ha fatto, specialmente in Champions League contro lo Stoccarda. Pur riconoscendo la qualità di Di Gregorio, anche nella gestione di Perin qualche mal di pancia è venuto e avrebbe bisogno di maggior spazio. La gestione dei portieri è paragonabile a quella degli altri giocatori, anche Vlahovic mi sembra che ormai sia stato escluso da Motta. Vedo Vlahovic come Balotelli al Genoa, Vieira non può vedere Balotelli e tra Motta e Vlahovic non mi sembra ci sia un gran rapporto".
Per chi è più importante la sfida di domenica?
"È un passaggio chiave per la Juve, ho sempre sostenuto che ormai per me i quattro posti sono già assegnati per la Champions. Per me la Lazio arriva al quarto posto, ha un’identità ben definita senza quei casini nello spogliatoio che hanno Juventus e Milan. I risultati si raggiungono con serenità e identità, la Fiorentina per me ancora non è matura al contrario della Lazio. Napoli, Inter, Atalanta e Lazio mi sembrano indirizzate verso la Champions. C’è sempre una piccola speranza, ma senza il quinto posto penso sia complicata".
di Napoli Magazine
14/02/2025 - 19:25
Simone Braglia, ex portiere, è intervenuto a "Maracanà" su TMW Radio:
Cosa ti aspetti da Juventus-Inter di domenica?
"Mi aspetto che ci sia un’ulteriore riconferma di aver ritrovare la verve di un mese fa da parte dell’Inter. Le ultime versioni sono opache, ha perso brillantezza nei giocatori chiave. Da parte della Juve non so più cosa aspettarmi, cambia sempre gli scenari. Non c’è mai un undici titolare, non c’è mai una continuità, giocatori messi sempre in discussione con continuo turnover. Troppe volte stiamo aspettando riconferme di un’identità che da inizio anno non c’è mai stata. Secondo me domenica l’Inter vince e anche piuttosto facile. Penso che l’identità dell’Inter schiaccerà quella della Juventus".
Come ti spieghi la poca solidità difensiva della Juventus?
"La Juve di una volta giocavano sempre gli stessi in difesa, sia alla Juve che in nazionale. Anche il discorso legato al portiere non aiuta, Perin meriterebbe anche lui il proprio spazio ma continuare a interscambiare i portieri non aiuta. Ogni portiere ha un contributo vocale per la linea difensiva diverso, così come ogni difensore. Ci dovrebbe essere un titolare e una riserva che gioca nel momento in cui non è in condizione il titolare. Questa alternanza non aiuta a dare solidità alla fase difensiva".
Ti convince la gestione dei portieri di Perin?
"Come ho detto Perin meriterebbe fiducia, ha un’esperienza tale che potrebbe essere anche un elemento catalizzatore importante tanto che lo vedrei bene anche come terzo portiere della nazionale. Ha raggiunto una maturità incredibile e lo ha dimostrato in questa stagione nelle prestazioni che ha fatto, specialmente in Champions League contro lo Stoccarda. Pur riconoscendo la qualità di Di Gregorio, anche nella gestione di Perin qualche mal di pancia è venuto e avrebbe bisogno di maggior spazio. La gestione dei portieri è paragonabile a quella degli altri giocatori, anche Vlahovic mi sembra che ormai sia stato escluso da Motta. Vedo Vlahovic come Balotelli al Genoa, Vieira non può vedere Balotelli e tra Motta e Vlahovic non mi sembra ci sia un gran rapporto".
Per chi è più importante la sfida di domenica?
"È un passaggio chiave per la Juve, ho sempre sostenuto che ormai per me i quattro posti sono già assegnati per la Champions. Per me la Lazio arriva al quarto posto, ha un’identità ben definita senza quei casini nello spogliatoio che hanno Juventus e Milan. I risultati si raggiungono con serenità e identità, la Fiorentina per me ancora non è matura al contrario della Lazio. Napoli, Inter, Atalanta e Lazio mi sembrano indirizzate verso la Champions. C’è sempre una piccola speranza, ma senza il quinto posto penso sia complicata".