Calcio
IL PENSIERO - Salvione: "Lotta scudetto tra Napoli e Inter, sfida emozionante fino alla fine"
31.03.2025 11:52 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online.

L’Inter, con fatica, ha battuto l’Udinese e ha mantenuto la testa della classifica. Merita di stare lì?

"Sì, sono state due partite abbastanza simili, quella dell'Inter e quella del Napoli. Ieri l’Inter, per oltre un'ora, ha dominato l'Udinese, giocando una partita di grande qualità e intensità, nonostante diverse assenze importanti. Mi riferisco a Lautaro, Bastoni e allo stesso Barella, che è partito in panchina, oltre a Dumfries. Insomma, un'Inter che, per oltre un'ora, ha dato una grande dimostrazione di forza, giocando quasi a memoria, con qualità e dinamismo, determinata a portare a casa il risultato. Poi, secondo me, si è sentita talmente superiore che ha staccato la spina, e nel finale ha rischiato, perché l'Udinese è salita in cattedra e ha trovato il gol con un difensore che rappresenta uno dei grandi misteri del mercato europeo di quest’anno: un giocatore del genere è rimasto svincolato fino a ottobre, una cosa davvero inspiegabile. Nel finale, l'Udinese ha anche sfiorato il pareggio, evitato solo da un grande Sommer. Più o meno lo stesso copione del Napoli, che per un’ora ha controllato la partita, ma poi è calato alla distanza e ha rischiato nel finale. Ormai la lotta scudetto è rimasta, a mio avviso, tra due squadre, perché l'Atalanta si è staccata. Si preannuncia un finale di campionato davvero emozionante."

La vittoria del Napoli contro il Milan è stata meritata?

"Direi di sì, per quello che il Napoli ha costruito nella prima parte di gara. Però è chiaro che c’è una grande differenza rispetto alle altre big del campionato, Milan compreso: quando Conte fa i cambi, la qualità non è la stessa rispetto alle altre squadre, e lo abbiamo visto anche ieri sera. Il Milan, per esempio, ha potuto inserire Leão, Chukwueze, Jiménez e Jovic, mentre il Napoli non ha alternative dello stesso livello. Quando ha delle defezioni, non ha i cambi giusti, e questo si riflette nello sviluppo della partita. Per come ha giocato nel primo tempo, il Napoli ha meritato la vittoria e ha ritrovato sé stesso. Ieri sera mi è sembrato tornato al suo modo di giocare più adatto alle caratteristiche dei suoi giocatori. Inoltre, ha ritrovato anche la fascia sinistra: per due mesi il Napoli ha giocato praticamente senza, mentre ieri, con Olivera e Neres, che pur non hanno fatto cose eccezionali, la squadra ha dato la sensazione di poter attaccare su entrambi i lati. Dall’altra parte, invece, con Di Lorenzo e Politano, che hanno una grande intesa, diventa difficile arginarli. Quindi, le indicazioni ricevute ieri mi fanno pensare che il Napoli si sia ritrovato e ora possa giocarsi tutte le sue carte a Bologna."

Ha parlato dei ricambi del Napoli non proprio all’altezza dei titolari. Billing, quando è subentrato ad Anguissa, ha fatto più danni della grandine. È d’accordo?

"Non è stato sicuramente uno dei suoi migliori ingressi in campo, su questo non c’è molto da discutere. Però dico sempre che bisogna essere equilibrati: altre volte è entrato molto bene ed è stato lui a risolvere la partita con l’Inter. Ieri, invece, non è entrato nel migliore dei modi, e il rigore procurato ne è la dimostrazione. Certo, Theo è stato furbo a lasciargli la gamba in mezzo, ma questi rigori vengono sempre fischiati, il var non può intervenire, quindi bisogna stare attenti. In generale, tornando al discorso dei cambi, credo che il Napoli non abbia una rosa in grado di garantire alternative in panchina che possano davvero svoltare le partite. Questo è stato confermato anche ieri sera, quando Conte, nel finale, è stato costretto ad abbassare il baricentro per difendere il risultato, rischiando comunque di subire il pareggio. Ovviamente bisogna fare di necessità virtù, e ieri anche il cambio di strategia ha inciso. Conte ha detto di aver preso una Tachipirina per il mal di testa causato da tutti i problemi avuti nella giornata. Credo che questa vittoria dia comunque fiducia al Napoli per le ultime partite di campionato."

Ha introdotto il tema Conte che, anche ieri sera, non ha smentito la possibilità di andare via la prossima stagione. I tifosi devono essere spaventati?

"No, non posso dire di essere d’accordo. Secondo me, Conte non vuole andare via da Napoli, questa è la mia sensazione. Credo che abbia interesse a tenere alta la concentrazione sulla fine del campionato e non voglia che si parli d’altro. Nella sua testa c’è l’idea di restare, ma nel calcio tutto può succedere. Le mie sono sensazioni legate al momento della stagione. Ieri sera, per esempio, ha detto: ‘Se recuperiamo tutti, possiamo dare fastidio fino alla fine’. È un Conte determinato, che non molla e che in questo momento è concentrato solo sull’obiettivo. Poi, ovviamente, non ha voluto dire apertamente che il suo futuro sarà a Napoli, ma questo può essere anche una strategia. Se il club farà un investimento importante con altri tre o quattro acquisti di livello, come è stato per McTominay, Buongiorno o Neres, potrebbe rappresentare un’occasione di crescita per il Napoli in vista della prossima stagione."

