Cultura & Gossip
SPETTACOLI - Peppe Barra e la "Cantata dei Pastori" per il Natale napoletano del Trianon Viviani
17.12.2025 19:45 di Napoli Magazine
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Da venerdì 19 dicembre in scena la classica sacra rappresentazione partenopea Il Natale a Napoli non è Natale senza il presepio e i pastori a San Gregorio Armeno e, a teatro, senza la Cantata dei Pastori. Il Trianon Viviani - teatro della Canzone napoletana è fedele a questa tradizione e, con Peppe Barra, riporta in scena questa antica sacra rappresentazione, ogni anno sempre molto attesa dal pubblico non solo partenopeo. Il classico appuntamento di Natale andrà in scena da venerdì 19 dicembre, ogni venerdì e sabato, alle 21, e la domenica, alle 18, fino al 4 gennaio prossimo. «Il vero Lume tra le ombre» era il titolo della sacra rappresentazione data alle stampe, nel 1698, dal gesuita Andrea Perrucci con lo pseudonimo di Casimiro Ruggero Ugone, scritta con intenti moraleggianti, per contrastare i rituali con i quali il popolino onorava le feste come il Carnevale e il Natale. Dalla metà dell'Ottocento il titolo si cambiò nella Cantata dei Pastori, come lo conosciamo tuttora. La trama vede protagonista Razzullo, scrivano napoletano pauroso, inviato dall'imperatore a Betlemme per il censimento. Intanto Giuseppe e la Vergine Maria vagano in cerca di alloggio, mentre i Diavoli cercano di ostacolarli, fino all'intervento dell'Angelo che permetterà la nascita del Redentore. La tradizione popolare stravolse a poco a poco il testo della Controriforma, volgarizzandolo, rovesciandone gli intenti educativi ed edificanti, aggiungendo anno dopo anno canzonette e scene da farsa e commedia dell'arte. E già verso la fine del Settecento, per dar modo di inventare lazzi e contrasti, al pulcinellesco Razzullo venne affiancato il personaggio deforme di Sarchiapone, un assassino, ladro, gobbo, maligno e bugiardo, che pratica l'arte dell'arrangiarsi e non ha paura di nulla, nemmeno dei draghi dell'Inferno. Peppe Barra e il regista Lamberto Lambertini hanno riadattato il testo di Perrucci. «Con Peppe Barra, che incarna da cinquant'anni il personaggio di Razzullo e Lalla Esposito in quello di Sarchiapone - spiega Lambertini - , la nostra Cantata vuole mettere al centro la lingua, la musica, la storia della città di Napoli, l'unico luogo al mondo dove sia stato possibile creare, e conservare così a lungo, uno spettacolo dal genere indefinibile, un unicum teatrale, frutto di secoli di devozione: uno spettacolo che è, allo stesso tempo, colto e popolare, comico e sacro, profondo e leggero, commovente e divertente per un pubblico di grandi e di piccini; uno spettacolo all'antica, dove, sulle tavole scalcagnate, i guitti impersonavano più ruoli, in una girandola di travestimenti che diverte il pubblico e spaventa i due affamati protagonisti». Prodotta da Ag Spettacoli e Tradizione e Turismo - Teatro Sannazaro, la Cantata dei Pastori vede in scena, con Peppe Barra e Lalla Esposito, Luca De Lorenzo (Armenzio e Demonio), Massimo Masiello (Ruscellio e Diavolo oste), Antonio Romano (Cidonio e San Giuseppe), Rosalba Santoro (Angelo) e Federica Totaro (Benino e Madonna). Le musiche di Giorgio Mellone sono eseguite dal vivo da Pasquale Benincasa (percussioni), Giuseppe Di Colandrea (clarinetto), Agostino Oliviero (violino e mandolino) e Antonio Ottaviano (pianoforte). L'allestimento è firmato da Carlo De Marino, per le scene, e Annalisa Giacci, per i costumi, con le luci di Luigi Della Monica. Aiuto regia di Francesco Esposito e organizzazione di Chiara Guercia. Continua, intanto, fino a domenica 11 gennaio, Scarpetta dopo Scarpetta. Un secolo di ritorni e avventure sulle scene, la mostra iconografica allestita dal Trianon Viviani in occasione del Centenario della morte del grande commediografo e attore, che inaugurò il teatro con la sua compagnia nel 1911. L'esposizione, a ingresso libero, è curata da Francesco Cotticelli, Pino Miraglia, Gianni Pinto e si avvale del patrocinio dell'università Federico II. biglietti, ABBONAMENTI e informazioni I biglietti sono acquistabili presso i consueti canali di vendita: botteghino del teatro, prevendite convenzionate e online su AzzurroService.net. In occasione delle feste natalizie il Trianon Viviani propone due cards e due abbonamenti, sottoscrivibili esclusivamente presso il botteghino del teatro: le cards Gold e Silver a quattro spettacoli musicali (a partire da 45 euro) e due tipi di abbonamenti ("Scelti per te" e "Scelgo da me") a sette o a otto spettacoli (a partire da 95 euro). Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi, dalle 10 alle 13:30. Telefono 081 0128663, email boxoffice@teatrotrianon.org Sito istituzionale teatrotrianon.org, social media Facebook, Instagram e YouTube. Il Trianon Viviani si avvale del sostegno della Regione Campania, la Città metropolitana di Napoli e il Ministero della Cultura, con il patrocinio di Rai Campania.

