Domenica 3 novembre alle ore 18:20 presso UCI Cinepolis Marcianise e alle 19:30 presso UCI Casoria gli appassionati di grande cinema avranno la possibilità di incontrare, prima della proiezione di Parthenope, Paolo Sorrentino e Peppe Lanzetta. Il nuovo film del regista premio Oscar, distribuito da PiperFilm, vede Lanzetta nel ruolo del vescovo Tesorone.
Parthenope racconta il lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950 quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore. E poi ti fanno ricominciare. La perfetta estate di Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. E l’agguato della fine. Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità. E poi tutti gli altri, i napoletani, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, disillusi e vitali, le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sa essere lunghissima la vita, memorabile o ordinaria. Lo scorrere del tempo regala tutto il repertorio di sentimenti. E lì in fondo, vicina e lontana, questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male.
di Napoli Magazine
31/10/2024 - 15:43
Domenica 3 novembre alle ore 18:20 presso UCI Cinepolis Marcianise e alle 19:30 presso UCI Casoria gli appassionati di grande cinema avranno la possibilità di incontrare, prima della proiezione di Parthenope, Paolo Sorrentino e Peppe Lanzetta. Il nuovo film del regista premio Oscar, distribuito da PiperFilm, vede Lanzetta nel ruolo del vescovo Tesorone.
Parthenope racconta il lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950 quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore. E poi ti fanno ricominciare. La perfetta estate di Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. E l’agguato della fine. Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità. E poi tutti gli altri, i napoletani, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, disillusi e vitali, le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sa essere lunghissima la vita, memorabile o ordinaria. Lo scorrere del tempo regala tutto il repertorio di sentimenti. E lì in fondo, vicina e lontana, questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male.