Calcio
MILAN - Ibrahimovic: "Non sono più one-man show, ora imparo dagli altri"
24.02.2025 16:44 di Napoli Magazine

Zlatan Ibrahimovic, senior advisor di RedBird in quota Milan, ha rilasciato un'intervista a GQ Italia, in cui, oltre a lasciar intravedere aspetti del suo carattere ancora inediti, racconta di questo nuovo capitolo imprenditoriale da Zlatan 2.0 in un momento non semplice per i rossoneri, e dice: "Non è più un one-man show. Non vengo qui per salvare nessuno. Sono qui per imparare dagli altri e aiutarli a dare il meglio. Imparare. Aiutare. Teamwork". "Sono uno che ama le grandi sfide - spiega Ibra sul nuovo ruolo - Quando faccio qualcosa, deve essere una cosa gigante. Altrimenti non sento l'adrenalina, la pressione. E io ho bisogno della pressione. Le cose normali non mi piacciono. All'inizio ho detto no, non sono interessato poi ci ho pensato. E sono stato chiaro con Gerry: ho detto, ascolta, ho questa opportunità (diventare procuratore ndr), e ho anche quella che mi stai offrendo tu, ma in realtà… non voglio nessuna delle due. Perché la mia vita in quel momento era bella così. Non dipendevo da nessuno. Nessun orario da seguire. Nessuna sveglia alle sette. L'unico piano che avevo erano i miei due ninja, i miei due ragazzi, ed Helena. E poi ovviamente la vita a casa, gli allenamenti". "Ho fatto una battuta, una di quelle classiche, da Ibra, no? Ma dipende sempre da con chi scherzi. Lì c'erano ex giocatori, quindi ho detto: 'Io sono il boss, e tutti lavorano per me'. Ma ovviamente, quando ero giocatore, una battuta così veniva presa in un certo modo. Ora? Ognuno la interpreta come vuole", prosegue lo svedese, concludendo sulla sua ultima parentesi da giocatore a fine carriera: "Il problema più grande, il vero problema che ogni calciatore ha, è proprio questo: accettare la realtà e mettere da parte l'ego. Capire che hai superato la data di scadenza. Io l'ho fatto. L'ho accettato. E così ho trovato la mia pace. Da quel momento sono tranquillo. E quella era la parte più difficile".

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MILAN - Ibrahimovic: "Non sono più one-man show, ora imparo dagli altri"

di Napoli Magazine

24/02/2025 - 16:44

Zlatan Ibrahimovic, senior advisor di RedBird in quota Milan, ha rilasciato un'intervista a GQ Italia, in cui, oltre a lasciar intravedere aspetti del suo carattere ancora inediti, racconta di questo nuovo capitolo imprenditoriale da Zlatan 2.0 in un momento non semplice per i rossoneri, e dice: "Non è più un one-man show. Non vengo qui per salvare nessuno. Sono qui per imparare dagli altri e aiutarli a dare il meglio. Imparare. Aiutare. Teamwork". "Sono uno che ama le grandi sfide - spiega Ibra sul nuovo ruolo - Quando faccio qualcosa, deve essere una cosa gigante. Altrimenti non sento l'adrenalina, la pressione. E io ho bisogno della pressione. Le cose normali non mi piacciono. All'inizio ho detto no, non sono interessato poi ci ho pensato. E sono stato chiaro con Gerry: ho detto, ascolta, ho questa opportunità (diventare procuratore ndr), e ho anche quella che mi stai offrendo tu, ma in realtà… non voglio nessuna delle due. Perché la mia vita in quel momento era bella così. Non dipendevo da nessuno. Nessun orario da seguire. Nessuna sveglia alle sette. L'unico piano che avevo erano i miei due ninja, i miei due ragazzi, ed Helena. E poi ovviamente la vita a casa, gli allenamenti". "Ho fatto una battuta, una di quelle classiche, da Ibra, no? Ma dipende sempre da con chi scherzi. Lì c'erano ex giocatori, quindi ho detto: 'Io sono il boss, e tutti lavorano per me'. Ma ovviamente, quando ero giocatore, una battuta così veniva presa in un certo modo. Ora? Ognuno la interpreta come vuole", prosegue lo svedese, concludendo sulla sua ultima parentesi da giocatore a fine carriera: "Il problema più grande, il vero problema che ogni calciatore ha, è proprio questo: accettare la realtà e mettere da parte l'ego. Capire che hai superato la data di scadenza. Io l'ho fatto. L'ho accettato. E così ho trovato la mia pace. Da quel momento sono tranquillo. E quella era la parte più difficile".