A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gianni Parisio, giornalista di passioneInter. Di seguito, un estratto dell’intervista.
A chi si affiderà, Chivu, dal primo minuto?
“Ci sarà qualche novità di formazione a partire dal portiere: Sommer dovrebbe ritornare titolare al posto di Martinez; Akanji, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Bonny, Lautaro Martínez".
Gianni, il progetto di Chivu sembra stia guadagnando credibilità partita dopo partita. Secondo lei, è stato superato lo scetticismo iniziale?
“Ti dirò, tra i tifosi c’è sempre stato un grande sostegno nei confronti dell’allenatore. Chivu, al suo arrivo ad Appiano Gentile, era ovviamente sotto i riflettori, perché proveniva da un’esperienza molto breve, quella con il Parma. Oggi, però, pian piano sta guadagnando credibilità e fiducia. I risultati, al netto delle due sconfitte consecutive con Udinese e Juventus, stanno arrivando. Le prestazioni, in realtà, non sono mai mancate. Certo, c’è ancora qualcosa da migliorare, soprattutto dal punto di vista difensivo, ma lui è molto determinato sotto questo aspetto e sta cercando di plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza. Anche le parole di alcuni protagonisti lo confermano: Dimarco, ad esempio, la settimana scorsa ha parlato di un cambiamento in atto, che riguarda sia la condizione fisica che quella mentale dei giocatori. Quindi direi che il progetto di Chivu stia prendendo forma e stia trovando la propria identità".
Conoscendo Antonio Conte, De Bruyne può ritenersi fortunato ad essere stato “graziato” dopo il comportamento avuto al momento della sostituzione nella sfida contro il Milan?
“Guarda, ci può stare che un calciatore sia contrariato dopo una sostituzione. È successo anche con Lautaro Martínez, ricorderai il famoso episodio in cui Conte lo chiamò ‘fenomeno’. Sono cose che capitano, perché il giocatore tiene a restare in campo, soprattutto in una partita così complicata. Secondo me, parlare di punizione sarebbe stato eccessivo. Bisogna anche, per quello che sto leggendo in questi giorni, abbassare un po’ i toni. Onestamente, l’uscita di Conte in conferenza stampa non è stata elegantissima: quando ha detto che ‘il giocatore era arrabbiato con la persona sbagliata’, rischia di rompere qualche equilibrio, sia con De Bruyne che nello spogliatoio. Quindi sì, credo che serva rientrare nei binari giusti. Una sconfitta a Milano ci può stare, anche se magari non per come è arrivata, ma fa parte della stagione. Diciamo che l’atteggiamento del mister è stato comprensibile, ma forse andava gestito con toni diversi, soprattutto con un giocatore come Kevin De Bruyne, con il suo background e il suo curriculum, bisogna sempre trovare il giusto equilibrio. Non dico che si debba chiudere un occhio, ma bisogna capire anche le situazioni. Dall’altra parte c’era un campione come Luka Modric, quindi può darsi che anche il confronto in campo abbia inciso sul nervosismo del momento. Capita, l’importante è mantenere la concentrazione alta ed evitare che piccole incomprensioni diventino problemi più grandi".
di Napoli Magazine
04/10/2025 - 11:51
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gianni Parisio, giornalista di passioneInter. Di seguito, un estratto dell’intervista.
A chi si affiderà, Chivu, dal primo minuto?
“Ci sarà qualche novità di formazione a partire dal portiere: Sommer dovrebbe ritornare titolare al posto di Martinez; Akanji, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Bonny, Lautaro Martínez".
Gianni, il progetto di Chivu sembra stia guadagnando credibilità partita dopo partita. Secondo lei, è stato superato lo scetticismo iniziale?
“Ti dirò, tra i tifosi c’è sempre stato un grande sostegno nei confronti dell’allenatore. Chivu, al suo arrivo ad Appiano Gentile, era ovviamente sotto i riflettori, perché proveniva da un’esperienza molto breve, quella con il Parma. Oggi, però, pian piano sta guadagnando credibilità e fiducia. I risultati, al netto delle due sconfitte consecutive con Udinese e Juventus, stanno arrivando. Le prestazioni, in realtà, non sono mai mancate. Certo, c’è ancora qualcosa da migliorare, soprattutto dal punto di vista difensivo, ma lui è molto determinato sotto questo aspetto e sta cercando di plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza. Anche le parole di alcuni protagonisti lo confermano: Dimarco, ad esempio, la settimana scorsa ha parlato di un cambiamento in atto, che riguarda sia la condizione fisica che quella mentale dei giocatori. Quindi direi che il progetto di Chivu stia prendendo forma e stia trovando la propria identità".
Conoscendo Antonio Conte, De Bruyne può ritenersi fortunato ad essere stato “graziato” dopo il comportamento avuto al momento della sostituzione nella sfida contro il Milan?
“Guarda, ci può stare che un calciatore sia contrariato dopo una sostituzione. È successo anche con Lautaro Martínez, ricorderai il famoso episodio in cui Conte lo chiamò ‘fenomeno’. Sono cose che capitano, perché il giocatore tiene a restare in campo, soprattutto in una partita così complicata. Secondo me, parlare di punizione sarebbe stato eccessivo. Bisogna anche, per quello che sto leggendo in questi giorni, abbassare un po’ i toni. Onestamente, l’uscita di Conte in conferenza stampa non è stata elegantissima: quando ha detto che ‘il giocatore era arrabbiato con la persona sbagliata’, rischia di rompere qualche equilibrio, sia con De Bruyne che nello spogliatoio. Quindi sì, credo che serva rientrare nei binari giusti. Una sconfitta a Milano ci può stare, anche se magari non per come è arrivata, ma fa parte della stagione. Diciamo che l’atteggiamento del mister è stato comprensibile, ma forse andava gestito con toni diversi, soprattutto con un giocatore come Kevin De Bruyne, con il suo background e il suo curriculum, bisogna sempre trovare il giusto equilibrio. Non dico che si debba chiudere un occhio, ma bisogna capire anche le situazioni. Dall’altra parte c’era un campione come Luka Modric, quindi può darsi che anche il confronto in campo abbia inciso sul nervosismo del momento. Capita, l’importante è mantenere la concentrazione alta ed evitare che piccole incomprensioni diventino problemi più grandi".