Il progetto espositivo
Con Mute Maniere, Anima Campania esplora il valore espressivo delle mani come strumenti di comunicazione ancestrale. Il titolo gioca con la parola maniere, dal francese antico maniere e dal verbo manier, “fare con le mani”: un rimando diretto al gesto come stile, identità, cultura.
A Napoli, il gesto non è semplice movimento: è linguaggio vivo, ironico, emotivo. Nei bar, nelle piazze, nei vicoli, le mani raccontano storie, evocano simboli, costruiscono relazioni istantanee tra sconosciuti. Sono rito, invocazione, abitudine. Una grammatica visiva che attraversa il tempo e definisce un popolo.
La mostra riproduce alcuni dei gesti più iconici della tradizione napoletana, reinterpretandoli attraverso colori simbolici e una narrazione contemporanea. Ogni opera diventa così una microstoria di identità, appartenenza e memoria.
Un omaggio al Castello Aragonese di Baia
La scelta del Castello Aragonese di Baia non è casuale: luogo di eccezionale valore paesaggistico e storico, oggi è polo culturale e osservatorio privilegiato sulle mille stratificazioni della storia flegrea.
Mute Maniere vuole dialogare con questo contesto, celebrando un patrimonio immateriale – il gesto – all’interno di uno spazio che custodisce secoli di trasformazioni umane.
La mostra sarà visitabile con il biglietto di ingresso al Castello.
Info www.coopculture.it

di Napoli Magazine
01/12/2025 - 17:09
Il progetto espositivo
Con Mute Maniere, Anima Campania esplora il valore espressivo delle mani come strumenti di comunicazione ancestrale. Il titolo gioca con la parola maniere, dal francese antico maniere e dal verbo manier, “fare con le mani”: un rimando diretto al gesto come stile, identità, cultura.
A Napoli, il gesto non è semplice movimento: è linguaggio vivo, ironico, emotivo. Nei bar, nelle piazze, nei vicoli, le mani raccontano storie, evocano simboli, costruiscono relazioni istantanee tra sconosciuti. Sono rito, invocazione, abitudine. Una grammatica visiva che attraversa il tempo e definisce un popolo.
La mostra riproduce alcuni dei gesti più iconici della tradizione napoletana, reinterpretandoli attraverso colori simbolici e una narrazione contemporanea. Ogni opera diventa così una microstoria di identità, appartenenza e memoria.
Un omaggio al Castello Aragonese di Baia
La scelta del Castello Aragonese di Baia non è casuale: luogo di eccezionale valore paesaggistico e storico, oggi è polo culturale e osservatorio privilegiato sulle mille stratificazioni della storia flegrea.
Mute Maniere vuole dialogare con questo contesto, celebrando un patrimonio immateriale – il gesto – all’interno di uno spazio che custodisce secoli di trasformazioni umane.
La mostra sarà visitabile con il biglietto di ingresso al Castello.
Info www.coopculture.it
