Calcio
IL PENSIERO - Tarallo: "Raspadori sta raccogliendo i frutti del suo impegno"
10.03.2025 12:21 di Napoli Magazine

A "1 Football Club" su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità". 

Come sta stamattina un tifoso del Napoli? 

"Stamattina è contento, perché questa giornata di campionato, che sta per concludersi, era sulla carta più difficile per noi che per l’Inter. Il nostro impegno con la Fiorentina era più ostico rispetto alla sfida dell’Inter col Monza. Anche se poi, alla fine, ha sofferto di più l’Inter. Inoltre, la prova di forza dell’Atalanta di ieri sera è stata molto importante, visto che affronterà proprio l’Inter. Insomma, non poteva andare meglio questa giornata." 

Dopo aver visto l’Atalanta dominare la Juventus, cosa dobbiamo aspettarci da questa gara? 

"Potrebbe essere l’occasione giusta per un contro-sorpasso. Immaginare che l’Inter vada a vincere a Bergamo non è semplice, soprattutto considerando l’Inter attuale, che non è così schiacciante come in passato. Potrebbe essere l’opportunità per rimettere la testa davanti e lanciarsi nella volata finale. È sicuramente l’ostacolo più duro per loro. Non serve una grande sapienza calcistica per dire che l’Atalanta vista ieri è una squadra difficilissima da affrontare, al di là dei limiti della Juventus. L’Atalanta, infatti, è una squadra di livello. All’andata ha battuto il Napoli 3-0 al Maradona, mentre nella gara di ritorno il Napoli ha fatto un’impresa.” 

Nella sfida di ieri sera, quanti meriti ha avuto l’Atalanta e quanti, invece, sono stati demeriti della Juventus? 

"Non riesco a decifrare del tutto la Juventus. Per esempio, gli attaccanti e gli esterni della Juventus, che hanno una certa qualità, ieri sono stati completamente fuori contesto. Ho la sensazione che la squadra non segua più l’allenatore, forse non lo ha mai seguito. Non voglio dare la colpa a Thiago Motta, perché passare dal Bologna alla Juventus non è semplice e le questioni in ballo sono tante. Però ho visto una squadra completamente spenta, senza concentrazione. C’era stato un mini-rilancio e si parlava addirittura di Juve in corsa per lo scudetto, ma io non ci ho mai creduto. La Juventus è stata in difficoltà per tutta la stagione. Il fatto stesso che sia arrivata a un passo dal tornare a competere per il titolo dimostra che il livello generale del campionato non è eccelso. Bisogna essere onesti: anche con la frenata che ha avuto il Napoli dopo il mercato – tre punti in quattro partite, se non sbaglio – è ancora lì a giocarsela. Questo vuol dire che le altre non hanno una qualità così superiore. Infatti, in Europa le italiane hanno faticato molto. Approfittando di un campionato livellato verso il basso, la Juventus è comunque rimasta nelle prime posizioni.” 

Lukaku si è evoluto in un calciatore dignitoso? Il Napoli può fare affidamento su di lui fino al termine della stagione? 

"Dignitoso lo è sempre stato. Io continuo a dire che non mi entusiasma, ma è una questione di gusti personali. È un attaccante estremamente macchinoso. Detto ciò, ieri ha avuto un bello spunto, ha fatto bene. Credo sia arrivato a quota 10 gol e se riuscisse ad arrivare a 15 a fine stagione, il suo contributo sarebbe sicuramente apprezzabile." 

Il Napoli è la squadra che ha subito più gol da fuori area in Serie A, ben nove reti. Cosa significa questo dato? 

"Me lo spiego così: il Napoli, soprattutto quello dello scorso campionato, era molto pericoloso in ripartenza. Le squadre avversarie, piuttosto che tentare l’ultimo passaggio in area con il rischio che venisse intercettato e scatenasse un contropiede, preferiscono concludere da fuori. Mi viene in mente la partita contro il Como in casa, dove si vedeva chiaramente che il loro allenatore aveva dato questa indicazione: arrivare al limite e tirare, senza rischiare. Quindi, innanzitutto, il Napoli subisce più tiri dalla distanza rispetto ad altre squadre perché difende bene. Poi, magari, c’è anche una questione di portiere. Però qui dovremmo metterci d’accordo: per anni abbiamo detto che Meret è scarso nelle uscite e bravo tra i pali; ora vogliamo dire che non sia in grado di parare dalla distanza? Io credo che il dato dipenda più dalla strategia delle squadre avversarie." 

Un pensiero su Giacomo Raspadori: convincerà Conte a proseguire con il 3-5-2 fino a fine stagione? 

"Bisogna vedere cosa succede con Neres quando rientrerà. Però Raspadori si sta dimostrando un grandissimo professionista, e ora sta raccogliendo i frutti del suo impegno. Io ripeto sempre una cosa: non so neanche chi sia il suo procuratore, e questo è un segnale positivo, perché significa che non abbiamo mai letto di polemiche o pressioni sulla società per il minutaggio. È un ragazzo che sta dando un contributo preziosissimo al Napoli in questo momento così delicato. Non ha mai fatto parlare di sé, se non per i gol e le prestazioni. Se il Napoli, però, il prossimo anno dovesse tornare al 4-3-3, sarebbe il caso di monetizzare la sua cessione ora che il suo valore è in crescita. Oggi è probabilmente il giocatore del Napoli con più mercato. Se fosse sul mercato, farebbe gola alla maggior parte delle squadre di vertice italiane. Dipenderà molto anche da lui: io me lo terrei sempre, ma se vorrà andare a giocare da titolare, avrà tutto il diritto di scegliere il suo futuro." 

