“Non c’è alcuna possibilità che Lautaro Martinez venga squalificato per la presunta bestemmia. Rispetto a quando fu introdotta questa regola, che sanziona con una giornata di squalifica almeno una bestemmia detta in campo, le cose – ha detto il giornalista Edmondo Pinna del Corriere dello Sport a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - sono cambiate dopo la sentenza Cristante, che ha fatto giurisprudenza dopo un caso analogo. Diciamo che deve esserci l’assoluta certezza della frase blasfema per poter sanzionare. All’inizio svariati calciatori si appellavano al termine “zio” per nascondere la bestemmia, al punto che l’allora giudice sportivo Tosel una volta chiamò un esperto di labiale e del linguaggio dei sordomuti per capire se l’espressione blasfema ci fosse stata. La cosa sembrò un po’ eccessiva anche se giuridicamente ineccepibile. Dunque oggi serve la certezza assoluta, l’audio fa parte delle certezze, non è l’unica e non è detto che debba esserci l’audio a tutti i costi, ma in questo caso Lautaro non c’è neanche l’audio. Il campionato è molto equilibrato e questo mette in difficoltà il designatore Rocchi, perché ci sono pochi arbitri di livello, alcuni non sono pronti. Faccio un esempio, Zufferli, che crescerà bene, non è ancora pronto per dirigere Napoli-Inter, per dire. L’Atalanta non è fuori gioco per la lotta per lo scudetto, proprio perché il campionato è molto equilibrato”.
di Napoli Magazine
18/02/2025 - 17:24
“Non c’è alcuna possibilità che Lautaro Martinez venga squalificato per la presunta bestemmia. Rispetto a quando fu introdotta questa regola, che sanziona con una giornata di squalifica almeno una bestemmia detta in campo, le cose – ha detto il giornalista Edmondo Pinna del Corriere dello Sport a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live - sono cambiate dopo la sentenza Cristante, che ha fatto giurisprudenza dopo un caso analogo. Diciamo che deve esserci l’assoluta certezza della frase blasfema per poter sanzionare. All’inizio svariati calciatori si appellavano al termine “zio” per nascondere la bestemmia, al punto che l’allora giudice sportivo Tosel una volta chiamò un esperto di labiale e del linguaggio dei sordomuti per capire se l’espressione blasfema ci fosse stata. La cosa sembrò un po’ eccessiva anche se giuridicamente ineccepibile. Dunque oggi serve la certezza assoluta, l’audio fa parte delle certezze, non è l’unica e non è detto che debba esserci l’audio a tutti i costi, ma in questo caso Lautaro non c’è neanche l’audio. Il campionato è molto equilibrato e questo mette in difficoltà il designatore Rocchi, perché ci sono pochi arbitri di livello, alcuni non sono pronti. Faccio un esempio, Zufferli, che crescerà bene, non è ancora pronto per dirigere Napoli-Inter, per dire. L’Atalanta non è fuori gioco per la lotta per lo scudetto, proprio perché il campionato è molto equilibrato”.