Calcio
PADOVA - Liguori condannato per violenza sessuale, fa discutere la difesa dei tifosi e della squadra
14.10.2024 21:17 di Napoli Magazine

Polemiche a Padova per la difesa dei tifosi e per l'atteggiamento tenuto dalla squadra che ha deciso di mandare in campo ieri il calciatore Michael Liguori, 25 anni, originario di Alba Adriatica (Teramo), condannato, insieme ad un amico coetaneo, a tre anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale dal Tribunale di Teramo. Ai vari interventi di esponenti politici nei giorni scorsi, si è aggiunto oggi quello della consigliera regionale de Il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel secondo la quale è stata "un'occasione persa dal Calcio Padova di mandare un forte messaggio contro la violenza sulle donne: sbagliato scegliere il silenzio" "Quello del calcio - ha aggiunto - è un mondo che conosco perché ho avuto modo di frequentarlo parecchi anni fa da ex arbitra di calcio maschile. Credo che non basti scendere in campo una volta all'anno con il segno rosso sul volto se poi non si agisce dall'interno per cambiarne il volto, ancora troppo maschilista. Il silenzio - ha osservato - non è nelle mie corde e per questo esprimo tutta la mia solidarietà alle due ragazze che con coraggio hanno denunciato: non possiamo permetterci di tacere e di voltarci dall'altro lato perché anche le parole che spendiamo contro ogni violenza possono aiutare a contrastarla. Lo deve fare la politica, lo può fare il mondo dello sport, in particolare se chiamato in causa direttamente".

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PADOVA - Liguori condannato per violenza sessuale, fa discutere la difesa dei tifosi e della squadra

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14/10/2024 - 21:17

Polemiche a Padova per la difesa dei tifosi e per l'atteggiamento tenuto dalla squadra che ha deciso di mandare in campo ieri il calciatore Michael Liguori, 25 anni, originario di Alba Adriatica (Teramo), condannato, insieme ad un amico coetaneo, a tre anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale dal Tribunale di Teramo. Ai vari interventi di esponenti politici nei giorni scorsi, si è aggiunto oggi quello della consigliera regionale de Il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel secondo la quale è stata "un'occasione persa dal Calcio Padova di mandare un forte messaggio contro la violenza sulle donne: sbagliato scegliere il silenzio" "Quello del calcio - ha aggiunto - è un mondo che conosco perché ho avuto modo di frequentarlo parecchi anni fa da ex arbitra di calcio maschile. Credo che non basti scendere in campo una volta all'anno con il segno rosso sul volto se poi non si agisce dall'interno per cambiarne il volto, ancora troppo maschilista. Il silenzio - ha osservato - non è nelle mie corde e per questo esprimo tutta la mia solidarietà alle due ragazze che con coraggio hanno denunciato: non possiamo permetterci di tacere e di voltarci dall'altro lato perché anche le parole che spendiamo contro ogni violenza possono aiutare a contrastarla. Lo deve fare la politica, lo può fare il mondo dello sport, in particolare se chiamato in causa direttamente".