Format di successo non si cambia e quindi ecco, in pizzeria da Salvatore Salvo a Riviera di Chiaia a Napoli, una nuova serata della serie “Chef in pizzeria” che, quest’anno si arricchisce con la presenza di un bartender che accompagna le pizze con cocktail d’autore.
Per la cena dell’11 marzo, alle 20.30, Peppe Guida, 1 Stella Michelin con Antica Osteria di Nonna Rosa a Vico Equense, affiancherà Salvatore Salvo mentre Alexander Frezza, bar manager de L’Antiquario di Napoli, preparerà i cocktail della drink list studiata per l’occasione.
“Con Peppe Guida e Alexander Frezza – spiega Salvatore Salvo - continua la rassegna di "Chef in Pizzeria", che quest'anno ha subito un'evoluzione: abbiamo infatti introdotto anche la figura del bartender per creare abbinamenti alle pizze ricreate dagli chef. La serata con Peppe Guida e Alex Frezza promette di esaltare la Campania, infatti, Alexander ha il suo locale a Napoli mentre Peppe è uno chef che fa una cucina di territorio importante e con le pizze verrà valorizzato l’aspetto più tradizionale, l’aria di casa. Per me, questa è un'esperienza particolare perché Alexander, che non è solo un amico ma anche un nostro dirimpettaio, è una persona che stimo dal punto di vista personale e professionale, mentre con Peppe sono molto in sintonia. Entrambi, inoltre, amano la nostra pizza”.
Guida, Frezza e Salvo, la triade del territorio
La serata sarà aperta da una selezione delle amuse bouches di Salvatore Salvo fra le più apprezzate nelle proposte delle Pizzeria che spianeranno la strada alle “pizze stellate” di Chef Guida.
“Ho selezionato con cura ogni ingrediente – spiega Peppe Guida - per offrire un’esperienza che celebra la ricchezza della mia Terra. Ogni pizza è il frutto di ricerca e passione ed è un omaggio ai prodotti locali, lavorati con grande creatività per portare in tavola i sapori autentici e unici della tradizione”.
La Marinara a Monte Faito è una reinterpretazione della classica pizza marinara, arricchita dai pregiati funghi porcini trifolati e dai sapori aromatici dell’aglio fermentato, del timo selvatico e dei pinoli. Un incontro di tradizione e natura, che richiama la freschezza dei boschi che circondano Monte Faito. A questa pizza Alexander Frezza ha abbinato l’Haiti Punch un cocktail a base rum Haiti, te nero, zucchero al lime e liquore all’arancia.
Nella Montechiaro a Mare la costa si incontra con la terra. Questa pizza unisce il mare con il gusto intenso della scarola, del polpo e delle olive nere. I capperi, l’uvetta e le noci aggiungono un tocco inaspettato e perfetto per un piatto che racconta la storia di chi ama e rispetta il territorio. In pairing il miscelato Gin Collins con gin, sciroppo di basilico, limone alla brace e Perrier.
Quella al Carbone di Carciofi e Pecorino è un vero e proprio omaggio al carciofo, un ingrediente che cresce rigoglioso in Campania, che viene arrostito su carbonelle di ulivo per esaltare il suo sapore affumicato. L’aggiunta di pecorino e latte dona cremosità, un equilibrio perfetto tra il sapore deciso della terra e la delicatezza della tradizione casearia. Ad accompagnare la terza pizza ecco Penicillin composto da whisky Scotch blended, limone, sciroppo di zenzero, miele e limonata Sanpellegrino
A concludere la selezione delle pizze salate, la Porca Margherita. Una versione ricca e intensa della Margherita, dove i sapori autentici del pomodoro giallo e del fior di latte si fondono con la forza della salsiccia piccante, porchetta, nduja e pancetta. Un vero trionfo di sapori del territorio, arricchito da un’insalata di radicchio rosa di Gorizia, che ne esalta la freschezza. A questa pizza Frezza ha pensato di abbinare Milk Punch a base di Calvados, Bourbon, limone, cioccolato bianco e latte nobile.
Come dessert la Pizza Tatin di Mele Annurche. Un dolce omaggio alla tradizione, con le mele annurche, protagoniste di un dessert unico, accompagnato da un cremoso mascarpone alla vaniglia del Madagascar e caramello salato. Un equilibrio perfetto tra dolce e salato, che richiama i sapori della terra e della cucina casalinga e che ben si accompagna a un Espresso Martini con vodka e caffè.
“Sono molto entusiasta – dice Alexander Frezza - di poter partecipare a una serata innovativa dove si uniscono le eccellenze dell’ospitalità campana in una location che amo tantissimo. Lo chef Peppe Guida è una delle persone che stimo di più in questo ambiente e poterlo affiancare è, per me, l’avverarsi di un sogno. Servire dei cocktail a cena è una cosa bellissima e stimolante per me come per gli ospiti, un’esperienza diversa per provare tanti nuovi abbinamenti e scoprire nuovi orizzonti”.
Appuntamenti di primavera
Il calendario delle cene a 4 mani con pairing d’autore proseguirà il 23 aprile sarà la volta di Fabrizio Mellino, 3 Stelle Michelin con il suo I Quattro Passi di Nerano, in Costiera Amalfitana mentre a maggio arriverà a Napoli Roberto Di Pinto, neo-stellato con il suo ristorante milanese Sina.
Fratelli Salvo
La pizza napoletana oggi secondo Francesco e Salvatore Salvo, terza generazione di una delle grandi famiglie legate alla storia della pizza a Napoli, parte dal concetto e dai valori che appartengono alla cultura napoletana da oltre 200 anni, attualizzandoli e traghettandoli nel nuovo Millennio.
Salvatore e Francesco sono partiti da una domanda, una messa in discussione della grande tradizione della pizza napoletana e di quello che è diventata oggi: “perché si fa così? Cosa possiamo fare noi?”. Da sempre quella della pizza napoletana è una tradizionale orale, tramandata di padre in figlio senza che sia messo mai in discussione quanto fatto dalle generazioni precedenti.
I fratelli Salvo da decenni hanno dato un nuovo volto alla grande pizza tradizionale napoletana con la loro verve e la loro cultura, sperimentando tra tecnica e ricerca assidua, e forti della grande esperienza di famiglia, di studi e di grandissima curiosità, rapporti di fiducia con i clienti e scambi culturali con i fornitori e i colleghi.
Come spesso succede, tutto nasce da un ricordo. E per Francesco e Salvatore è quella pizzetta al pomodoro che un tempo era tappa fissa all’uscita dalla scuola. La loro idea di pizza nasce da qui: ricreare con tecniche più ricercate e contemporanee, a un prezzo accessibile, quella pizzetta al pomodoro nel suo aspetto più emozionale, andando oltre la tecnica.
La pizza dei fratelli Salvo è una pizza tradizionale napoletana, perché mantiene i canoni e le caratteristiche del padre: due tipi di farina e lunga lievitazione a temperatura ambiente. Un tempo era proprio così: ricette segrete, tramandate di padre in figlio, per le quali non c’era un’idea di versa di pizza, ma cambiava da un pizzaiolo all’altro.
Un impasto morbido, soffice, elastico che vuole essere leggero, come i topping delle pizze dei Salvo che non cercano croccantezza ma elasticità e leggerezza. L’impasto lievita 24 ore a temperatura ambiente, utilizzano due tipologie di farine che danno sapore e struttura all’impasto.