Gli appuntamenti

Peppe Barra

Cantata dei Pastori

Per la nascita del Verbo umanato

di Peppe Barra e Lamberto Lambertini

da Andrea Perrucci

con Lalla Esposito

e con Luca De Lorenzo, Massimo Masiello, Antonio Romano, Rosalba Santoro,
Federica Totaro

musicisti: Pasquale Benincasa, Giuseppe Di Colandrea, Agostino Oliviero,
Antonio Ottaviano

musiche Giorgio Mellone

scene Carlo De Marino

costumi Annalisa Giacci

regia Lamberto Lambertini

produzione Ag Spettacoli, Tradizione e Turismo - teatro Sannazaro

teatro

venerdì 19 e sabato 20 dicembre, ore 21

domenica 21 dicembre, ore 18

Non c'è Natale senza Peppe Barra con la sua classicissima Cantata dei Pastori. L'Artista incarna il pulcinellesco Razzullo, con Lalla Esposito nel ruolo di Sarchiapone.

«Il vero lume tra le ombre» - questo il titolo originale della sacra rappresentazione data alle stampe nel 1698 dal gesuita Andrea Perrucci con lo pseudonimo di Casimiro Ruggero Ugone - fu scritto con intenti moraleggianti per contrastare i rituali popolari del Natale. Dalla metà dell'Ottocento assume il titolo attuale, arricchendosi nel tempo di elementi della Commedia dell'Arte.

La trama vede protagonista Razzullo, scrivano napoletano inviato dall'imperatore a Betlemme per il censimento, affiancato da Sarchiapone, un bizzarro personaggio fisicamente deforme che pratica l'arte dell'arrangiarsi. Mentre Giuseppe e la Vergine Maria vagano in cerca di alloggio, i due compagni si confrontano con Pastori e Diavoli, fino all'intervento dell'arcangelo Gabriele che permetterà la nascita del Redentore.

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SPETTACOLI - Peppe Barra e la "Cantata dei Pastori" per il Natale napoletano del Trianon Viviani

