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A CITTÀ DELLA SCIENZA - “I nostri primi 10 anni”, la celebrazione dell’Isola che non c’è Onlus per la lotta al diabete 1 nei bambini
18.10.2025 14:41 di Napoli Magazine
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A Città della Scienza si è svolto l’incontro “I nostri primi 10 anni”, organizzato da L’Isola che non c’è Onlus per celebrare il decennale dell’associazione, punto di riferimento per centinaia di famiglie con bambini affetti da diabete di tipo 1. Una ricorrenza importante, che arriva in un momento in cui la malattia rappresenta una sfida sanitaria e sociale sempre più urgente. Il diabete di tipo 1 in Italia e nel mondo è una vera emergenza silenziosa. Si tratta di una patologia cronica autoimmune che colpisce soprattutto bambini e giovani adulti. Secondo le ultime stime presentate al congresso europeo EASD, nel 2025 saranno 9,5 milioni le persone affette nel mondo, con oltre 513.000 nuovi casi all’anno, di cui 164.000 nei bambini. Anche in Italia il fenomeno è in crescita: sono circa 300.000 le persone che convivono con questa malattia, e ogni anno si registrano oltre 12 nuovi casi ogni 100.000 bambini. Preoccupa il dato relativo alla chetoacidosi diabetica, una complicanza grave che accompagna l’esordio nel 30% dei casi pediatrici. Per contrastare questa tendenza, nel 2023 è stato avviato il primo screening nazionale pediatrico gratuito: grazie a questa iniziativa, promossa dalla legge 130/2023, il rischio di esordio grave nei bambini diagnosticati precocemente è sceso al 2,5%. Un traguardo reso possibile anche grazie al lavoro delle associazioni dei pazienti, fondamentali per promuovere prevenzione, consapevolezza e inclusione. È proprio in questo contesto che si inserisce l’attività de L’Isola che non c’è Onlus, fondata nel 2015 da un gruppo di genitori uniti dal desiderio di difendere i diritti dei bambini con diabete di tipo 1. In dieci anni, l’associazione ha costruito una rete di famiglie, volontari, professionisti sanitari e istituzioni, diventando un punto di riferimento in Campania e non solo. “Oggi festeggiamo dieci anni di battaglie, sorrisi, conquiste e speranze – ha dichiarato Rosanna Sannino, presidente dell’associazione –. Dieci anni fa eravamo pochi genitori uniti da un’urgenza comune, oggi siamo una comunità forte e consapevole. Questa celebrazione non è un traguardo, ma un nuovo punto di partenza verso un futuro in cui il diabete di tipo 1 possa essere finalmente sconfitto”. All’evento erano presenti numerose personalità del mondo istituzionale e sanitario, tra cui: Maura Striano, Assessore comunale all’ istruzione Antonio Marciano, Presidente Fondazione Campania Welfare Dario Iafusco e Enza Mozzillo, referenti dei centri regionali di diabetologia pediatrica Lorenzo Piemonti, direttore del Diabetes Research Institute del San Raffaele di Milano “La ricerca sta facendo passi da gigante – ha sottolineato Piemonti – ma senza il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle associazioni rischia di non arrivare ai pazienti. L’Isola che non c’è è un esempio concreto di come impegno e passione possano cambiare la vita di tanti bambini”. Nel corso di questo primo decennio, l’associazione ha raggiunto risultati significativi: Istituzione di due posti di specialistica ambulatoriale per il trattamento del diabete pediatrico Supporto all’ambulatorio di diabetologia dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta Programmi di formazione per docenti, per favorire l’inclusione scolastica Progetto TRADU-CARE, con traduzione multilingua dei materiali educativi Progetto R.E.G.G.I.A., con incontri educativi alla Reggia di Caserta Servizi di accoglienza e supporto alla diagnosi e assistenza per la legge 104 Oltre agli aspetti sanitari ed educativi, l’associazione ha sempre messo al centro il benessere emotivo dei bambini, organizzando attività ricreative, laboratori, merende condivise e pubblicando ogni anno un calendario fotografico che racconta la vita della comunità. Ha inoltre partecipato alla Neapolis Marathon e, in collaborazione con la Fondazione Italiana Diabete, ha raccolto oltre 20.000 euro per la ricerca scientifica, ottenendo il riconoscimento di “Best Association”. Il direttivo dell’associazione – composto da Rosanna Sannino, Simona Esposito, Carmela Farri, Elena Rivieccio, Simona Limatola e Mariantonietta Busino – ha ribadito che questo decennale non rappresenta un punto d’arrivo, ma un rilancio dell’impegno: “Vogliamo continuare a camminare insieme, con un sogno nel cuore: arrivare un giorno alla cura definitiva per il diabete di tipo 1.”

