Lina Sastri protagonista
al Teatro di San Carlo con “Assunta”
L’inedita riduzione drammaturgica della celebre novella di Salvatore Di Giacomo per una serata speciale nell’ambito di “Napoli 2500”
Teatro di San Carlo
Martedì 7 ottobre, ore 20:30
Anteprima prova aperta
Lunedì 6 ottobre, ore 20:30
Il Teatro di San Carlo si prepara ad accogliere un nuovo grande evento nell’ambito di “Napoli 2500”, le celebrazioni per i 2500 anni della città con la direzione artistica di Laura Valente, e con il sostegno del Comune di Napoli.
Martedì 7 ottobre, alle ore 20.30, andrà in scena “Assunta”, inedita riduzione drammaturgica della novella “Assunta Spina” di Salvatore Di Giacomo: uno spettacolo che, con la parola e la musica, restituisce centralità a una delle voci più autentiche della Napoli sospesa tra Ottocento e Novecento.
Anteprima prova aperta, lunedì 6 ottobre alle ore 20:30, con ingresso gratuito al pubblico.
Lo spettacolo vede al centro Lina Sastri: autrice della riduzione drammaturgica, firma dell’idea scenica, regista e volto, in scena, della protagonista Assunta.
Le scene, i costumi e le luci, firmati rispettivamente da Fabio Marroncelli, Daniela Ciancio e Nunzio Perrella, creano la cornice entro cui risuoneranno le musiche arrangiate da Salvatore Iovine, tratte dal repertorio classico napoletano e dai versi di Di Giacomo. Il video è realizzato da Luciano Romano. Emanuele Donadio è l’aiuto regia.
Sul palcoscenico, accanto a Sastri che guida la scena nel ruolo di Assunta, vi saranno Massimo De Matteo, che interpreta il marito Ferdinando e Francesco Barra, l’amante Peppino. Antonella Morea è la vicina Rosa, mentre Giulia Siano Emilia, la bambina. Completano il cast Luca De Lorenzo come brigadiere e Ivan Gallotti come guardia, con Luca Trezza nei panni del capraio.
Salvatore Piedepalumbo sarà alla fisarmonica, il solo strumento che dà voce alla colonna sonora. Partecipazione straordinaria anche del Coro di Voci Bianche del Teatro San Carlo, diretto da Stefania Rinaldi.
In occasione dell’Anteprima prova aperta dello spettacolo “Assunta”, si comunica al pubblico che i biglietti verranno distribuiti gratuitamente, grazie alla collaborazione con il Comune di Napoli, a partire da giovedì 2 ottobre ore 10.00 presso la biglietteria del Teatro di San Carlo nei normali orari di apertura (tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 18.00).
Ciascun cittadino potrà ritirare un massimo di n. 2 biglietti previa esibizione di un documento d’identità.
I biglietti saranno nominativi e verranno distribuiti fino a esaurimento posti.
Info
Email: biglietteria@teatrosancarlo.it
T. 0817972331 / 0817972421
La sinossi
Assunta, moglie del fornaio Ferdinando, vive con lui, in un basso… ma è l’amante di un sarto, Peppino, che sta per sposare una giovane di Soccavo. Appresa la notizia, Assunta svela la notizia al marito, il quale uccide Peppino e fugge. Alle guardie Assunta dice di essere stata lei a commettere l’omicidio. Storia di gelosia, di tradimento e di sangue. Nella novella tutto è conciso, non svolto. La descrizione, l’atmosfera sono quasi più forti delle parole. Il clima neorealista, ma nello stesso tempo sospeso, quasi espressionista, ne fanno una storia affascinante, espressiva soprattutto nei silenzi, nei sussurri, nei gemiti, nei suoni. La lingua è l’italiano, con accento e inflessione napoletana.
Note di regia
Lina Sastri
Ho pensato a una storia sospesa…
Un frammento ispirato alla storia di Assunta Spina…
In silenzi, parole e musica, quasi un affresco neorealista, inciso in bianco e nero, come impronta espressionista, di una tragedia napoletana di fine Ottocento.
Protagonista, Assunta, una donna diversa, dal tragico destino.
La breve novella “Assunta Spina” di Salvatore Di Giacomo, dalla quale poi trasse il dramma omonimo, è asciutta, essenziale, povera, moderna nei tratti e nella scrittura, e questo clima ho rispettato e amato proporre nella mia riduzione, che sottolinea appunto la modernità del personaggio di Assunta, inquieta, dannosa a sé e agli altri, appassionata, vittima e carnefice, condannata dalla sua stessa natura, fuori dalle regole del tempo, padrona del suo destino… che… in parte ricorda, la stessa tragica inquietudine di Pina, la lupa, di Giovanni Verga, scritta proprio in quello stesso scorcio di secolo.
Si parla poco, si agisce di istinto, si rischia, con la morte in agguato… e tutto per amore, per passione violenta.
Un personaggio negativo Assunta? Ma pronta a sacrificarsi, a pagare la sua colpa, vittima alla fine, condannata dal suo stesso tragico destino, un’anima in pena, irrisolta, affamata… senza pace.
E mi è sembrato bello, quasi necessario, sottolineare alcuni momenti del dramma con la musica di brani celebri di cui lo stesso Di Giacomo scrisse i versi.
La colonna sonora si serve di un solo strumento, la fisarmonica, di matrice e anima popolare.
E ho immaginato un coro di bambini… che cantano le celebri arie napoletane di Di Giacomo… in contrapposizione con quel mondo senza sole, senza luce, che rappresenta il cuore di Assunta.
Così come è Napoli, in eterna misteriosa contraddizione.
Atto unico breve.
Assunta
Liberamente tratto dalla novella “Assunta Spina” di Salvatore Di Giacomo
Riduzione drammaturgica | Lina Sastri
Idea scenica | Lina Sastri
Scene | Fabio Marroncelli
Costumi | Daniela Ciancio
Luci | Nunzio Perrella
Musiche dal repertorio classico napoletano con i versi di Salvatore Di Giacomo
Arrangiamenti musicali | Salvatore Iovine
Video | Luciano Romano
Aiuto regia | Emanuele Donadio
Regia | Lina Sastri
Personaggi e interpreti
Assunta Spina, Lina Sastri
Rosa, la vicina, Antonella Morea
Ferdinando, il marito, Massimo De Matteo
Il capraio, Luca Trezza
Peppino, l’amante, Francesco Barra
Emilia, la bambina, Giulia Siano
Il brigadiere, Luca De Lorenzo
La guardia, Ivan Gallotti
Il fisarmonicista, Salvatore Piedepalumbo
con la partecipazione del Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo
Maestro del Coro di Voci Bianche | Stefania Rinaldi