Calcio
IL PENSIERO - Chiariello: "Conte ha ragione, il Napoli non è fatto per vincere tutti gli anni"
22.08.2024 15:12 di Napoli Magazine

Su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno: "Voglio allacciare due temi che sembrano disgiunti, ma che sono due corni dello stesso problema. Vale a dire, la domanda che io posi nella famosa conferenza stampa di Palazzo Petrucci all’indomani del terzo posto di Spalletti, e le parole pronunciate in questi giorni da Antonio Conte relative allo scudetto del Napoli. A distanza di tempo, le due cose seguono lo stesso tipo di ragionamento. Nella mia domanda al presidente De Laurentiis disse che il Napoli segue la strada dell’essere competitivo per le parti alte della classifica, mentre lo scudetto è un obiettivo incidentale. Io condivido questa impostazione, perché conosco la storia e le potenzialità del Napoli. La società deve competere per restare nei vertici del campionato e in annate particolari può arrivare la gioia dello scudetto. Non può essere nella natura del Napoli la capacità di puntare a vincere. Nel DNA del Napoli c’è l’essere una squadra competitiva. Cosa ha detto Conte? Non ha sminuito lo scudetto. Ha ricordato ai calciatori che non sono campioni. I campioni sono quelli che dopo la vittoria pensano già a quella successiva, mentre loro si sentono già appagati. Bisogna partire dal crollo, non dalla vittoria: questo dice Antonio Conte. Ed è giusto e si sposa con il DNA del Napoli. Inoltre, battagliare con le squadre di vertice della Serie A non è impresa di poco conto. Questa storia del fatto che “siamo il Napoli e dobbiamo vincere” si fonda sul nulla. Antonio Conte ha perfettamente ragione, non sta sminuendo né Spalletti né lo scudetto. Questi giocatori devono capire che quell’anno lì è stata un’eccezione, straordinaria e positiva, nella loro storia e che, se vogliono tornare a quei livelli, devono mangiare tanto pane nero. Perché non sono campioni, sono solo ottimi giocatori".

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IL PENSIERO - Chiariello: "Conte ha ragione, il Napoli non è fatto per vincere tutti gli anni"

di Napoli Magazine

22/08/2024 - 15:12

Su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno: "Voglio allacciare due temi che sembrano disgiunti, ma che sono due corni dello stesso problema. Vale a dire, la domanda che io posi nella famosa conferenza stampa di Palazzo Petrucci all’indomani del terzo posto di Spalletti, e le parole pronunciate in questi giorni da Antonio Conte relative allo scudetto del Napoli. A distanza di tempo, le due cose seguono lo stesso tipo di ragionamento. Nella mia domanda al presidente De Laurentiis disse che il Napoli segue la strada dell’essere competitivo per le parti alte della classifica, mentre lo scudetto è un obiettivo incidentale. Io condivido questa impostazione, perché conosco la storia e le potenzialità del Napoli. La società deve competere per restare nei vertici del campionato e in annate particolari può arrivare la gioia dello scudetto. Non può essere nella natura del Napoli la capacità di puntare a vincere. Nel DNA del Napoli c’è l’essere una squadra competitiva. Cosa ha detto Conte? Non ha sminuito lo scudetto. Ha ricordato ai calciatori che non sono campioni. I campioni sono quelli che dopo la vittoria pensano già a quella successiva, mentre loro si sentono già appagati. Bisogna partire dal crollo, non dalla vittoria: questo dice Antonio Conte. Ed è giusto e si sposa con il DNA del Napoli. Inoltre, battagliare con le squadre di vertice della Serie A non è impresa di poco conto. Questa storia del fatto che “siamo il Napoli e dobbiamo vincere” si fonda sul nulla. Antonio Conte ha perfettamente ragione, non sta sminuendo né Spalletti né lo scudetto. Questi giocatori devono capire che quell’anno lì è stata un’eccezione, straordinaria e positiva, nella loro storia e che, se vogliono tornare a quei livelli, devono mangiare tanto pane nero. Perché non sono campioni, sono solo ottimi giocatori".