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di Napoli Magazine

18/10/2025 - 14:41

A Città della Scienza si è svolto l’incontro “I nostri primi 10 anni”, organizzato da L’Isola che non c’è Onlus per celebrare il decennale dell’associazione, punto di riferimento per centinaia di famiglie con bambini affetti da diabete di tipo 1. Una ricorrenza importante, che arriva in un momento in cui la malattia rappresenta una sfida sanitaria e sociale sempre più urgente. Il diabete di tipo 1 in Italia e nel mondo è una vera emergenza silenziosa. Si tratta di una patologia cronica autoimmune che colpisce soprattutto bambini e giovani adulti. Secondo le ultime stime presentate al congresso europeo EASD, nel 2025 saranno 9,5 milioni le persone affette nel mondo, con oltre 513.000 nuovi casi all’anno, di cui 164.000 nei bambini. Anche in Italia il fenomeno è in crescita: sono circa 300.000 le persone che convivono con questa malattia, e ogni anno si registrano oltre 12 nuovi casi ogni 100.000 bambini. Preoccupa il dato relativo alla chetoacidosi diabetica, una complicanza grave che accompagna l’esordio nel 30% dei casi pediatrici. Per contrastare questa tendenza, nel 2023 è stato avviato il primo screening nazionale pediatrico gratuito: grazie a questa iniziativa, promossa dalla legge 130/2023, il rischio di esordio grave nei bambini diagnosticati precocemente è sceso al 2,5%. Un traguardo reso possibile anche grazie al lavoro delle associazioni dei pazienti, fondamentali per promuovere prevenzione, consapevolezza e inclusione. È proprio in questo contesto che si inserisce l’attività de L’Isola che non c’è Onlus, fondata nel 2015 da un gruppo di genitori uniti dal desiderio di difendere i diritti dei bambini con diabete di tipo 1. In dieci anni, l’associazione ha costruito una rete di famiglie, volontari, professionisti sanitari e istituzioni, diventando un punto di riferimento in Campania e non solo. “Oggi festeggiamo dieci anni di battaglie, sorrisi, conquiste e speranze – ha dichiarato Rosanna Sannino, presidente dell’associazione –. Dieci anni fa eravamo pochi genitori uniti da un’urgenza comune, oggi siamo una comunità forte e consapevole. Questa celebrazione non è un traguardo, ma un nuovo punto di partenza verso un futuro in cui il diabete di tipo 1 possa essere finalmente sconfitto”. All’evento erano presenti numerose personalità del mondo istituzionale e sanitario, tra cui: Maura Striano, Assessore comunale all’ istruzione Antonio Marciano, Presidente Fondazione Campania Welfare Dario Iafusco e Enza Mozzillo, referenti dei centri regionali di diabetologia pediatrica Lorenzo Piemonti, direttore del Diabetes Research Institute del San Raffaele di Milano “La ricerca sta facendo passi da gigante – ha sottolineato Piemonti – ma senza il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle associazioni rischia di non arrivare ai pazienti. L’Isola che non c’è è un esempio concreto di come impegno e passione possano cambiare la vita di tanti bambini”. Nel corso di questo primo decennio, l’associazione ha raggiunto risultati significativi: Istituzione di due posti di specialistica ambulatoriale per il trattamento del diabete pediatrico Supporto all’ambulatorio di diabetologia dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta Programmi di formazione per docenti, per favorire l’inclusione scolastica Progetto TRADU-CARE, con traduzione multilingua dei materiali educativi Progetto R.E.G.G.I.A., con incontri educativi alla Reggia di Caserta Servizi di accoglienza e supporto alla diagnosi e assistenza per la legge 104 Oltre agli aspetti sanitari ed educativi, l’associazione ha sempre messo al centro il benessere emotivo dei bambini, organizzando attività ricreative, laboratori, merende condivise e pubblicando ogni anno un calendario fotografico che racconta la vita della comunità. Ha inoltre partecipato alla Neapolis Marathon e, in collaborazione con la Fondazione Italiana Diabete, ha raccolto oltre 20.000 euro per la ricerca scientifica, ottenendo il riconoscimento di “Best Association”. Il direttivo dell’associazione – composto da Rosanna Sannino, Simona Esposito, Carmela Farri, Elena Rivieccio, Simona Limatola e Mariantonietta Busino – ha ribadito che questo decennale non rappresenta un punto d’arrivo, ma un rilancio dell’impegno: “Vogliamo continuare a camminare insieme, con un sogno nel cuore: arrivare un giorno alla cura definitiva per il diabete di tipo 1.”