Calcio
ON AIR - Chiariello: "Conte è stata la scelta vincente, ha portato il Napoli a lottare per il titolo"
13.05.2025 14:24 di Napoli Magazine

Il giornalista Umberto Chiariello, ai microfoni di Radio CRC, è intervenuto con il suo punto: “Che Conte piaccia o meno, che Conte domenica abbia sbagliato la partita per primo e in primis, mi sembra non revocabile, se si vuole essere intellettualmente onesti, ma Conte è stata la scelta vincente perchè ha portato il Napoli a lottare per il titolo con la possibilità di vincerlo. Ora il Napoli deve andare a Parma a vincere. È possibile? Sì, senza dubbio. Siamo fiduciosi? Nì, né sì né no, perché dipende quale Napoli vedremo all'opera. Purtroppo non abbiamo certezze, questo Napoli purtroppo non ci fa sentire sicuri, perché la capacità di andare in gol ce l'ha, giocatori forti ce li ha. Insomma non tutti possono permettersi Raspadori, Lukaku, Neres, McTominay, Politano e tutti gli altri. La squadra Napoli è forte. Non è una squadra, una rosa da scudetto probabilmente, ma è molto vicino a quello che può esserlo. E se gli altri sbagliano, Conte è lì presente. Ha perso una grande occasione. Il messaggio di Billing al posto di Raspadori è stato un messaggio sbagliato alla squadra e agli avversari. Poi c'è il caso che nel calcio è preponderante. Il Napoli non prende mai gol, ne prende due di testa e perfino una traversa contro un Genoa che non ha grandi specialisti e ha segnato il difensore centrale, che salta su un difensore centrale improvvisato come Oliveira. Ora il Parma c'ha Pellegrino che è un grande colpitore di testa e quando esce lui entra Djuric che è ancora più forte di testa. Antonio Conte rispolvererà o no Rafa Marin che è l'unico difensore di struttura e di statura che il Napoli si ritrova in questo momento vicino a Rrahmani? Ma a Parma il Napoli può vincere e se ciò accade poi col Cagliari non è una formalità perché nessuna partita per questo Napoli è una formalità, ma la possibilità di vittoria diventa altissima. Di fronte a questa evenienza, adesso, partire con i processi o con il pessimismo o con lo scendere velocemente da un carro dove si è precipitosamente saliti per tutti quelli che non ci hanno creduto dal primo momento, mi pare un esercizio tipicamente partenopeo, ma italico in generale. Gli italiani sono noti per essere stati sempre quelli che salgono sul carro dei vincitori, poi ne scendono, poi risalgono, la storia ci ha insegnato che abbiamo avuto tante di quelle dominazioni, abbiamo festeggiato tanti di quei re e vice re che ancora oggi in Italia, cioè nel nostro sud, c'è chi nostalgicamente si piange una dominazione che ha portato sicuramente alla miseria e all'analfabetismo, il mezzogiorno, quella dei Borboni. Antonio Conte è un uomo navigato, sa che lui può essere il vice-re di Napoli o diventare il giorno dopo l'uomo sotto processo come accadde a Spalletti nel primo anno. Spalletti se l'è presa a morte e Conte non è da meno in quanto a permalosità, non a caso in questi mesi ha cannoneggiato facendo capire che la vittoria aveva un solo nome il suo e la sconfitta avrebbe molti padri. E’ questo, è un ragionamento prodomo sua, che noi non condividiamo chiaramente. La vittoria ha molti padri come la sconfitta ha molti padri. Il Napoli ha fatto una grande stagione, è un dato oggettivo. Il Napoli ha giocato abbastanza male per tutta la stagione, anche questo mi sembra un dato oggettivo, ma non altrettanto importante. Quello che è importante è che la squadra sia stata solida e tosta e che si è fatta trovare pronta. Solo lei al cospetto dell'Inter, gli altri hanno fallito la stagione e questo è un grande merito di cui Conte è l'artefice principale, non il solo, ma adesso c'è da fare quel passo in avanti decisivo, quello step in più, quel volo oltre l'ostacolo, che non è solo un passo, che richiede coraggio, nervi saldi e ferocia, determinazione feroce. Questa settimana di passione, di angoscia, mi fa anche piacere. Forse il bonus giocato domenica ci torna, sapete perché? Perché il rischio di andare a Parma tra l'entusiasmo generale, poteva essere pernicioso. Andare a Parma con la paura può generare energia positiva. Ragazzi abbiamo ancora un punto di vantaggio e non dobbiamo andare a giocare sul campo del Barcellona, con tutto il rispetto del Parma. Che l'adrenalina derivante dalla paura diventi il coraggio di una partita, perché questa è la partita scudetto e se poco poco conosco Antonio Conte, la azzannerà da par suo”.

