Il Milan e la Lega Serie A hanno chiesto di costituirsi parte civile nel primo processo agli ultras delle curve di San Siro arrestati lo scorso 30 settembre nell'inchiesta per associazione a delinquere 'Doppia Curva' della Direzione distrettuale antimafia di Milano. Gli imputati, Christian Rosiello, ex bodyguard del rapper Fedez, Riccardo Bonissi e Francesco Lucci fratello del leader della curva Sud rossonera, appartenenti al tifo organizzato milanista e difesi dall'avvocato Jacopo Cappetta, hanno scelto di celebrare il processo con rito ordinario. La decisione del collegio della sesta sezione penale del tribunale di Milano (presidente Simi) sulla richiesta di costituzione parte civile del club rossonero e della Lega Calcio sarà presa alla prossima udienza del 20 marzo.
Il Milan è assistito dall'avvocato Enrico de Castiglione e la Lega Serie A dagli avvocati Salvatore Pino e Matias Manco. Questa mattina è stato predisposto il calendario delle udienze con 9 date fissate fino a fine giugno. Il tribunale dovrà decidere sull'ammissione di telecamere e televisioni in aula. Il 4 marzo in aula bunker a San Vittore partirà anche il processo con rito abbreviato davanti al gup Rossana Mongiardo con 19 imputati fra cui il leader della Sud Luca Lucci, il capo della Curva Nord dell'Inter Andrea Beretta, che ha scelto di collaborare con i pm Paolo Storari, e Sara Ombra e Marco Ferdico.
"Queste condotte, soprattutto l'associazione per delinquere contestata, incidono come danni non patrimoniali di immagine sulla Lega, che organizza le competizioni sportive, e come danni patrimoniali perché la Lega negozia i diritti tv e queste sono condotte che impattano sull'appeal che il calcio può avere sui tifosi". Lo ha spiegato l'avvocato Matias Manco, legale con Salvatore Pino della Lega Serie A, chiarendo i motivi della costituzione come parte civile nel primo processo milanese a carico di tre ultrà milanisti, scaturito dalla maxi inchiesta di Polizia e Gdf e della Procura sugli ultras delle curve di San Siro.
Nel processo a carico di Christian Rosiello, Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, fratello del capo della Sud Luca Lucci, sono indicate come persone offese anche due vittime di estorsioni in relazione alle infiltrazioni degli ultras in uno dei tanti business dello stadio, quello della vendita di cibo e bevande. I due, però, non si sono costituiti come parti civili. L'ad della Lega Serie A Luigi De Siervo ed Ezio Simonelli, il presidente, ha spiegato l'avvocato Matias Manco, "vogliono dare supporto per fare piena luce sui fatti e l'intento preciso è dare un segnale di interesse". A chi gli ha chiesto se ci siano state carenze da parte dei club il legale ha risposto: "No, per quanto a noi noto. Qua viene contestata l'ipotesi di associazione oltre a specifici fatti di aggressione".
La Lega Serie A, così come il Milan e anche l'Inter in quel caso, dovrebbero costituirsi pure nel processo abbreviato che partirà a marzo a carico degli altri arrestati, tra cui anche ultras interisti. Al momento, i testi indicati nel processo sono 72, tra cui anche il personal trainer Cristiano Iovino, che nella notte tra il 21 e il 22 aprile del 2024 venne pestato dopo una rissa in un locale con Fedez (i pm hanno chiesto l'archiviazione) e altri, tra cui Rosiello, ex bodyguard del rapper.
La Procura, comunque, snellirà la lista testi e alla fine dovrebbero essere meno di 40, col consenso della difesa a far entrare direttamente alcuni verbali di testimonianze agli atti. "Vorrei anche produrre e far vedere alcune immagini e far sentire alcune intercettazioni in aula", ha spiegato il pm Paolo Storari ai giudici.
Intanto la prima udienza, davanti al collegio della sesta sezione penale presieduto da Ilaria Simi De Burgis, è durata solo pochi minuti, il tempo di raccogliere il deposito delle costituzioni come parti civili della Lega Seria A e del Milan, con l'avvocato Enrico de Castiglione. Come detto, i giudici decideranno nella prossima udienza, fissata per il 20 marzo, se ammettere le due parti civili nel dibattimento e poi sempre quel giorno sarà ascoltato il primo teste del pm Paolo Storari. Il Pm si è detto contrario alle riprese tv e alle foto in aula per evitare "ogni forma di spettacolarizzazione del processo, se dobbiamo farlo - ha aggiunto - non si riprendano gli imputati per evitare la gogna mediatica". Stessa posizione dell'avvocato Jacopo Cappetta, che assiste i tre ultras: "Gli imputati sono contrari alle videoriprese e quantomeno a essere inquadrati e ripresi loro stessi". I giudici hanno stilato un calendario di udienze: 20 marzo, 1 e 17 aprile, 20 e 29 maggio, 5, 10, 17 e 25 giugno.