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
IL PENSIERO - Salvione: "Lotta scudetto tra Napoli e Inter, sfida emozionante fino alla fine"

di Napoli Magazine

31/03/2025 - 11:52

A “1 Football Club”, su 1 Station Radio è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online.

L’Inter, con fatica, ha battuto l’Udinese e ha mantenuto la testa della classifica. Merita di stare lì?

"Sì, sono state due partite abbastanza simili, quella dell'Inter e quella del Napoli. Ieri l’Inter, per oltre un'ora, ha dominato l'Udinese, giocando una partita di grande qualità e intensità, nonostante diverse assenze importanti. Mi riferisco a Lautaro, Bastoni e allo stesso Barella, che è partito in panchina, oltre a Dumfries. Insomma, un'Inter che, per oltre un'ora, ha dato una grande dimostrazione di forza, giocando quasi a memoria, con qualità e dinamismo, determinata a portare a casa il risultato. Poi, secondo me, si è sentita talmente superiore che ha staccato la spina, e nel finale ha rischiato, perché l'Udinese è salita in cattedra e ha trovato il gol con un difensore che rappresenta uno dei grandi misteri del mercato europeo di quest’anno: un giocatore del genere è rimasto svincolato fino a ottobre, una cosa davvero inspiegabile. Nel finale, l'Udinese ha anche sfiorato il pareggio, evitato solo da un grande Sommer. Più o meno lo stesso copione del Napoli, che per un’ora ha controllato la partita, ma poi è calato alla distanza e ha rischiato nel finale. Ormai la lotta scudetto è rimasta, a mio avviso, tra due squadre, perché l'Atalanta si è staccata. Si preannuncia un finale di campionato davvero emozionante."

La vittoria del Napoli contro il Milan è stata meritata?

"Direi di sì, per quello che il Napoli ha costruito nella prima parte di gara. Però è chiaro che c’è una grande differenza rispetto alle altre big del campionato, Milan compreso: quando Conte fa i cambi, la qualità non è la stessa rispetto alle altre squadre, e lo abbiamo visto anche ieri sera. Il Milan, per esempio, ha potuto inserire Leão, Chukwueze, Jiménez e Jovic, mentre il Napoli non ha alternative dello stesso livello. Quando ha delle defezioni, non ha i cambi giusti, e questo si riflette nello sviluppo della partita. Per come ha giocato nel primo tempo, il Napoli ha meritato la vittoria e ha ritrovato sé stesso. Ieri sera mi è sembrato tornato al suo modo di giocare più adatto alle caratteristiche dei suoi giocatori. Inoltre, ha ritrovato anche la fascia sinistra: per due mesi il Napoli ha giocato praticamente senza, mentre ieri, con Olivera e Neres, che pur non hanno fatto cose eccezionali, la squadra ha dato la sensazione di poter attaccare su entrambi i lati. Dall’altra parte, invece, con Di Lorenzo e Politano, che hanno una grande intesa, diventa difficile arginarli. Quindi, le indicazioni ricevute ieri mi fanno pensare che il Napoli si sia ritrovato e ora possa giocarsi tutte le sue carte a Bologna."

Ha parlato dei ricambi del Napoli non proprio all’altezza dei titolari. Billing, quando è subentrato ad Anguissa, ha fatto più danni della grandine. È d’accordo?

"Non è stato sicuramente uno dei suoi migliori ingressi in campo, su questo non c’è molto da discutere. Però dico sempre che bisogna essere equilibrati: altre volte è entrato molto bene ed è stato lui a risolvere la partita con l’Inter. Ieri, invece, non è entrato nel migliore dei modi, e il rigore procurato ne è la dimostrazione. Certo, Theo è stato furbo a lasciargli la gamba in mezzo, ma questi rigori vengono sempre fischiati, il var non può intervenire, quindi bisogna stare attenti. In generale, tornando al discorso dei cambi, credo che il Napoli non abbia una rosa in grado di garantire alternative in panchina che possano davvero svoltare le partite. Questo è stato confermato anche ieri sera, quando Conte, nel finale, è stato costretto ad abbassare il baricentro per difendere il risultato, rischiando comunque di subire il pareggio. Ovviamente bisogna fare di necessità virtù, e ieri anche il cambio di strategia ha inciso. Conte ha detto di aver preso una Tachipirina per il mal di testa causato da tutti i problemi avuti nella giornata. Credo che questa vittoria dia comunque fiducia al Napoli per le ultime partite di campionato."

Ha introdotto il tema Conte che, anche ieri sera, non ha smentito la possibilità di andare via la prossima stagione. I tifosi devono essere spaventati?

"No, non posso dire di essere d’accordo. Secondo me, Conte non vuole andare via da Napoli, questa è la mia sensazione. Credo che abbia interesse a tenere alta la concentrazione sulla fine del campionato e non voglia che si parli d’altro. Nella sua testa c’è l’idea di restare, ma nel calcio tutto può succedere. Le mie sono sensazioni legate al momento della stagione. Ieri sera, per esempio, ha detto: ‘Se recuperiamo tutti, possiamo dare fastidio fino alla fine’. È un Conte determinato, che non molla e che in questo momento è concentrato solo sull’obiettivo. Poi, ovviamente, non ha voluto dire apertamente che il suo futuro sarà a Napoli, ma questo può essere anche una strategia. Se il club farà un investimento importante con altri tre o quattro acquisti di livello, come è stato per McTominay, Buongiorno o Neres, potrebbe rappresentare un’occasione di crescita per il Napoli in vista della prossima stagione."