Un'Opera per il Castello
Concorso per giovani artisti - VIII edizione
Chiusi dentro, chiusi fuori. Come salvarsi insieme, come ricostruire comunità.
Cosa ci lascerà questa crisi?
Prorogata al 18 marzo 2021 la scadenza del bando
Prorogata al 18 marzo 2021 la scadenza del bando della VIII edizione del Concorso Un’Opera per il Castello, rivolto a giovani artisti tra i 21 e i 40 anni, per la selezione di un progetto artistico site-specific destinato agli spazi esterni di Castel Sant’Elmo a Napoli. Il Concorso, giunto quest’anno alla VIII edizione, è promosso dalla Direzione Regionale Musei Campania, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
La Direzione regionale Musei Campania proroga di un mese il termine per le iscrizioni al Concorso, per consentire una più ampia partecipazione degli artisti e promuovere il contributo dell’arte contemporanea in questa fase di graduale ripartenza.
Il tema dell’VIII edizione è Chiusi dentro, chiusi fuori. Come salvarsi insieme, come ricostruire comunità. Cosa ci lascerà questa crisi?
La scelta del tema di quest’anno non poteva prescindere dalla grande crisi, sanitaria ma anche economica e sociale, che ha colpito tutto il pianeta, facendo saltare improvvisamente tutte le certezze individuali e collettive e mettendo in discussione i paradigmi interpretativi e gli strumenti culturali di questo nostro tempo. Obbligati alla separazione e al distanziamento fisico, abbiamo rinunciato a molti diritti individuali a fronte di un bene superiore e collettivo, preservare la salute di tutti.
Solitudine, divieti e prescrizioni si sono incisi sui nostri corpi e sui nostri linguaggi: abbiamo perso ogni abitudine al contatto, che sfuggiamo quasi con paura, non ci si abbraccia più. Dietro le mascherine scompaiono i volti, luogo privilegiato dell’espressione dei sentimenti e delle emozioni. Chiusi dentro, chiusi fuori, i corpi si contraggono su loro stessi, senza possibilità di interagire con altri corpi, se non nel limitato ambito degli affetti più stretti. Durante la chiusura serpeggia tra le persone, più isolate, insicurezza per il futuro e si vivono momenti di sospensione e di inquietudine, ma questa condizione può anche insegnarci qualcosa in termini personali e collettivi, nessuno si salva da solo. Si concretizzano così gesti di solidarietà e azioni di condivisione verso chi ha meno di noi e si avverte il bisogno di vivere insieme l’esterno, quello delle città o dei paesaggi immersi nella natura. Le crisi contengono, infatti, potenzialità da cogliere e possibilità di riflessione. Forse la normalità di prima non era così giusta, così ottimale. Forse la normalità di prima non tornerà più, e potremo progettare una “nuova normalità” più giusta, meno diseguale, più umana.
Castel Sant’Elmo racchiude tutte queste “immagini della pandemia”: fortezza inespugnabile e luogo di prigionia, ma anche luogo al centro di un abbraccio visivo di “condivisione”, grazie alla sua speciale orografia, alla storia urbana e sociale del territorio.
Nel momento in cui le arti (e i loro luoghi) scoprono di avere limitazioni oggettive, con la chiusura dei musei, delle mostre, delle sale per i concerti, dei cinema e dei teatri, questa edizione rivolge agli artisti l’invito a condividere l’esperienza del distanziamento, del restare chiusi dentro, per far emergere la varietà di pensieri e sentimenti che questa situazione può generare e che oscilla tra solitudini e desideri di comunità.
Il complesso monumentale di Castel Sant’Elmo, dopo gli imponenti lavori di restauro e la sua restituzione alla fruizione dei cittadini e di un più vasto pubblico di visitatori, ha avuto un ruolo fondamentale per la diffusione della conoscenza del linguaggio artistico contemporaneo attraverso la realizzazione di numerosi eventi, manifestazioni e mostre, divenendo luogo di ricerche e sperimentazione e sede di numerose opere site specific.