di Napoli Magazine
20/02/2025 - 13:54
Il Milan e la Lega Serie A hanno chiesto di costituirsi parte civile nel primo processo agli ultras delle curve di San Siro arrestati lo scorso 30 settembre nell'inchiesta per associazione a delinquere 'Doppia Curva' della Direzione distrettuale antimafia di Milano. Gli imputati, Christian Rosiello, ex bodyguard del rapper Fedez, Riccardo Bonissi e Francesco Lucci fratello del leader della curva Sud rossonera, appartenenti al tifo organizzato milanista e difesi dall'avvocato Jacopo Cappetta, hanno scelto di celebrare il processo con rito ordinario. La decisione del collegio della sesta sezione penale del tribunale di Milano (presidente Simi) sulla richiesta di costituzione parte civile del club rossonero e della Lega Calcio sarà presa alla prossima udienza del 20 marzo.
Il Milan è assistito dall'avvocato Enrico de Castiglione e la Lega Serie A dagli avvocati Salvatore Pino e Matias Manco. Questa mattina è stato predisposto il calendario delle udienze con 9 date fissate fino a fine giugno. Il tribunale dovrà decidere sull'ammissione di telecamere e televisioni in aula. Il 4 marzo in aula bunker a San Vittore partirà anche il processo con rito abbreviato davanti al gup Rossana Mongiardo con 19 imputati fra cui il leader della Sud Luca Lucci, il capo della Curva Nord dell'Inter Andrea Beretta, che ha scelto di collaborare con i pm Paolo Storari, e Sara Ombra e Marco Ferdico.
"Queste condotte, soprattutto l'associazione per delinquere contestata, incidono come danni non patrimoniali di immagine sulla Lega, che organizza le competizioni sportive, e come danni patrimoniali perché la Lega negozia i diritti tv e queste sono condotte che impattano sull'appeal che il calcio può avere sui tifosi". Lo ha spiegato l'avvocato Matias Manco, legale con Salvatore Pino della Lega Serie A, chiarendo i motivi della costituzione come parte civile nel primo processo milanese a carico di tre ultrà milanisti, scaturito dalla maxi inchiesta di Polizia e Gdf e della Procura sugli ultras delle curve di San Siro.
Nel processo a carico di Christian Rosiello, Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, fratello del capo della Sud Luca Lucci, sono indicate come persone offese anche due vittime di estorsioni in relazione alle infiltrazioni degli ultras in uno dei tanti business dello stadio, quello della vendita di cibo e bevande. I due, però, non si sono costituiti come parti civili. L'ad della Lega Serie A Luigi De Siervo ed Ezio Simonelli, il presidente, ha spiegato l'avvocato Matias Manco, "vogliono dare supporto per fare piena luce sui fatti e l'intento preciso è dare un segnale di interesse". A chi gli ha chiesto se ci siano state carenze da parte dei club il legale ha risposto: "No, per quanto a noi noto. Qua viene contestata l'ipotesi di associazione oltre a specifici fatti di aggressione".
La Lega Serie A, così come il Milan e anche l'Inter in quel caso, dovrebbero costituirsi pure nel processo abbreviato che partirà a marzo a carico degli altri arrestati, tra cui anche ultras interisti. Al momento, i testi indicati nel processo sono 72, tra cui anche il personal trainer Cristiano Iovino, che nella notte tra il 21 e il 22 aprile del 2024 venne pestato dopo una rissa in un locale con Fedez (i pm hanno chiesto l'archiviazione) e altri, tra cui Rosiello, ex bodyguard del rapper.
La Procura, comunque, snellirà la lista testi e alla fine dovrebbero essere meno di 40, col consenso della difesa a far entrare direttamente alcuni verbali di testimonianze agli atti. "Vorrei anche produrre e far vedere alcune immagini e far sentire alcune intercettazioni in aula", ha spiegato il pm Paolo Storari ai giudici.
Intanto la prima udienza, davanti al collegio della sesta sezione penale presieduto da Ilaria Simi De Burgis, è durata solo pochi minuti, il tempo di raccogliere il deposito delle costituzioni come parti civili della Lega Seria A e del Milan, con l'avvocato Enrico de Castiglione. Come detto, i giudici decideranno nella prossima udienza, fissata per il 20 marzo, se ammettere le due parti civili nel dibattimento e poi sempre quel giorno sarà ascoltato il primo teste del pm Paolo Storari. Il Pm si è detto contrario alle riprese tv e alle foto in aula per evitare "ogni forma di spettacolarizzazione del processo, se dobbiamo farlo - ha aggiunto - non si riprendano gli imputati per evitare la gogna mediatica". Stessa posizione dell'avvocato Jacopo Cappetta, che assiste i tre ultras: "Gli imputati sono contrari alle videoriprese e quantomeno a essere inquadrati e ripresi loro stessi". I giudici hanno stilato un calendario di udienze: 20 marzo, 1 e 17 aprile, 20 e 29 maggio, 5, 10, 17 e 25 giugno.