Lunedì Noah Okafor è diventato ufficialmente un nuovo calciatore del Napoli. Saltato l'accordo per Allan Saint-Maximin, Giovanni Manna ha chiuso l'accordo col Milan per il prestito oneroso con diritto di riscatto dell'attaccante svizzero che, almeno fino a fine stagione, prenderà il posto di Khvicha Kvaratskhelia. La società del presidente De Laurentiis ha chiuso l'operazione sulla base di un prestito oneroso a 1.5 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 22. Un affare concluso su cifre un po' diverse rispetto a quelle che a metà gennaio avevano convinto il Milan a dare il via libera al giocatore per volare a Lipsia e iniziare l'avventura col club della Red Bull. Un'avventura che poi non è mai concretamente iniziata, presto trasformata in un volo di andata e ritorno. Poche ore dopo aver salutato Milano, infatti, l'attaccante svizzero s'è ritrovato nuovamente a Malpensa. Ufficialmente perché non aveva superato le visite mediche.
Quella dei test fisici non andati a buon fine è però una versione che già nelle ore successive aveva lasciato intravedere le prime crepe. Smentita da un Napoli che invece - un paio di settimane più tardi - ha tranquillamente tesserato il calciatore. "Sono dinamiche di altri club ma non è vero che in quella occasione non ha superato le visite mediche. Sono altre dinamiche. Ha avuto un infortunio a dicembre ed è rientrato in gruppo da 10 giorni: è solo un po' indietro per i nostri parametri e ha bisogno di un po' di tempo per entrare in condizione", ha detto Giovanni Manna in conferenza stampa. Okafor fin da subito s'è messo a disposizione di Antonio Conte e già ieri, nell'allenamento congiunto col Giugliano, è andato a segno.
E allora cosa è successo col Lipsia? Un ripensamento. Vero infatti che il giocatore non era al 100%, ma nemmeno infortunato. Il Lipsia dopo aver chiuso l'accordo col Milan sulla base di un prestito oneroso a due milioni di euro e obbligo di riscatto condizionato a 24 milioni ci ha ripensato e ha deciso di non chiudere l'affare quando Okafor era già in Germania. Da lì la 'scusa' delle visite per rispedirlo in Italia, il ritorno a Milano per poi - un paio di settimane più tardi - lo sbarco in quel di Napoli per il compito più gravoso: provare a non far rimpiangere Khvicha Kvaratskhelia.
di Napoli Magazine
06/02/2025 - 20:54
Lunedì Noah Okafor è diventato ufficialmente un nuovo calciatore del Napoli. Saltato l'accordo per Allan Saint-Maximin, Giovanni Manna ha chiuso l'accordo col Milan per il prestito oneroso con diritto di riscatto dell'attaccante svizzero che, almeno fino a fine stagione, prenderà il posto di Khvicha Kvaratskhelia. La società del presidente De Laurentiis ha chiuso l'operazione sulla base di un prestito oneroso a 1.5 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 22. Un affare concluso su cifre un po' diverse rispetto a quelle che a metà gennaio avevano convinto il Milan a dare il via libera al giocatore per volare a Lipsia e iniziare l'avventura col club della Red Bull. Un'avventura che poi non è mai concretamente iniziata, presto trasformata in un volo di andata e ritorno. Poche ore dopo aver salutato Milano, infatti, l'attaccante svizzero s'è ritrovato nuovamente a Malpensa. Ufficialmente perché non aveva superato le visite mediche.
Quella dei test fisici non andati a buon fine è però una versione che già nelle ore successive aveva lasciato intravedere le prime crepe. Smentita da un Napoli che invece - un paio di settimane più tardi - ha tranquillamente tesserato il calciatore. "Sono dinamiche di altri club ma non è vero che in quella occasione non ha superato le visite mediche. Sono altre dinamiche. Ha avuto un infortunio a dicembre ed è rientrato in gruppo da 10 giorni: è solo un po' indietro per i nostri parametri e ha bisogno di un po' di tempo per entrare in condizione", ha detto Giovanni Manna in conferenza stampa. Okafor fin da subito s'è messo a disposizione di Antonio Conte e già ieri, nell'allenamento congiunto col Giugliano, è andato a segno.
E allora cosa è successo col Lipsia? Un ripensamento. Vero infatti che il giocatore non era al 100%, ma nemmeno infortunato. Il Lipsia dopo aver chiuso l'accordo col Milan sulla base di un prestito oneroso a due milioni di euro e obbligo di riscatto condizionato a 24 milioni ci ha ripensato e ha deciso di non chiudere l'affare quando Okafor era già in Germania. Da lì la 'scusa' delle visite per rispedirlo in Italia, il ritorno a Milano per poi - un paio di settimane più tardi - lo sbarco in quel di Napoli per il compito più gravoso: provare a non far rimpiangere Khvicha Kvaratskhelia.