NAPOLI - Era da tempo che non si assisteva ad un campionato di Serie A tanto avvincente nella lotta al vertice della classifica, il Napoli e l'Inter sono protagonisti di un duello serrato che ha avuto uno snodo importante al Maradona con lo scontro diretto tra le squadre di Conte ed Inzaghi, terminato col risultato di 1-1 che ha lasciato invariata la distanza di solo un punto tra l'Inter capolista a quota 58 punti e il Napoli che è a quota 57. Segue l'Atalanta che pure resta in corsa per lo scudetto, a quota 55 punti. Il pareggio sta anche stretto agli azzurri che hanno dominato in campo per lunghi tratti della partita e anche dopo essere andati sotto di un gol nel primo tempo con un tiro di Dimarco su punizione, non si sono persi d'animo ed hanno continuato a giocare con un pressing alto, determinazione e voglia di riscatto. Soprattutto nella ripresa, il Napoli ha aumentato la sua intensità di gioco, Conte ha diretto al meglio i suoi ragazzi e fatto fronte alle necessità dovute ad alcune assenze importanti, quali quelle di Anguissa e Neres per infortunio. I cambi nel secondo tempo si sono rivelati decisivi ed in particolare, l'entrata in campo di Billing al 79' è stata determinante: il centrocampista ha segnato dopo soli 8 minuti scatenando il boato dello stadio Maradona, con i tifosi azzurri in visibilio sugli spalti mentre la squadra partenopea ha esultato in un emozionante lungo abbraccio collettivo che ha coinvolto non solo i titolari, ma anche la panchina e lo staff azzurro. Inoltre, il Napoli ha cercato con convinzione anche nei minuti finali di creare altre occasioni per ottenere i tre punti ed al triplice fischio la sensazione comune è stata quella di aver conquistato un pareggio dal sapore della vittoria per come è stato ottenuto. Al netto di alcuni episodi che hanno fatto discutere da ambo le parti, come un intervento di McTominay su Dumfries o l'impatto sulla palla, su tiro di Spinazzola, con un braccio largo in area di Dumfries, ritenuto non punibile col calcio di rigore perchè non ha aumentato il volume del corpo, la partita è stata molto interessante in ogni sua fase ed il Napoli ne esce più forte dal punto di vista mentale, perchè ha avuto il chiaro riscontro di potersela giocare contro ogni avversario di livello e di poter mettere in difficoltà chiunque. Il fatto che sia ad un punto dalla vetta è frutto di un lungo lavoro, di un percorso che, come più volte sottolineato, è straordinario ed ha bruciato i tempi di ogni più rosea aspettativa per una squadra che è partita a inizio stagione da una vera e propria rifondazione e poi col duro lavoro ha conquistato punti su punti, scavallando anche un difficile mese di febbraio in cui ha frenato un po' la sua corsa, ma senza comunque scivolare dalle prime posizione lassù in vetta, dove la competitività è ai massimi livelli. Come sottolineato da Conte nel post partita, ora è tutto nelle mani della squadra, che a breve ritroverà anche i calciatori infortunati ed a pieno regime potrà affrontare l'ultima parte del campionato giocandosela fino in fondo con la giusta mentalità. L'imperativo sarà non avere cali di concentrazione, ma lottare su ogni pallone e avere fame di vittoria sempre, godendosi il viaggio, poi alla fine si tireranno le somme di una stagione in ogni caso esaltante e fin qui da applausi.
di Napoli Magazine
03/03/2025 - 15:24
NAPOLI - Era da tempo che non si assisteva ad un campionato di Serie A tanto avvincente nella lotta al vertice della classifica, il Napoli e l'Inter sono protagonisti di un duello serrato che ha avuto uno snodo importante al Maradona con lo scontro diretto tra le squadre di Conte ed Inzaghi, terminato col risultato di 1-1 che ha lasciato invariata la distanza di solo un punto tra l'Inter capolista a quota 58 punti e il Napoli che è a quota 57. Segue l'Atalanta che pure resta in corsa per lo scudetto, a quota 55 punti. Il pareggio sta anche stretto agli azzurri che hanno dominato in campo per lunghi tratti della partita e anche dopo essere andati sotto di un gol nel primo tempo con un tiro di Dimarco su punizione, non si sono persi d'animo ed hanno continuato a giocare con un pressing alto, determinazione e voglia di riscatto. Soprattutto nella ripresa, il Napoli ha aumentato la sua intensità di gioco, Conte ha diretto al meglio i suoi ragazzi e fatto fronte alle necessità dovute ad alcune assenze importanti, quali quelle di Anguissa e Neres per infortunio. I cambi nel secondo tempo si sono rivelati decisivi ed in particolare, l'entrata in campo di Billing al 79' è stata determinante: il centrocampista ha segnato dopo soli 8 minuti scatenando il boato dello stadio Maradona, con i tifosi azzurri in visibilio sugli spalti mentre la squadra partenopea ha esultato in un emozionante lungo abbraccio collettivo che ha coinvolto non solo i titolari, ma anche la panchina e lo staff azzurro. Inoltre, il Napoli ha cercato con convinzione anche nei minuti finali di creare altre occasioni per ottenere i tre punti ed al triplice fischio la sensazione comune è stata quella di aver conquistato un pareggio dal sapore della vittoria per come è stato ottenuto. Al netto di alcuni episodi che hanno fatto discutere da ambo le parti, come un intervento di McTominay su Dumfries o l'impatto sulla palla, su tiro di Spinazzola, con un braccio largo in area di Dumfries, ritenuto non punibile col calcio di rigore perchè non ha aumentato il volume del corpo, la partita è stata molto interessante in ogni sua fase ed il Napoli ne esce più forte dal punto di vista mentale, perchè ha avuto il chiaro riscontro di potersela giocare contro ogni avversario di livello e di poter mettere in difficoltà chiunque. Il fatto che sia ad un punto dalla vetta è frutto di un lungo lavoro, di un percorso che, come più volte sottolineato, è straordinario ed ha bruciato i tempi di ogni più rosea aspettativa per una squadra che è partita a inizio stagione da una vera e propria rifondazione e poi col duro lavoro ha conquistato punti su punti, scavallando anche un difficile mese di febbraio in cui ha frenato un po' la sua corsa, ma senza comunque scivolare dalle prime posizione lassù in vetta, dove la competitività è ai massimi livelli. Come sottolineato da Conte nel post partita, ora è tutto nelle mani della squadra, che a breve ritroverà anche i calciatori infortunati ed a pieno regime potrà affrontare l'ultima parte del campionato giocandosela fino in fondo con la giusta mentalità. L'imperativo sarà non avere cali di concentrazione, ma lottare su ogni pallone e avere fame di vittoria sempre, godendosi il viaggio, poi alla fine si tireranno le somme di una stagione in ogni caso esaltante e fin qui da applausi.