Calcio
JUVENTUS - Il CEO Scanavino: "Chiesa fuori dal progetto? Inutire dire bugie se tutti sanno la verità, abbiamo rifiutato offerte importanti per Bremer"
15.08.2024 09:04 di Napoli Magazine

Maurizio Scanavino, CEO della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttosport: "Con Motta si è creato subito un ottimo feeling, è una persona con cui condividiamo passo passo tutte le situazioni. La Germania è stata, vivendo insieme una settimana, un’occasione importante per vederci anche più volte al giorno, parlando di questioni tecniche, situazioni più generali o anche solo per fare quattro chiacchiere piacevoli. Insomma, è emersa una figura di una persona estremamente dedicata, determinata, attentissima ai dettagli, e sicuramente anche molto ambiziosa. Inoltre è dotato di una personalità forte e una modalità di comunicazione con i giocatori molto schietta e diretta. Si è visto, lui va dritto al punto, cosa che è molto apprezzata, perché ho notato come tutti seguano i ritmi di lavoro con positività. Giuntoli? Oltre ad essere bravissimo come talent scout, ha anche una capacità di imbastire trattative di?cili e complesse che mettono insieme le nostre esigenze, le richieste altrui, le volontà dei giocatori, l’intervento dei procuratori. E sa agire in un modo formale e trasparente, che per certi versi, può essere una di?coltà in più in un mondo come quello del calciomercato. Bremer ha ricevuto offerte molto importanti e sostanziose da altri club, ma noi le abbiamo rifiutate e abbiamo deciso di tenerlo con il prolungamento del contratto. La Juventus ha rinunciato alla cessione importante per non indebolirci. Oggi è molto difficile vendere. Bisogna trovare gli incastri giusti e siamo in una situazione di mercato non particolarmente florida non solo in Italia. Chiesa fuori dal progetto? Inutile raccontare bugie quando tutti sanno la verità… Le decisioni sui giocatori dipendono dal modulo di gioco, dalle scelte dell’allenatore, da fattori umani e da fattori economici. I Top Player li creeremo in casa. La sostenibilità della Juve non deve escludere la competitività. Se intendiamo Ronaldo come esempio di top player, allora sì. Non escludo assolutamente che un domani non possa arrivare un top. Certo, vogliamo anche essere capaci di crearli noi, puntando sui giovani o su giocatori di talento che non sono ancora esplosi al massimo. Ma, come ho detto, la sostenibilità non deve assolutamente escludere la competitività. La Juventus ha comunque risorse importanti e quindi nell’insieme dell’investimento economico sulla prima squadra non è escluso che un domani possa arrivare un top player; anzi, cioè direi che ci sarà. Allegri? Il finale è stato inaspettato. Sicuramente abbiamo avuto una seconda parte della stagione che non è stata facile sotto il profilo sportivo. Poi c’è stata quella reazione nella finale di Coppa Italia che ci ha obbligati a dover prendere delle iniziative e interrompere il rapporto con lui. La volontà di entrambe le parti è stata quella di trovare un accordo cosi come è avvenuto. Detto ciò, anche nella fase successiva all’interruzione, il rapporto personale con Max è sempre stato ottimo sia dal punto di vista professionale che personale".

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JUVENTUS - Il CEO Scanavino: "Chiesa fuori dal progetto? Inutire dire bugie se tutti sanno la verità, abbiamo rifiutato offerte importanti per Bremer"

di Napoli Magazine

15/08/2024 - 09:04

Maurizio Scanavino, CEO della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttosport: "Con Motta si è creato subito un ottimo feeling, è una persona con cui condividiamo passo passo tutte le situazioni. La Germania è stata, vivendo insieme una settimana, un’occasione importante per vederci anche più volte al giorno, parlando di questioni tecniche, situazioni più generali o anche solo per fare quattro chiacchiere piacevoli. Insomma, è emersa una figura di una persona estremamente dedicata, determinata, attentissima ai dettagli, e sicuramente anche molto ambiziosa. Inoltre è dotato di una personalità forte e una modalità di comunicazione con i giocatori molto schietta e diretta. Si è visto, lui va dritto al punto, cosa che è molto apprezzata, perché ho notato come tutti seguano i ritmi di lavoro con positività. Giuntoli? Oltre ad essere bravissimo come talent scout, ha anche una capacità di imbastire trattative di?cili e complesse che mettono insieme le nostre esigenze, le richieste altrui, le volontà dei giocatori, l’intervento dei procuratori. E sa agire in un modo formale e trasparente, che per certi versi, può essere una di?coltà in più in un mondo come quello del calciomercato. Bremer ha ricevuto offerte molto importanti e sostanziose da altri club, ma noi le abbiamo rifiutate e abbiamo deciso di tenerlo con il prolungamento del contratto. La Juventus ha rinunciato alla cessione importante per non indebolirci. Oggi è molto difficile vendere. Bisogna trovare gli incastri giusti e siamo in una situazione di mercato non particolarmente florida non solo in Italia. Chiesa fuori dal progetto? Inutile raccontare bugie quando tutti sanno la verità… Le decisioni sui giocatori dipendono dal modulo di gioco, dalle scelte dell’allenatore, da fattori umani e da fattori economici. I Top Player li creeremo in casa. La sostenibilità della Juve non deve escludere la competitività. Se intendiamo Ronaldo come esempio di top player, allora sì. Non escludo assolutamente che un domani non possa arrivare un top. Certo, vogliamo anche essere capaci di crearli noi, puntando sui giovani o su giocatori di talento che non sono ancora esplosi al massimo. Ma, come ho detto, la sostenibilità non deve assolutamente escludere la competitività. La Juventus ha comunque risorse importanti e quindi nell’insieme dell’investimento economico sulla prima squadra non è escluso che un domani possa arrivare un top player; anzi, cioè direi che ci sarà. Allegri? Il finale è stato inaspettato. Sicuramente abbiamo avuto una seconda parte della stagione che non è stata facile sotto il profilo sportivo. Poi c’è stata quella reazione nella finale di Coppa Italia che ci ha obbligati a dover prendere delle iniziative e interrompere il rapporto con lui. La volontà di entrambe le parti è stata quella di trovare un accordo cosi come è avvenuto. Detto ciò, anche nella fase successiva all’interruzione, il rapporto personale con Max è sempre stato ottimo sia dal punto di vista professionale che personale".