 

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IL PENSIERO - Tarallo: "Raspadori sta raccogliendo i frutti del suo impegno"

di Napoli Magazine

10/03/2025 - 12:21

A "1 Football Club" su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista del quotidiano "La Verità". 

Come sta stamattina un tifoso del Napoli? 

"Stamattina è contento, perché questa giornata di campionato, che sta per concludersi, era sulla carta più difficile per noi che per l’Inter. Il nostro impegno con la Fiorentina era più ostico rispetto alla sfida dell’Inter col Monza. Anche se poi, alla fine, ha sofferto di più l’Inter. Inoltre, la prova di forza dell’Atalanta di ieri sera è stata molto importante, visto che affronterà proprio l’Inter. Insomma, non poteva andare meglio questa giornata." 

Dopo aver visto l’Atalanta dominare la Juventus, cosa dobbiamo aspettarci da questa gara? 

"Potrebbe essere l’occasione giusta per un contro-sorpasso. Immaginare che l’Inter vada a vincere a Bergamo non è semplice, soprattutto considerando l’Inter attuale, che non è così schiacciante come in passato. Potrebbe essere l’opportunità per rimettere la testa davanti e lanciarsi nella volata finale. È sicuramente l’ostacolo più duro per loro. Non serve una grande sapienza calcistica per dire che l’Atalanta vista ieri è una squadra difficilissima da affrontare, al di là dei limiti della Juventus. L’Atalanta, infatti, è una squadra di livello. All’andata ha battuto il Napoli 3-0 al Maradona, mentre nella gara di ritorno il Napoli ha fatto un’impresa.” 

Nella sfida di ieri sera, quanti meriti ha avuto l’Atalanta e quanti, invece, sono stati demeriti della Juventus? 

"Non riesco a decifrare del tutto la Juventus. Per esempio, gli attaccanti e gli esterni della Juventus, che hanno una certa qualità, ieri sono stati completamente fuori contesto. Ho la sensazione che la squadra non segua più l’allenatore, forse non lo ha mai seguito. Non voglio dare la colpa a Thiago Motta, perché passare dal Bologna alla Juventus non è semplice e le questioni in ballo sono tante. Però ho visto una squadra completamente spenta, senza concentrazione. C’era stato un mini-rilancio e si parlava addirittura di Juve in corsa per lo scudetto, ma io non ci ho mai creduto. La Juventus è stata in difficoltà per tutta la stagione. Il fatto stesso che sia arrivata a un passo dal tornare a competere per il titolo dimostra che il livello generale del campionato non è eccelso. Bisogna essere onesti: anche con la frenata che ha avuto il Napoli dopo il mercato – tre punti in quattro partite, se non sbaglio – è ancora lì a giocarsela. Questo vuol dire che le altre non hanno una qualità così superiore. Infatti, in Europa le italiane hanno faticato molto. Approfittando di un campionato livellato verso il basso, la Juventus è comunque rimasta nelle prime posizioni.” 

Lukaku si è evoluto in un calciatore dignitoso? Il Napoli può fare affidamento su di lui fino al termine della stagione? 

"Dignitoso lo è sempre stato. Io continuo a dire che non mi entusiasma, ma è una questione di gusti personali. È un attaccante estremamente macchinoso. Detto ciò, ieri ha avuto un bello spunto, ha fatto bene. Credo sia arrivato a quota 10 gol e se riuscisse ad arrivare a 15 a fine stagione, il suo contributo sarebbe sicuramente apprezzabile." 

Il Napoli è la squadra che ha subito più gol da fuori area in Serie A, ben nove reti. Cosa significa questo dato? 

"Me lo spiego così: il Napoli, soprattutto quello dello scorso campionato, era molto pericoloso in ripartenza. Le squadre avversarie, piuttosto che tentare l’ultimo passaggio in area con il rischio che venisse intercettato e scatenasse un contropiede, preferiscono concludere da fuori. Mi viene in mente la partita contro il Como in casa, dove si vedeva chiaramente che il loro allenatore aveva dato questa indicazione: arrivare al limite e tirare, senza rischiare. Quindi, innanzitutto, il Napoli subisce più tiri dalla distanza rispetto ad altre squadre perché difende bene. Poi, magari, c’è anche una questione di portiere. Però qui dovremmo metterci d’accordo: per anni abbiamo detto che Meret è scarso nelle uscite e bravo tra i pali; ora vogliamo dire che non sia in grado di parare dalla distanza? Io credo che il dato dipenda più dalla strategia delle squadre avversarie." 

Un pensiero su Giacomo Raspadori: convincerà Conte a proseguire con il 3-5-2 fino a fine stagione? 

"Bisogna vedere cosa succede con Neres quando rientrerà. Però Raspadori si sta dimostrando un grandissimo professionista, e ora sta raccogliendo i frutti del suo impegno. Io ripeto sempre una cosa: non so neanche chi sia il suo procuratore, e questo è un segnale positivo, perché significa che non abbiamo mai letto di polemiche o pressioni sulla società per il minutaggio. È un ragazzo che sta dando un contributo preziosissimo al Napoli in questo momento così delicato. Non ha mai fatto parlare di sé, se non per i gol e le prestazioni. Se il Napoli, però, il prossimo anno dovesse tornare al 4-3-3, sarebbe il caso di monetizzare la sua cessione ora che il suo valore è in crescita. Oggi è probabilmente il giocatore del Napoli con più mercato. Se fosse sul mercato, farebbe gola alla maggior parte delle squadre di vertice italiane. Dipenderà molto anche da lui: io me lo terrei sempre, ma se vorrà andare a giocare da titolare, avrà tutto il diritto di scegliere il suo futuro."