Il Napoli sta contendendo lo Scudetto all'Inter col quinto monte-ingaggi della Serie A. Se da un lato la società nerazzurra alla luce dell'ultima spending review della Juventus è diventata quella che paga di più i suoi tesserati, dall'altro il Napoli ha mantenuto il suo quinto posto alla spalle anche di Milan e Roma. Un dato che come la classifica descrive non si trasla automaticamente sui risultati in campo, ma che certamente incide. E nel caso specifico, spiega perché il club del presidente Aurelio De Laurentiis non ha chiuso l'accordo per Alejandro Garnacho, ovvero il calciatore che era stato individuato da Antonio Conte per sostituire Khvicha Kvaratskhelia. Ieri Giovanni Manna nella conferenza stampa post-mercato non è venuto meno alle sue responsabilità. Ha detto che a gennaio il Napoli non è riuscito a fare ciò che voleva e sul mancato arrivo di Garnacho s'è espresso così: "Garnacho l'abbiamo trattato ed incontrato anche prima della partenza di Kvara, abbiamo fatto un'offerta importante allo United, ci siamo avvicinati molto alle loro richieste. Ma il calciatore per lasciare la Premier a gennaio voleva essere accontentato economicamente, cosa che in questo momento non possiamo fare. Non trovo neanche corretto quando c'è una media salariale nello spogliatoio inserire un giovane che guadagna subito uno stipendio più alto rispetto alla media, non è corretto verso gli altri che stanno facendo cose importanti". Parole che vanno integrate con un'altra dichiarazione che lascia trapelare come, solo in un secondo momento, l'ala argentina abbia alzato l'asticella: "Quando le cose cambiano in corso poi non mi piace, se si vuole venire a Napoli bisogna avere voglia di venire. Se si cambiano le cose in corsa e bisogna accontentare non mi piace, chi ha detto sì in estate è venuto facendo anche forzature importanti". Garnacho insomma non è saltato per le alte richieste del Manchester United, piuttosto per le richieste del calciatore ritenute eccessive. Il rischio ingaggiandolo sarebbe stato quello di rompere gli equilibri nello spogliatoio, di alterare una politica salariale che nella gestione De Laurentiis è sempre stato limite e forza di questa società. Perché il Napoli, questo Napoli, non sarà mai società che - parafrasando Manna - ingaggerà un giocatore con un ingaggio da cinque milioni di euro netti a stagione pagando sei milioni di commissioni. La frecciatina non è nemmeno poi così velata...
di Napoli Magazine
06/02/2025 - 10:44
Il Napoli sta contendendo lo Scudetto all'Inter col quinto monte-ingaggi della Serie A. Se da un lato la società nerazzurra alla luce dell'ultima spending review della Juventus è diventata quella che paga di più i suoi tesserati, dall'altro il Napoli ha mantenuto il suo quinto posto alla spalle anche di Milan e Roma. Un dato che come la classifica descrive non si trasla automaticamente sui risultati in campo, ma che certamente incide. E nel caso specifico, spiega perché il club del presidente Aurelio De Laurentiis non ha chiuso l'accordo per Alejandro Garnacho, ovvero il calciatore che era stato individuato da Antonio Conte per sostituire Khvicha Kvaratskhelia. Ieri Giovanni Manna nella conferenza stampa post-mercato non è venuto meno alle sue responsabilità. Ha detto che a gennaio il Napoli non è riuscito a fare ciò che voleva e sul mancato arrivo di Garnacho s'è espresso così: "Garnacho l'abbiamo trattato ed incontrato anche prima della partenza di Kvara, abbiamo fatto un'offerta importante allo United, ci siamo avvicinati molto alle loro richieste. Ma il calciatore per lasciare la Premier a gennaio voleva essere accontentato economicamente, cosa che in questo momento non possiamo fare. Non trovo neanche corretto quando c'è una media salariale nello spogliatoio inserire un giovane che guadagna subito uno stipendio più alto rispetto alla media, non è corretto verso gli altri che stanno facendo cose importanti". Parole che vanno integrate con un'altra dichiarazione che lascia trapelare come, solo in un secondo momento, l'ala argentina abbia alzato l'asticella: "Quando le cose cambiano in corso poi non mi piace, se si vuole venire a Napoli bisogna avere voglia di venire. Se si cambiano le cose in corsa e bisogna accontentare non mi piace, chi ha detto sì in estate è venuto facendo anche forzature importanti". Garnacho insomma non è saltato per le alte richieste del Manchester United, piuttosto per le richieste del calciatore ritenute eccessive. Il rischio ingaggiandolo sarebbe stato quello di rompere gli equilibri nello spogliatoio, di alterare una politica salariale che nella gestione De Laurentiis è sempre stato limite e forza di questa società. Perché il Napoli, questo Napoli, non sarà mai società che - parafrasando Manna - ingaggerà un giocatore con un ingaggio da cinque milioni di euro netti a stagione pagando sei milioni di commissioni. La frecciatina non è nemmeno poi così velata...