Calcio
IL PENSIERO - Tarallo: "Conte sa quali corde toccare per motivare i suoi calciatori"
03.03.2025 12:47 di Napoli Magazine

A "1 Football Club" su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità".

La Juventus, dovesse vincere stasera, andrebbe a sei punti dal primo posto. Dobbiamo considerarla una delle pretendenti allo scudetto?  

"No, non credo proprio. La Juventus ha approfittato di una serie di passi falsi di tutte le squadre che le stavano davanti, ma parliamo di un ambiente particolare e di una squadra che è stata eliminata dalla Coppa Italia dall’Empoli. Non penso proprio possa essere in corsa per il titolo. Poi, nel calcio può succedere di tutto, ma tenderei a escluderlo. Sei punti dal primo posto, con undici gare da giocare e trentatré punti ancora a disposizione, non sono pochi, in teoria. Ma io immagino che sia Napoli che Inter prima o poi riprenderanno a vincere con continuità, soprattutto il Napoli, che ha attraversato un mese e mezzo molto strano, con prestazioni altalenanti. Guardi la differenza tra il Napoli visto a Como e quello di sabato scorso: sembravano due squadre diverse. Questo dimostra quanto la testa, l’energia mentale e le motivazioni possano fare la differenza. Sembrerebbe assurdo parlare di mancanza di motivazione per una squadra che fino a poco tempo fa era prima in classifica, ma si vede chiaramente quanto questi aspetti influenzino il rendimento." 

Quindi, secondo lei, il pareggio contro l’Inter può essere considerato quasi una vittoria?

"Assolutamente sì. È stato un risultato che ha dato grande energia mentale alla squadra e, dall’altro lato, ha tolto qualche certezza all’Inter. Si è visto il nervosismo nei giocatori nerazzurri, la difficoltà di una squadra che, pur essendo la più forte e la favorita per il titolo, non ha quella solidità granitica tipica delle squadre che dominano il campionato. Inoltre, l’Inter deve affrontare la Champions League, che per loro è un obiettivo fondamentale e potrebbe incidere anche sui conti del club."  

Antonio Conte ha gli strumenti giusti per gestire al meglio questo finale di stagione?  

"Sì, credo che Conte sappia quali corde toccare durante la settimana per motivare i suoi giocatori. Inoltre, il Napoli sta anche recuperando qualche infortunato, e abbiamo visto come il gol di Billing possa avergli dato grande fiducia e consapevolezza." 

Forse la convinzione di Gilmour e Billing dovrebbe arrivare anche ad Antonio Conte, visto che spesso non li schiera? 

"Sì, è vero. Ma Conte ha in mente i suoi titolari, quelli che gli hanno permesso di fare un girone d’andata straordinario. Tuttavia, in una fase avanzata della stagione, avere qualche alternativa più solida e affidabile è fondamentale. È un campionato davvero incerto. Basti pensare all’Atalanta, che ha pareggiato in casa con il Venezia, sprecando un’occasione importante per avvicinarsi alla vetta, e proprio per questo credo che l’esperienza di Conte, la sua mentalità e la sua grande motivazione potrebbero fare la differenza in questo finale di stagione." 

Secondo lei, Meret avrebbe potuto posizionare meglio la barriera in occasione del gol di Dimarco? 

"No, non credo proprio. In questi casi bisogna riconoscere il merito dell’esecutore. È stata una prodezza di Dimarco, più che un errore di Meret. Non penso che il posizionamento della barriera abbia avuto un ruolo determinante."    

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IL PENSIERO - Tarallo: "Conte sa quali corde toccare per motivare i suoi calciatori"

di Napoli Magazine

03/03/2025 - 12:47

A "1 Football Club" su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità".

La Juventus, dovesse vincere stasera, andrebbe a sei punti dal primo posto. Dobbiamo considerarla una delle pretendenti allo scudetto?  

"No, non credo proprio. La Juventus ha approfittato di una serie di passi falsi di tutte le squadre che le stavano davanti, ma parliamo di un ambiente particolare e di una squadra che è stata eliminata dalla Coppa Italia dall’Empoli. Non penso proprio possa essere in corsa per il titolo. Poi, nel calcio può succedere di tutto, ma tenderei a escluderlo. Sei punti dal primo posto, con undici gare da giocare e trentatré punti ancora a disposizione, non sono pochi, in teoria. Ma io immagino che sia Napoli che Inter prima o poi riprenderanno a vincere con continuità, soprattutto il Napoli, che ha attraversato un mese e mezzo molto strano, con prestazioni altalenanti. Guardi la differenza tra il Napoli visto a Como e quello di sabato scorso: sembravano due squadre diverse. Questo dimostra quanto la testa, l’energia mentale e le motivazioni possano fare la differenza. Sembrerebbe assurdo parlare di mancanza di motivazione per una squadra che fino a poco tempo fa era prima in classifica, ma si vede chiaramente quanto questi aspetti influenzino il rendimento." 

Quindi, secondo lei, il pareggio contro l’Inter può essere considerato quasi una vittoria?

"Assolutamente sì. È stato un risultato che ha dato grande energia mentale alla squadra e, dall’altro lato, ha tolto qualche certezza all’Inter. Si è visto il nervosismo nei giocatori nerazzurri, la difficoltà di una squadra che, pur essendo la più forte e la favorita per il titolo, non ha quella solidità granitica tipica delle squadre che dominano il campionato. Inoltre, l’Inter deve affrontare la Champions League, che per loro è un obiettivo fondamentale e potrebbe incidere anche sui conti del club."  

Antonio Conte ha gli strumenti giusti per gestire al meglio questo finale di stagione?  

"Sì, credo che Conte sappia quali corde toccare durante la settimana per motivare i suoi giocatori. Inoltre, il Napoli sta anche recuperando qualche infortunato, e abbiamo visto come il gol di Billing possa avergli dato grande fiducia e consapevolezza." 

Forse la convinzione di Gilmour e Billing dovrebbe arrivare anche ad Antonio Conte, visto che spesso non li schiera? 

"Sì, è vero. Ma Conte ha in mente i suoi titolari, quelli che gli hanno permesso di fare un girone d’andata straordinario. Tuttavia, in una fase avanzata della stagione, avere qualche alternativa più solida e affidabile è fondamentale. È un campionato davvero incerto. Basti pensare all’Atalanta, che ha pareggiato in casa con il Venezia, sprecando un’occasione importante per avvicinarsi alla vetta, e proprio per questo credo che l’esperienza di Conte, la sua mentalità e la sua grande motivazione potrebbero fare la differenza in questo finale di stagione." 

Secondo lei, Meret avrebbe potuto posizionare meglio la barriera in occasione del gol di Dimarco? 

"No, non credo proprio. In questi casi bisogna riconoscere il merito dell’esecutore. È stata una prodezza di Dimarco, più che un errore di Meret. Non penso che il posizionamento della barriera abbia avuto un ruolo determinante."