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13/05/2025 - 14:24

Il giornalista Umberto Chiariello, ai microfoni di Radio CRC, è intervenuto con il suo punto: “Che Conte piaccia o meno, che Conte domenica abbia sbagliato la partita per primo e in primis, mi sembra non revocabile, se si vuole essere intellettualmente onesti, ma Conte è stata la scelta vincente perchè ha portato il Napoli a lottare per il titolo con la possibilità di vincerlo. Ora il Napoli deve andare a Parma a vincere. È possibile? Sì, senza dubbio. Siamo fiduciosi? Nì, né sì né no, perché dipende quale Napoli vedremo all'opera. Purtroppo non abbiamo certezze, questo Napoli purtroppo non ci fa sentire sicuri, perché la capacità di andare in gol ce l'ha, giocatori forti ce li ha. Insomma non tutti possono permettersi Raspadori, Lukaku, Neres, McTominay, Politano e tutti gli altri. La squadra Napoli è forte. Non è una squadra, una rosa da scudetto probabilmente, ma è molto vicino a quello che può esserlo. E se gli altri sbagliano, Conte è lì presente. Ha perso una grande occasione. Il messaggio di Billing al posto di Raspadori è stato un messaggio sbagliato alla squadra e agli avversari. Poi c'è il caso che nel calcio è preponderante. Il Napoli non prende mai gol, ne prende due di testa e perfino una traversa contro un Genoa che non ha grandi specialisti e ha segnato il difensore centrale, che salta su un difensore centrale improvvisato come Oliveira. Ora il Parma c'ha Pellegrino che è un grande colpitore di testa e quando esce lui entra Djuric che è ancora più forte di testa. Antonio Conte rispolvererà o no Rafa Marin che è l'unico difensore di struttura e di statura che il Napoli si ritrova in questo momento vicino a Rrahmani? Ma a Parma il Napoli può vincere e se ciò accade poi col Cagliari non è una formalità perché nessuna partita per questo Napoli è una formalità, ma la possibilità di vittoria diventa altissima. Di fronte a questa evenienza, adesso, partire con i processi o con il pessimismo o con lo scendere velocemente da un carro dove si è precipitosamente saliti per tutti quelli che non ci hanno creduto dal primo momento, mi pare un esercizio tipicamente partenopeo, ma italico in generale. Gli italiani sono noti per essere stati sempre quelli che salgono sul carro dei vincitori, poi ne scendono, poi risalgono, la storia ci ha insegnato che abbiamo avuto tante di quelle dominazioni, abbiamo festeggiato tanti di quei re e vice re che ancora oggi in Italia, cioè nel nostro sud, c'è chi nostalgicamente si piange una dominazione che ha portato sicuramente alla miseria e all'analfabetismo, il mezzogiorno, quella dei Borboni. Antonio Conte è un uomo navigato, sa che lui può essere il vice-re di Napoli o diventare il giorno dopo l'uomo sotto processo come accadde a Spalletti nel primo anno. Spalletti se l'è presa a morte e Conte non è da meno in quanto a permalosità, non a caso in questi mesi ha cannoneggiato facendo capire che la vittoria aveva un solo nome il suo e la sconfitta avrebbe molti padri. E’ questo, è un ragionamento prodomo sua, che noi non condividiamo chiaramente. La vittoria ha molti padri come la sconfitta ha molti padri. Il Napoli ha fatto una grande stagione, è un dato oggettivo. Il Napoli ha giocato abbastanza male per tutta la stagione, anche questo mi sembra un dato oggettivo, ma non altrettanto importante. Quello che è importante è che la squadra sia stata solida e tosta e che si è fatta trovare pronta. Solo lei al cospetto dell'Inter, gli altri hanno fallito la stagione e questo è un grande merito di cui Conte è l'artefice principale, non il solo, ma adesso c'è da fare quel passo in avanti decisivo, quello step in più, quel volo oltre l'ostacolo, che non è solo un passo, che richiede coraggio, nervi saldi e ferocia, determinazione feroce. Questa settimana di passione, di angoscia, mi fa anche piacere. Forse il bonus giocato domenica ci torna, sapete perché? Perché il rischio di andare a Parma tra l'entusiasmo generale, poteva essere pernicioso. Andare a Parma con la paura può generare energia positiva. Ragazzi abbiamo ancora un punto di vantaggio e non dobbiamo andare a giocare sul campo del Barcellona, con tutto il rispetto del Parma. Che l'adrenalina derivante dalla paura diventi il coraggio di una partita, perché questa è la partita scudetto e se poco poco conosco Antonio Conte, la azzannerà da par suo”.