Calcio
MEDIASET - Milan, Fonseca ritrova gol e sorrisi: la Coppa Italia può essere un obiettivo
04.12.2024 22:00 di Napoli Magazine Fonte: Sport Mediaset

La prima del Milan nella Coppa Italia 2024-2025 è di quelle da ricordare, con un risultato tondo contro il Sassuolo che fa sorridere San Siro. Un 6-1 netto, frutto di un primo tempo perfetto per gli uomini di Fonseca, col tecnico portoghese che ha messo in atto un turnover ragionato pensando al match di campionato contro l'Atalanta, senza però snobbare la gara contro i neroverdi. E il messaggio mandato ai suoi appare chiaro, col Milan che sembra essere intenzionato a puntare ad arrivare al capitolo finale della competizione.

La differenza di categoria c'è e si vede, ma quel che poteva essere un brutto cliente per il Milan è stato archiviato con scioltezza. Quando si gioca contro una squadra di B in Coppa Italia, infatti, il rischio è quello di sottovalutare l'avversario, ma i rossoneri non commettono questo errore, anche perché il Sassuolo non è una squadra qualunque. Seppur cambiati per la retrocessione dello scorso anno, i neroverdi sono da sempre un cliente scomodo, soprattutto con Mimmo Berardi. A questo giro, però, il fantasista non ha preso parte alla contesa, col tecnico degli emiliani Fabio Grosso che ha deciso di non schierarlo dando meno pensieri a Fonseca e i suoi.

Ma non sarebbe stato di certo un singolo a cambiare le sorti del match contro un Milan entrato in campo deciso e capace di giocare una partita perfetta, dal primo all'ultimo minuto. Il turnover ragionato in vista del match di campionato contro l'Atalanta, infatti, permette a Fonseca di mandare un messaggio ai suoi che hanno capito sin dagli spogliatoi l'importanza della partita, senza steccare.

Con una difesa con Calabria, Pavlovic, Tomori e Terracciano davanti a Sportiello e con gli straordinari richiesti a Fofana, Reijnders e Leao, i rossoneri hanno subito messo le cose in chiaro, volando sulle ali dell'entusiasmo. I protagonisti del match sono Reijnders, capace di inventare per il gol del vantaggio di Chukwueze e trovare la via del raddoppio con una rasoiata da fuori, e Abraham, sempre abile per l'assist al solito Chukwueze e capace di mettere il punto esclamativo sul match col gol del 6-1 finale. Ma volendo è la totalità dell'undici rossonero, anzi dei 15 scesi in campo, a prendersi la scena.

Una gara che si trasforma in show in appena 23' nel primo tempo e in una manciata di minuti nel secondo, un match che può essere vetrina per tutti, con Fonseca che nella ripresa manda in campo anche Bartesaghi e Torriani. Ma non per Camarda. Il portiere, che ha preso il posto di Sportiello all'intervallo, fa una parata da applausi a fine match risollevandosi dalla disattenzione che ha regalato il gol della bandiera ai neroverdi. E se è vero che nessuna delle scelte di Fonseca può essere criticata dato il risultato, l'unico appunto può essere proprio il mancato schieramento di Camarda. Con un avversario di categoria inferiore, infatti, dare minutaggio e fiducia al giovanissimo bomber poteva essere importante.

Ma Camarda a parte, tutto ha funzionato e Fonseca può sorridere. Per il risultato e l'obiettivo ottenuto, col Milan che conoscerà l'avversario dei quarti tra due settimane, ma con la consapevolezza di aver fatto capire il peso che verrà dato alla Coppa Italia. I cambi, ragionati rispetto al campionato, sono serviti per far rifiatare alcuni elementi e recuperarne altre, per arriva alla sfida importante di Bergamo con un umore diverso.

Quel che sarà della Coppa Italia se ne parlerà a febbraio, ma intanto il Milan va e Fonseca sorride ritrovando i gol in casa. Una valanga, soprattutto negli ultimi 180' giocati a San Siro che danno nove gol ai rossoneri tra campionato e coppa, reti che portano a 22 lo score a Milano per i rossoneri che prima di Empoli e Sassuolo avevano segnato "solo" 14 gol in otto partite interne. Entusiasmo ritrovato? Lo diranno i prossimi match, soprattutto i prossimi due mesi che per i rossoneri saranno un crocevia importante per la stagione con Coppa Italia, campionato, Supercoppa e Champions che terranno impegnati Fonseca e i suoi in 14 gare in 60 giorni. Un calendario duro, ma sfide importanti per dire dove sarà il Milan e dove vorrà andare da qui in poi.

