Umberto Chiariello, giornalista, nel consueto editoriale per "Campania Sport" su Canale 21, ha commentato la prestazione del Napoli in campionato contro la Cremonese: "C’è un termine che ha usato oggi Antonio Conte in conferenza stampa nel post-partita post partita, dopo la brillante e convincente prova di Cremona, dove il Napoli ha vinto 2-0 con una doppietta di Rasmus Hojlund, il principe danese. Proprio riferendosi al centravanti proveniente dal Manchester United, ha detto, non formidabile, devastante. Poteva usare qualsiasi altro termine, ma ha usato un termine molto preciso, dominante. La parola giusta, come al solito l'ha detta Antonio Conte riferito al suo calciatore, così come, parlando di McTominay, centrocampista completo che fa il mediano, la mezzala, l'attaccante aggiunto, il difensore aggiunto. A un certo punto ha spazzato lui l'area di rigore e un minuto dopo era dall'altra parte cercare di tirare in porta. Ha detto: "Il McTominay più completo che abbiamo visto finora è un box to box", vuol dire che un momento sta di qua e un momento dopo è dall'altra parte del campo. (...) Nell'uno contro uno del calcio tornato un po' all'antico gioco dei duelli individuali, quando una volta c'era la chiave di volta. La chiave di sicurezza del libero staccato che ti dava la possibilità di rimediare all'uomo saltato, che oggi non esiste più nel calcio moderno, vincere duelli uno contro uno è un po' la chiave del successo. E Hojlund li vince tutti. Arriva primo su ogni pallone, lanci la palla, lui è dietro, arriva primo, perché è velocissimo. Ma non è solo veloce. Avete visto a un certo punto che Baschirotto è entrato in velocità con Neres, altro molto veloce? Forse in assoluto non la coppia più forte d'attacco che il Napoli ha avuto, per carità. Perché ne aveva avuto di devastanti e di veramente importanti, ma forse la più veloce, la più rapida in assoluto. Lavezzi-Cavani forse potevano competere in quanto a velocità, ma Cavani era più un quattrocentista, Hojlund uno scattista. Ma a un certo punto Baschirotto con Neres ha ingaggiato un duello che ha vinto di forza, perché l'altro lo stava scavalcando in velocità. Perché Neres è 70 kg, è piccolino e Baschirotto ci ha messo la forza fisica. Con Hojlund non lo puoi fare, perché Hojlund è il concentrato di forza e velocità e forza più velocità è uguale potenza. È un attaccante potente, non lo butti giù, non lo prendi in corsa. Ma ha imparato anche a fare il Lukaku, perché Conte gli ha chiesto di fare il Lukaku e lui lo fa benissimo. Tiene palla, fa salire la squadra, dialoga con i compagni, uno-due, dai e vai, con Neres in particolare. È diventato un giocatore troppo superiore alla media. Nove gol fatti in stagione, tre doppiette, tre assist, tutti e tre a Neres decisivi, dodici partecipazioni al gol in venti gare giocate. Se si pensa che al 14 agosto Napoli era nel dramma sportivo per l'infortunio di Lukaku, che ha saputo in dieci giorni andare a prendere quello che era l'obiettivo di altre società. Si era parlato a lungo di Inter e Milan, per esempio, o anche della Juventus, cosa mai concretizzata. Il Napoli in dieci giorni ha portato a casa un calciatore che fa la differenza. (...) Il Napoli visto in Supercoppa e visto a Cremona è una squadra che ha tanto da poter dire e da offrire a questo campionato. (...) Insomma la lotta Scudetto con le milanesi è aperta, ma c'è la Juve, c'è la Roma da tenere da conto. E il Napoli ha risposto presente con un unico appunto, si chiama cinismo”.
di Napoli Magazine
29/12/2025 - 09:49
Umberto Chiariello, giornalista, nel consueto editoriale per "Campania Sport" su Canale 21, ha commentato la prestazione del Napoli in campionato contro la Cremonese: "C’è un termine che ha usato oggi Antonio Conte in conferenza stampa nel post-partita post partita, dopo la brillante e convincente prova di Cremona, dove il Napoli ha vinto 2-0 con una doppietta di Rasmus Hojlund, il principe danese. Proprio riferendosi al centravanti proveniente dal Manchester United, ha detto, non formidabile, devastante. Poteva usare qualsiasi altro termine, ma ha usato un termine molto preciso, dominante. La parola giusta, come al solito l'ha detta Antonio Conte riferito al suo calciatore, così come, parlando di McTominay, centrocampista completo che fa il mediano, la mezzala, l'attaccante aggiunto, il difensore aggiunto. A un certo punto ha spazzato lui l'area di rigore e un minuto dopo era dall'altra parte cercare di tirare in porta. Ha detto: "Il McTominay più completo che abbiamo visto finora è un box to box", vuol dire che un momento sta di qua e un momento dopo è dall'altra parte del campo. (...) Nell'uno contro uno del calcio tornato un po' all'antico gioco dei duelli individuali, quando una volta c'era la chiave di volta. La chiave di sicurezza del libero staccato che ti dava la possibilità di rimediare all'uomo saltato, che oggi non esiste più nel calcio moderno, vincere duelli uno contro uno è un po' la chiave del successo. E Hojlund li vince tutti. Arriva primo su ogni pallone, lanci la palla, lui è dietro, arriva primo, perché è velocissimo. Ma non è solo veloce. Avete visto a un certo punto che Baschirotto è entrato in velocità con Neres, altro molto veloce? Forse in assoluto non la coppia più forte d'attacco che il Napoli ha avuto, per carità. Perché ne aveva avuto di devastanti e di veramente importanti, ma forse la più veloce, la più rapida in assoluto. Lavezzi-Cavani forse potevano competere in quanto a velocità, ma Cavani era più un quattrocentista, Hojlund uno scattista. Ma a un certo punto Baschirotto con Neres ha ingaggiato un duello che ha vinto di forza, perché l'altro lo stava scavalcando in velocità. Perché Neres è 70 kg, è piccolino e Baschirotto ci ha messo la forza fisica. Con Hojlund non lo puoi fare, perché Hojlund è il concentrato di forza e velocità e forza più velocità è uguale potenza. È un attaccante potente, non lo butti giù, non lo prendi in corsa. Ma ha imparato anche a fare il Lukaku, perché Conte gli ha chiesto di fare il Lukaku e lui lo fa benissimo. Tiene palla, fa salire la squadra, dialoga con i compagni, uno-due, dai e vai, con Neres in particolare. È diventato un giocatore troppo superiore alla media. Nove gol fatti in stagione, tre doppiette, tre assist, tutti e tre a Neres decisivi, dodici partecipazioni al gol in venti gare giocate. Se si pensa che al 14 agosto Napoli era nel dramma sportivo per l'infortunio di Lukaku, che ha saputo in dieci giorni andare a prendere quello che era l'obiettivo di altre società. Si era parlato a lungo di Inter e Milan, per esempio, o anche della Juventus, cosa mai concretizzata. Il Napoli in dieci giorni ha portato a casa un calciatore che fa la differenza. (...) Il Napoli visto in Supercoppa e visto a Cremona è una squadra che ha tanto da poter dire e da offrire a questo campionato. (...) Insomma la lotta Scudetto con le milanesi è aperta, ma c'è la Juve, c'è la Roma da tenere da conto. E il Napoli ha risposto presente con un unico appunto, si chiama cinismo”.