La vocazione al contemporaneo si è consolidata con l’apertura, nel marzo del 2010, della sede museale Novecento a Napoli, dedicata agli avvenimenti storico-artistici nella città e alla loro costante relazione con lo svolgersi dei movimenti e delle poetiche di riferimento nazionale. L’attività del museo è rivolta non solo all’acquisizione di nuove opere d’arte e all’ampliamento dei suoi confini cronologici e tematici, ma anche a un confronto continuo con la storia del Novecento e con l’ampio e variegato panorama delle esperienze creative contemporanee. Dal 2003 Castel Sant’Elmo è uno dei musei associati ad AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani.
In questo percorso si inserisce, dal 2011, il concorso Un’Opera per il Castello, che si propone di trasformare il Castello in uno spazio in cui le giovani generazioni di artisti possano trovare uno spazio di espressione e riconoscimento di pubblico e di critica, attraverso esperienze innovative e coinvolgenti per i visitatori.
Al vincitore, selezionato da una giuria di esperti, sarà assegnato un premio di 10.000 euro finalizzato alla realizzazione dell’opera, che entrerà a far parte della collezione permanente di Castel Sant’Elmo - Novecento a Napoli. L’opera vincitrice sarà inaugurata con un’esposizione finale insieme ai progetti dei dieci finalisti, compatibilmente con le misure di contenimento Covid-19. Il catalogo dell’VIII edizione documenterà l’opera vincitrice, le biografie degli artisti finalisti e i loro progetti.
La giuria sarà designata e presieduta dal Direttore regionale Musei Campania e composta dal Dirigente del Servizio II - Arte contemporanea della Direzione Generale Creatività Contemporanea, dal Direttore di Castel Sant'Elmo e da storici dell’arte, docenti universitari e dell’Accademia di Belle Arti, curatori, esperti del settore ed esponenti di realtà che interagiscono con le giovani generazioni di artisti.
Il bando, con le modalità di partecipazione e le informazioni per l’iscrizione e l’invio dei progetti, è disponibile sul sito web dedicato al concorso (polonapoli-projects.beniculturali.it). Le domande potranno essere presentate entro e non oltre le ore 12.00 del 18 marzo 2021.
Questa edizione è realizzata grazie al sostegno di Italcoat e Seda, con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte e il supporto tecnico-organizzativo di arte’m e Ales S.p.A.
di Napoli Magazine
15/02/2021 - 18:06
Un'Opera per il Castello
Concorso per giovani artisti - VIII edizione
Chiusi dentro, chiusi fuori. Come salvarsi insieme, come ricostruire comunità.
Cosa ci lascerà questa crisi?
Prorogata al 18 marzo 2021 la scadenza del bando
Prorogata al 18 marzo 2021 la scadenza del bando della VIII edizione del Concorso Un’Opera per il Castello, rivolto a giovani artisti tra i 21 e i 40 anni, per la selezione di un progetto artistico site-specific destinato agli spazi esterni di Castel Sant’Elmo a Napoli. Il Concorso, giunto quest’anno alla VIII edizione, è promosso dalla Direzione Regionale Musei Campania, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
La Direzione regionale Musei Campania proroga di un mese il termine per le iscrizioni al Concorso, per consentire una più ampia partecipazione degli artisti e promuovere il contributo dell’arte contemporanea in questa fase di graduale ripartenza.
Il tema dell’VIII edizione è Chiusi dentro, chiusi fuori. Come salvarsi insieme, come ricostruire comunità. Cosa ci lascerà questa crisi?
La scelta del tema di quest’anno non poteva prescindere dalla grande crisi, sanitaria ma anche economica e sociale, che ha colpito tutto il pianeta, facendo saltare improvvisamente tutte le certezze individuali e collettive e mettendo in discussione i paradigmi interpretativi e gli strumenti culturali di questo nostro tempo. Obbligati alla separazione e al distanziamento fisico, abbiamo rinunciato a molti diritti individuali a fronte di un bene superiore e collettivo, preservare la salute di tutti.