di Napoli Magazine

17/12/2025 - 19:45

Da venerdì 19 dicembre in scena la classica sacra rappresentazione partenopea Il Natale a Napoli non è Natale senza il presepio e i pastori a San Gregorio Armeno e, a teatro, senza la Cantata dei Pastori. Il Trianon Viviani - teatro della Canzone napoletana è fedele a questa tradizione e, con Peppe Barra, riporta in scena questa antica sacra rappresentazione, ogni anno sempre molto attesa dal pubblico non solo partenopeo. Il classico appuntamento di Natale andrà in scena da venerdì 19 dicembre, ogni venerdì e sabato, alle 21, e la domenica, alle 18, fino al 4 gennaio prossimo. «Il vero Lume tra le ombre» era il titolo della sacra rappresentazione data alle stampe, nel 1698, dal gesuita Andrea Perrucci con lo pseudonimo di Casimiro Ruggero Ugone, scritta con intenti moraleggianti, per contrastare i rituali con i quali il popolino onorava le feste come il Carnevale e il Natale. Dalla metà dell'Ottocento il titolo si cambiò nella Cantata dei Pastori, come lo conosciamo tuttora. La trama vede protagonista Razzullo, scrivano napoletano pauroso, inviato dall'imperatore a Betlemme per il censimento. Intanto Giuseppe e la Vergine Maria vagano in cerca di alloggio, mentre i Diavoli cercano di ostacolarli, fino all'intervento dell'Angelo che permetterà la nascita del Redentore. La tradizione popolare stravolse a poco a poco il testo della Controriforma, volgarizzandolo, rovesciandone gli intenti educativi ed edificanti, aggiungendo anno dopo anno canzonette e scene da farsa e commedia dell'arte. E già verso la fine del Settecento, per dar modo di inventare lazzi e contrasti, al pulcinellesco Razzullo venne affiancato il personaggio deforme di Sarchiapone, un assassino, ladro, gobbo, maligno e bugiardo, che pratica l'arte dell'arrangiarsi e non ha paura di nulla, nemmeno dei draghi dell'Inferno. Peppe Barra e il regista Lamberto Lambertini hanno riadattato il testo di Perrucci. «Con Peppe Barra, che incarna da cinquant'anni il personaggio di Razzullo e Lalla Esposito in quello di Sarchiapone - spiega Lambertini - , la nostra Cantata vuole mettere al centro la lingua, la musica, la storia della città di Napoli, l'unico luogo al mondo dove sia stato possibile creare, e conservare così a lungo, uno spettacolo dal genere indefinibile, un unicum teatrale, frutto di secoli di devozione: uno spettacolo che è, allo stesso tempo, colto e popolare, comico e sacro, profondo e leggero, commovente e divertente per un pubblico di grandi e di piccini; uno spettacolo all'antica, dove, sulle tavole scalcagnate, i guitti impersonavano più ruoli, in una girandola di travestimenti che diverte il pubblico e spaventa i due affamati protagonisti». Prodotta da Ag Spettacoli e Tradizione e Turismo - Teatro Sannazaro, la Cantata dei Pastori vede in scena, con Peppe Barra e Lalla Esposito, Luca De Lorenzo (Armenzio e Demonio), Massimo Masiello (Ruscellio e Diavolo oste), Antonio Romano (Cidonio e San Giuseppe), Rosalba Santoro (Angelo) e Federica Totaro (Benino e Madonna). Le musiche di Giorgio Mellone sono eseguite dal vivo da Pasquale Benincasa (percussioni), Giuseppe Di Colandrea (clarinetto), Agostino Oliviero (violino e mandolino) e Antonio Ottaviano (pianoforte). L'allestimento è firmato da Carlo De Marino, per le scene, e Annalisa Giacci, per i costumi, con le luci di Luigi Della Monica. Aiuto regia di Francesco Esposito e organizzazione di Chiara Guercia. Continua, intanto, fino a domenica 11 gennaio, Scarpetta dopo Scarpetta. Un secolo di ritorni e avventure sulle scene, la mostra iconografica allestita dal Trianon Viviani in occasione del Centenario della morte del grande commediografo e attore, che inaugurò il teatro con la sua compagnia nel 1911. L'esposizione, a ingresso libero, è curata da Francesco Cotticelli, Pino Miraglia, Gianni Pinto e si avvale del patrocinio dell'università Federico II. biglietti, ABBONAMENTI e informazioni I biglietti sono acquistabili presso i consueti canali di vendita: botteghino del teatro, prevendite convenzionate e online su AzzurroService.net. In occasione delle feste natalizie il Trianon Viviani propone due cards e due abbonamenti, sottoscrivibili esclusivamente presso il botteghino del teatro: le cards Gold e Silver a quattro spettacoli musicali (a partire da 45 euro) e due tipi di abbonamenti ("Scelti per te" e "Scelgo da me") a sette o a otto spettacoli (a partire da 95 euro). Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi, dalle 10 alle 13:30. Telefono 081 0128663, email boxoffice@teatrotrianon.org Sito istituzionale teatrotrianon.org, social media Facebook, Instagram e YouTube. Il Trianon Viviani si avvale del sostegno della Regione Campania, la Città metropolitana di Napoli e il Ministero della Cultura, con il patrocinio di Rai Campania.

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Peppe Barra

Cantata dei Pastori

Per la nascita del Verbo umanato

di Peppe Barra e Lamberto Lambertini

da Andrea Perrucci

con Lalla Esposito

e con Luca De Lorenzo, Massimo Masiello, Antonio Romano, Rosalba Santoro,
Federica Totaro

musicisti: Pasquale Benincasa, Giuseppe Di Colandrea, Agostino Oliviero,
Antonio Ottaviano

musiche Giorgio Mellone

scene Carlo De Marino

costumi Annalisa Giacci

regia Lamberto Lambertini

produzione Ag Spettacoli, Tradizione e Turismo - teatro Sannazaro

teatro

venerdì 19 e sabato 20 dicembre, ore 21

domenica 21 dicembre, ore 18

Non c'è Natale senza Peppe Barra con la sua classicissima Cantata dei Pastori. L'Artista incarna il pulcinellesco Razzullo, con Lalla Esposito nel ruolo di Sarchiapone.

«Il vero lume tra le ombre» - questo il titolo originale della sacra rappresentazione data alle stampe nel 1698 dal gesuita Andrea Perrucci con lo pseudonimo di Casimiro Ruggero Ugone - fu scritto con intenti moraleggianti per contrastare i rituali popolari del Natale. Dalla metà dell'Ottocento assume il titolo attuale, arricchendosi nel tempo di elementi della Commedia dell'Arte.

La trama vede protagonista Razzullo, scrivano napoletano inviato dall'imperatore a Betlemme per il censimento, affiancato da Sarchiapone, un bizzarro personaggio fisicamente deforme che pratica l'arte dell'arrangiarsi. Mentre Giuseppe e la Vergine Maria vagano in cerca di alloggio, i due compagni si confrontano con Pastori e Diavoli, fino all'intervento dell'arcangelo Gabriele che permetterà la nascita del Redentore.