Nessuna partita delle competizioni Uefa verra' giocata in Transnistria fino a nuovo avviso. Lo ha deciso l'organo di governo del calcio europeo, in conformita' con le precedenti decisioni prese dal Comitato Esecutivo alla luce dell'escalation militare su larga scala causata dall'invasione del territorio ucraino da parte dell'esercito russo. La decisione, si legge nel comunicato, si basa sulle considerazioni e conclusioni tratte dalle agenzie specializzate nell'analisi politica e strategica internazionale, i cui rapporti sono stati consultati dall'amministrazione Uefa, dopo aver valutato la situazione attuale nella regione. Di conseguenza lo Sheriff Tiraspol, che iniziera' a giocare nel prossimo turno preliminare di Champions League (stagione 2022/23), e' stato invitato a proporre una sede/stadio alternativo (che deve essere conforme a tutte le normative applicabili) della Uefa) al di fuori della regione della Transnistria per le partite casalinghe nelle competizioni per club finche' rimarra' in vigore il divieto di giocare nella regione. Il Comitato Esecutivo annuncia di essere pronto a convocare ulteriori riunioni, regolarmente e continuamente, se necessario, per rivalutare la situazione effettiva e legale man mano che si evolve e prendere ulteriori decisioni se necessario.
di Napoli Magazine
24/06/2024 - 23:28
Nessuna partita delle competizioni Uefa verra' giocata in Transnistria fino a nuovo avviso. Lo ha deciso l'organo di governo del calcio europeo, in conformita' con le precedenti decisioni prese dal Comitato Esecutivo alla luce dell'escalation militare su larga scala causata dall'invasione del territorio ucraino da parte dell'esercito russo. La decisione, si legge nel comunicato, si basa sulle considerazioni e conclusioni tratte dalle agenzie specializzate nell'analisi politica e strategica internazionale, i cui rapporti sono stati consultati dall'amministrazione Uefa, dopo aver valutato la situazione attuale nella regione. Di conseguenza lo Sheriff Tiraspol, che iniziera' a giocare nel prossimo turno preliminare di Champions League (stagione 2022/23), e' stato invitato a proporre una sede/stadio alternativo (che deve essere conforme a tutte le normative applicabili) della Uefa) al di fuori della regione della Transnistria per le partite casalinghe nelle competizioni per club finche' rimarra' in vigore il divieto di giocare nella regione. Il Comitato Esecutivo annuncia di essere pronto a convocare ulteriori riunioni, regolarmente e continuamente, se necessario, per rivalutare la situazione effettiva e legale man mano che si evolve e prendere ulteriori decisioni se necessario.