A fare da filo narrativo alla serata è stata la giornalista e conduttrice televisiva Magda Mancuso, impeccabile padrona di casa. Con eleganza, professionalità e un ritmo impeccabile, ha guidato gli spettatori tra storia, emozioni e progetti futuri, valorizzando ogni momento e ogni ospite intervenuto.
La rinascita di un simbolo storico del territorio
La storica Villa Palazzo Marchesale (risalente al 1400) apre così una nuova stagione, riportata ai fasti di un tempo grazie alla visione dell’imprenditore Gaetano Autieri e della sua famiglia, attuali proprietari della residenza.
La conferenza stampa di apertura, moderata dal direttivo di Enjoy Milano Produzioni, ha anticipato gli ambiziosi progetti artistici, culturali ed enogastronomici che la struttura ospiterà nel prossimo futuro.
Il ritrovato splendore del Palazzo è stato celebrato con il taglio del nastro e con una visita guidata che ha permesso agli ospiti di ammirare i tesori delle sale interne, tra decorazioni pregiate, atmosfere rievocative e un’immensa storia che torna finalmente accessibile.
Un viaggio nel tempo tra arte, musica e tradizione
A rendere ancora più suggestiva l’atmosfera, la presenza di figuranti e attori in abiti d’epoca dell’associazione TEMPORA, grazie al contributo amichevole del Conte Gennaro Cocorullo, che hanno trasformato il Palazzo in un vero viaggio nel passato.
La serata si è conclusa con il Galà di apertura, impreziosito dalla musica dell’orchestra popolare "Napoli Caput Mundi", con la voce e la chitarra del M° Gino Accardo, già collaboratore del grande Roberto Murolo.
Gli eventi in programma
Tra gli appuntamenti più attesi della stagione:
Tra passato e futuro: la visione della famiglia Autieri
«Palazzo Marchesale torna finalmente a risplendere, mantenendo la propria storicità ma dotandosi di un’anima contemporanea e innovativa», ha dichiarato Ida Angelino, coproprietaria della Villa e moglie di Gaetano Autieri.
«Siamo una realtà familiare, ognuno con un ruolo preciso e la volontà di lavorare con amore e dedizione. Anche i nostri figli, Marco e Matteo, saranno fondamentali per proiettare la struttura verso il futuro, nel rispetto delle sue radici».
Un ruolo strategico lo riveste la collaborazione con Enjoy Milano Produzioni Nazionali, guidata dal manager Andrea Lybra, a cui è stata affidata la direzione artistica e la comunicazione nazionale.
Un ruolo decisivo nell’organizzazione e nella gestione della comunicazione è stato affidato all’Ufficio Stampa, rappresentato da Maria Carla Palermo e Veronica Caprio, che con precisione, attenzione e competenza hanno coordinato media, ospiti e accreditati, contribuendo alla perfetta riuscita dell’evento.
Un nuovo punto di riferimento per la Campania
Con questa riapertura, Palazzo Marchesale si afferma come una nuova eccellenza della provincia di Napoli: un luogo capace di unire passato e innovazione, storia e visione, diventando centro pulsante di eventi culturali, artistici e mondani.
Una rinascita che non è solo architettonica ma identitaria, e che restituisce alla comunità un patrimonio prezioso, destinato a brillare ancora a lungo.
di Napoli Magazine
17/11/2025 - 17:38
A fare da filo narrativo alla serata è stata la giornalista e conduttrice televisiva Magda Mancuso, impeccabile padrona di casa. Con eleganza, professionalità e un ritmo impeccabile, ha guidato gli spettatori tra storia, emozioni e progetti futuri, valorizzando ogni momento e ogni ospite intervenuto.
La rinascita di un simbolo storico del territorio
La storica Villa Palazzo Marchesale (risalente al 1400) apre così una nuova stagione, riportata ai fasti di un tempo grazie alla visione dell’imprenditore Gaetano Autieri e della sua famiglia, attuali proprietari della residenza.
La conferenza stampa di apertura, moderata dal direttivo di Enjoy Milano Produzioni, ha anticipato gli ambiziosi progetti artistici, culturali ed enogastronomici che la struttura ospiterà nel prossimo futuro.
Il ritrovato splendore del Palazzo è stato celebrato con il taglio del nastro e con una visita guidata che ha permesso agli ospiti di ammirare i tesori delle sale interne, tra decorazioni pregiate, atmosfere rievocative e un’immensa storia che torna finalmente accessibile.
Un viaggio nel tempo tra arte, musica e tradizione
A rendere ancora più suggestiva l’atmosfera, la presenza di figuranti e attori in abiti d’epoca dell’associazione TEMPORA, grazie al contributo amichevole del Conte Gennaro Cocorullo, che hanno trasformato il Palazzo in un vero viaggio nel passato.
La serata si è conclusa con il Galà di apertura, impreziosito dalla musica dell’orchestra popolare "Napoli Caput Mundi", con la voce e la chitarra del M° Gino Accardo, già collaboratore del grande Roberto Murolo.
Gli eventi in programma
Tra gli appuntamenti più attesi della stagione:
Tra passato e futuro: la visione della famiglia Autieri
«Palazzo Marchesale torna finalmente a risplendere, mantenendo la propria storicità ma dotandosi di un’anima contemporanea e innovativa», ha dichiarato Ida Angelino, coproprietaria della Villa e moglie di Gaetano Autieri.
«Siamo una realtà familiare, ognuno con un ruolo preciso e la volontà di lavorare con amore e dedizione. Anche i nostri figli, Marco e Matteo, saranno fondamentali per proiettare la struttura verso il futuro, nel rispetto delle sue radici».
Un ruolo strategico lo riveste la collaborazione con Enjoy Milano Produzioni Nazionali, guidata dal manager Andrea Lybra, a cui è stata affidata la direzione artistica e la comunicazione nazionale.
Un ruolo decisivo nell’organizzazione e nella gestione della comunicazione è stato affidato all’Ufficio Stampa, rappresentato da Maria Carla Palermo e Veronica Caprio, che con precisione, attenzione e competenza hanno coordinato media, ospiti e accreditati, contribuendo alla perfetta riuscita dell’evento.
Un nuovo punto di riferimento per la Campania
Con questa riapertura, Palazzo Marchesale si afferma come una nuova eccellenza della provincia di Napoli: un luogo capace di unire passato e innovazione, storia e visione, diventando centro pulsante di eventi culturali, artistici e mondani.
Una rinascita che non è solo architettonica ma identitaria, e che restituisce alla comunità un patrimonio prezioso, destinato a brillare ancora a lungo.