Solitudine, divieti e prescrizioni si sono incisi sui nostri corpi e sui nostri linguaggi: abbiamo perso ogni abitudine al contatto, che sfuggiamo quasi con paura, non ci si abbraccia più. Dietro le mascherine scompaiono i volti, luogo privilegiato dell’espressione dei sentimenti e delle emozioni. Chiusi dentro, chiusi fuori, i corpi si contraggono su loro stessi, senza possibilità di interagire con altri corpi, se non nel limitato ambito degli affetti più stretti. Durante la chiusura serpeggia tra le persone, più isolate, insicurezza per il futuro e si vivono momenti di sospensione e di inquietudine, ma questa condizione può anche insegnarci qualcosa in termini personali e collettivi, nessuno si salva da solo. Si concretizzano così gesti di solidarietà e azioni di condivisione verso chi ha meno di noi e si avverte il bisogno di vivere insieme l’esterno, quello delle città o dei paesaggi immersi nella natura. Le crisi contengono, infatti, potenzialità da cogliere e possibilità di riflessione. Forse la normalità di prima non era così giusta, così ottimale. Forse la normalità di prima non tornerà più, e potremo progettare una “nuova normalità” più giusta, meno diseguale, più umana.
Castel Sant’Elmo racchiude tutte queste “immagini della pandemia”: fortezza inespugnabile e luogo di prigionia, ma anche luogo al centro di un abbraccio visivo di “condivisione”, grazie alla sua speciale orografia, alla storia urbana e sociale del territorio.
Nel momento in cui le arti (e i loro luoghi) scoprono di avere limitazioni oggettive, con la chiusura dei musei, delle mostre, delle sale per i concerti, dei cinema e dei teatri, questa edizione rivolge agli artisti l’invito a condividere l’esperienza del distanziamento, del restare chiusi dentro, per far emergere la varietà di pensieri e sentimenti che questa situazione può generare e che oscilla tra solitudini e desideri di comunità.
Il complesso monumentale di Castel Sant’Elmo, dopo gli imponenti lavori di restauro e la sua restituzione alla fruizione dei cittadini e di un più vasto pubblico di visitatori, ha avuto un ruolo fondamentale per la diffusione della conoscenza del linguaggio artistico contemporaneo attraverso la realizzazione di numerosi eventi, manifestazioni e mostre, divenendo luogo di ricerche e sperimentazione e sede di numerose opere site specific.
La vocazione al contemporaneo si è consolidata con l’apertura, nel marzo del 2010, della sede museale Novecento a Napoli, dedicata agli avvenimenti storico-artistici nella città e alla loro costante relazione con lo svolgersi dei movimenti e delle poetiche di riferimento nazionale. L’attività del museo è rivolta non solo all’acquisizione di nuove opere d’arte e all’ampliamento dei suoi confini cronologici e tematici, ma anche a un confronto continuo con la storia del Novecento e con l’ampio e variegato panorama delle esperienze creative contemporanee. Dal 2003 Castel Sant’Elmo è uno dei musei associati ad AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani.
In questo percorso si inserisce, dal 2011, il concorso Un’Opera per il Castello, che si propone di trasformare il Castello in uno spazio in cui le giovani generazioni di artisti possano trovare uno spazio di espressione e riconoscimento di pubblico e di critica, attraverso esperienze innovative e coinvolgenti per i visitatori.
Al vincitore, selezionato da una giuria di esperti, sarà assegnato un premio di 10.000 euro finalizzato alla realizzazione dell’opera, che entrerà a far parte della collezione permanente di Castel Sant’Elmo - Novecento a Napoli. L’opera vincitrice sarà inaugurata con un’esposizione finale insieme ai progetti dei dieci finalisti, compatibilmente con le misure di contenimento Covid-19. Il catalogo dell’VIII edizione documenterà l’opera vincitrice, le biografie degli artisti finalisti e i loro progetti.
La giuria sarà designata e presieduta dal Direttore regionale Musei Campania e composta dal Dirigente del Servizio II - Arte contemporanea della Direzione Generale Creatività Contemporanea, dal Direttore di Castel Sant'Elmo e da storici dell’arte, docenti universitari e dell’Accademia di Belle Arti, curatori, esperti del settore ed esponenti di realtà che interagiscono con le giovani generazioni di artisti.
Il bando, con le modalità di partecipazione e le informazioni per l’iscrizione e l’invio dei progetti, è disponibile sul sito web dedicato al concorso (polonapoli-projects.beniculturali.it). Le domande potranno essere presentate entro e non oltre le ore 12.00 del 18 marzo 2021.
Questa edizione è realizzata grazie al sostegno di Italcoat e Seda, con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte e il supporto tecnico-organizzativo di arte’m e Ales S.p.A.