Il senior advisor del Milan Zlatan Ibrahimovic ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel prepartita di Milan-Cagliari.
Ti aspettavi un impatto così di Conceição?
"Cercavamo una reazione, dare uno shock alla squadra con questo cambio di allenatore. È molto importante che la squadra abbia accettato il modo di lavorare di Sergio Conceição. Ha fatto un grande lavoro in poco tempo: ha vinto la Supercoppa subito e la squadra ha reagito molto bene. La Supercoppa era un nostro obiettivo stagionale, ma adesso è importante continuare, perché se non si continua la vittoria in Supercoppa vale meno. Bisogna portare questa reazione in campionato e prendere punti per arrivare in alto".
Rimpianto per non averlo fatto prima?
"Rimpianto no, perché quando fai delle scelte ci devi credere. Fino a gennaio credevamo nella nostra scelta ma mancava continuità. Come ho detto in conferenza stampa, mancavano i risultati e abbiamo fatto il cambio".
La cosa che ti ha reso più fiero e quella che ti ha reso meno fiero nella tua carriera da dirigente?
"Siamo un team, lavoriamo come una squadra e ogni decisione la prendiamo da squadra. Ognuno ha le sue responsabilità. Per me ogni giorno che passa è una nuova esperienza, in un club dove la pressione è massima da subito, cosa che a me piace. Non ho paura di queste sfide ma il contrario: mi carico e sono umile. Devo crescere".
Su Rashford
"Rashford lo conosco molto bene perché ho giocato con lui quando era giovane. Adesso è più maturo ed è affermato come grande calciatore. Ha fatto grandi cose con il Manchester United e oggi è un giocatore del Manchester. Non so se serve tanto a convincerlo perché il Milan è uno dei più grandi club al mondo. Tutti vogliono giocare per il Milan ma è un'operazione difficile. Ancora non abbiamo parlato con lui".
Sull'umiltà
"Sono umile sia quando perdo, sia quando vinco. Sono arrogante quando gioco".
di Napoli Magazine
11/01/2025 - 20:32
Il senior advisor del Milan Zlatan Ibrahimovic ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel prepartita di Milan-Cagliari.
Ti aspettavi un impatto così di Conceição?
"Cercavamo una reazione, dare uno shock alla squadra con questo cambio di allenatore. È molto importante che la squadra abbia accettato il modo di lavorare di Sergio Conceição. Ha fatto un grande lavoro in poco tempo: ha vinto la Supercoppa subito e la squadra ha reagito molto bene. La Supercoppa era un nostro obiettivo stagionale, ma adesso è importante continuare, perché se non si continua la vittoria in Supercoppa vale meno. Bisogna portare questa reazione in campionato e prendere punti per arrivare in alto".
Rimpianto per non averlo fatto prima?
"Rimpianto no, perché quando fai delle scelte ci devi credere. Fino a gennaio credevamo nella nostra scelta ma mancava continuità. Come ho detto in conferenza stampa, mancavano i risultati e abbiamo fatto il cambio".
La cosa che ti ha reso più fiero e quella che ti ha reso meno fiero nella tua carriera da dirigente?
"Siamo un team, lavoriamo come una squadra e ogni decisione la prendiamo da squadra. Ognuno ha le sue responsabilità. Per me ogni giorno che passa è una nuova esperienza, in un club dove la pressione è massima da subito, cosa che a me piace. Non ho paura di queste sfide ma il contrario: mi carico e sono umile. Devo crescere".
Su Rashford
"Rashford lo conosco molto bene perché ho giocato con lui quando era giovane. Adesso è più maturo ed è affermato come grande calciatore. Ha fatto grandi cose con il Manchester United e oggi è un giocatore del Manchester. Non so se serve tanto a convincerlo perché il Milan è uno dei più grandi club al mondo. Tutti vogliono giocare per il Milan ma è un'operazione difficile. Ancora non abbiamo parlato con lui".
Sull'umiltà
"Sono umile sia quando perdo, sia quando vinco. Sono arrogante quando gioco".