Oggi alla presentazione del documentario che racconta la vicenda di stalking di cui è stato vittima, Fabio Quagliarella, attaccante della Sampdoria, si è commosso ricordando la vicenda: "Tante volte rivedendo le immagini ti vengono in mente i compagni di squadra, e spesso sono stato introverso. Ho provato a far vedere la mia parte gioiosa, però era difficile: vivevo un incubo, sorridevi ma non riuscivi a essere davvero partecipe, dentro di me ero morto. Ho cercato di far vedere la parte felice, del Fabio ragazzo normale. Per me è stato molto emozionante rivivere certi momenti".
In precedenza, il bomber della Sampdoria ha parlato anche dell'affetto che incontra in quasi tutti gli stadi italiani: "Devo essere sincero, è un attestato di stima quando i tuoi avversari ti applaudono, è una bellissima cosa. Viviamo anche di queste emozioni qui, credo che sia bello. Fortunatamente ho fatto gol anche con le altre squadre, non posso quasi mai esultare però va bene, è stata una mia scelta. Bonucci? Ha subito quattro anni di scherzi, però era un periodo non semplice e Leo era lì che mi supportava".
?? La commozione di Fabio #Quagliarella dopo la proiezione del film che racconta la sua vicenda con uno stalker pic.twitter.com/bflEeiXOWA
— TUTTOmercatoWEB (@TuttoMercatoWeb) October 25, 2021
di Napoli Magazine
25/10/2021 - 20:49
Oggi alla presentazione del documentario che racconta la vicenda di stalking di cui è stato vittima, Fabio Quagliarella, attaccante della Sampdoria, si è commosso ricordando la vicenda: "Tante volte rivedendo le immagini ti vengono in mente i compagni di squadra, e spesso sono stato introverso. Ho provato a far vedere la mia parte gioiosa, però era difficile: vivevo un incubo, sorridevi ma non riuscivi a essere davvero partecipe, dentro di me ero morto. Ho cercato di far vedere la parte felice, del Fabio ragazzo normale. Per me è stato molto emozionante rivivere certi momenti".
In precedenza, il bomber della Sampdoria ha parlato anche dell'affetto che incontra in quasi tutti gli stadi italiani: "Devo essere sincero, è un attestato di stima quando i tuoi avversari ti applaudono, è una bellissima cosa. Viviamo anche di queste emozioni qui, credo che sia bello. Fortunatamente ho fatto gol anche con le altre squadre, non posso quasi mai esultare però va bene, è stata una mia scelta. Bonucci? Ha subito quattro anni di scherzi, però era un periodo non semplice e Leo era lì che mi supportava".
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