Massimo Mauro, ex calciatore di Napoli e Juventus, attualmente opinionista TV, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Repubblica: "Andrebbe benissimo giocare una ventina di partite in meno all’anno, a patto però di guardare anche il rovescio della medaglia e abbassare l’ingaggio di un paio di milioni di euro. Non voglio fare populismo, però quando sento di stipendi da 100 mila euro al mese o di ingaggi da 3-4 milioni a stagione solo per aver fatto un buon campionato, un certo senso di indignazione ci può stare. Anche ai miei tempi ci si faceva male. E poi adesso le squadre hanno rose di 30 giocatori e ci sono 5 sostituzioni a partita. Insomma, finiamola di parlare del calcio come usurante. Non vedo la sofferenza. Il termine che dà più fastidio è sacrificio. Lo usano un po’ troppo anche tecnici di primo piano come Conte e Thiago Motta. Ma il sacrificio è fare lo straordinario in un lavoro normale per comprare i libri di scuola ai propri figli".
di Napoli Magazine
15/10/2024 - 12:45
Massimo Mauro, ex calciatore di Napoli e Juventus, attualmente opinionista TV, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Repubblica: "Andrebbe benissimo giocare una ventina di partite in meno all’anno, a patto però di guardare anche il rovescio della medaglia e abbassare l’ingaggio di un paio di milioni di euro. Non voglio fare populismo, però quando sento di stipendi da 100 mila euro al mese o di ingaggi da 3-4 milioni a stagione solo per aver fatto un buon campionato, un certo senso di indignazione ci può stare. Anche ai miei tempi ci si faceva male. E poi adesso le squadre hanno rose di 30 giocatori e ci sono 5 sostituzioni a partita. Insomma, finiamola di parlare del calcio come usurante. Non vedo la sofferenza. Il termine che dà più fastidio è sacrificio. Lo usano un po’ troppo anche tecnici di primo piano come Conte e Thiago Motta. Ma il sacrificio è fare lo straordinario in un lavoro normale per comprare i libri di scuola ai propri figli".