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MEDIASET - Milan, Fonseca ritrova gol e sorrisi: la Coppa Italia può essere un obiettivo

di Napoli Magazine

04/12/2024 - 22:00

La prima del Milan nella Coppa Italia 2024-2025 è di quelle da ricordare, con un risultato tondo contro il Sassuolo che fa sorridere San Siro. Un 6-1 netto, frutto di un primo tempo perfetto per gli uomini di Fonseca, col tecnico portoghese che ha messo in atto un turnover ragionato pensando al match di campionato contro l'Atalanta, senza però snobbare la gara contro i neroverdi. E il messaggio mandato ai suoi appare chiaro, col Milan che sembra essere intenzionato a puntare ad arrivare al capitolo finale della competizione.

La differenza di categoria c'è e si vede, ma quel che poteva essere un brutto cliente per il Milan è stato archiviato con scioltezza. Quando si gioca contro una squadra di B in Coppa Italia, infatti, il rischio è quello di sottovalutare l'avversario, ma i rossoneri non commettono questo errore, anche perché il Sassuolo non è una squadra qualunque. Seppur cambiati per la retrocessione dello scorso anno, i neroverdi sono da sempre un cliente scomodo, soprattutto con Mimmo Berardi. A questo giro, però, il fantasista non ha preso parte alla contesa, col tecnico degli emiliani Fabio Grosso che ha deciso di non schierarlo dando meno pensieri a Fonseca e i suoi.

Ma non sarebbe stato di certo un singolo a cambiare le sorti del match contro un Milan entrato in campo deciso e capace di giocare una partita perfetta, dal primo all'ultimo minuto. Il turnover ragionato in vista del match di campionato contro l'Atalanta, infatti, permette a Fonseca di mandare un messaggio ai suoi che hanno capito sin dagli spogliatoi l'importanza della partita, senza steccare.

Con una difesa con Calabria, Pavlovic, Tomori e Terracciano davanti a Sportiello e con gli straordinari richiesti a Fofana, Reijnders e Leao, i rossoneri hanno subito messo le cose in chiaro, volando sulle ali dell'entusiasmo. I protagonisti del match sono Reijnders, capace di inventare per il gol del vantaggio di Chukwueze e trovare la via del raddoppio con una rasoiata da fuori, e Abraham, sempre abile per l'assist al solito Chukwueze e capace di mettere il punto esclamativo sul match col gol del 6-1 finale. Ma volendo è la totalità dell'undici rossonero, anzi dei 15 scesi in campo, a prendersi la scena.

Una gara che si trasforma in show in appena 23' nel primo tempo e in una manciata di minuti nel secondo, un match che può essere vetrina per tutti, con Fonseca che nella ripresa manda in campo anche Bartesaghi e Torriani. Ma non per Camarda. Il portiere, che ha preso il posto di Sportiello all'intervallo, fa una parata da applausi a fine match risollevandosi dalla disattenzione che ha regalato il gol della bandiera ai neroverdi. E se è vero che nessuna delle scelte di Fonseca può essere criticata dato il risultato, l'unico appunto può essere proprio il mancato schieramento di Camarda. Con un avversario di categoria inferiore, infatti, dare minutaggio e fiducia al giovanissimo bomber poteva essere importante.

Ma Camarda a parte, tutto ha funzionato e Fonseca può sorridere. Per il risultato e l'obiettivo ottenuto, col Milan che conoscerà l'avversario dei quarti tra due settimane, ma con la consapevolezza di aver fatto capire il peso che verrà dato alla Coppa Italia. I cambi, ragionati rispetto al campionato, sono serviti per far rifiatare alcuni elementi e recuperarne altre, per arriva alla sfida importante di Bergamo con un umore diverso.

Quel che sarà della Coppa Italia se ne parlerà a febbraio, ma intanto il Milan va e Fonseca sorride ritrovando i gol in casa. Una valanga, soprattutto negli ultimi 180' giocati a San Siro che danno nove gol ai rossoneri tra campionato e coppa, reti che portano a 22 lo score a Milano per i rossoneri che prima di Empoli e Sassuolo avevano segnato "solo" 14 gol in otto partite interne. Entusiasmo ritrovato? Lo diranno i prossimi match, soprattutto i prossimi due mesi che per i rossoneri saranno un crocevia importante per la stagione con Coppa Italia, campionato, Supercoppa e Champions che terranno impegnati Fonseca e i suoi in 14 gare in 60 giorni. Un calendario duro, ma sfide importanti per dire dove sarà il Milan e dove vorrà andare da qui in poi.

Fonte: Sport Mediaset