Cultura & Gossip
SPETTACOLI - “De(ath)livery” di Andrea Cioffi, l'11 e 12 novembre al Teatro Sannazaro di Napoli
05.11.2025 23:36 di Napoli Magazine
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Al Teatro Sannazaro prosegue “Prime di settimana”, la rassegna teatrale under 35 nata in collaborazione con la compagnia Teen Theatre.

Martedì 11 e mercoledì 12 novembre, alle ore 21, va in scena “De(ath)livery” scritto e diretto da Andrea Cioffi, da un’idea di Sara Guardascione ed entrambi in scena con Vincenzo Castellone e Luigi Leone. Lo spettacolo ha ottenuto vari riconoscimenti come Premio Nazionale Città di Leonforte 2023 per miglior spettacolo, miglior regia, e migliore attrice, selezione Ufficiale FringeMi 2023, Semifinalista Premio Scenario 2021, Premio Massimo Troisi 2024 per il Miglior Autore Emergente.

L’assistente alla regia è Ilaria Fierro, le scene sono di Trisha Palma, i costumi di Rosario Martone, il disegno luci di Andrea Savoia e le musiche di Emanuele Pontoni.

In un appartamento che è un mash-up tra lo stile sit-com americano e le case studenti di tutta Italia, in cui convivono tre coinquilini trentenni (una coppia di lavoratori precari e uno specializzando in malattie infettive) è accaduto un “piccolo incidente”.

Un rider ha portato la consegna sbagliata e, per una disgraziata concomitanza di cause, non ha mai lasciato l’abitazione. Giace riverso al suolo, la testa fracassata dal souvenir di un viaggio in Egitto del padrone di casa. E pensare che era il suo primo giorno di lavoro presso la celebre azienda di food delivery Trust it...

In una serie di rewind, flashback e moviole, il nostro narratore-rider-nonpiùvivo illustrerà come si sono svolti i fatti di quella giornata: ci racconterà di una generazione vittima della fretta, dell’odio social e dell’assenza di certezze, che rischia sempre di perdersi nella disperazione e di diventare inevitabile vittima se non rende sé stessa, a sua volta, carnefice.

Come dichiara Andrea Cioffi «Viviamo in un mondo che non risparmia nessuno.

La nostra generazione, quella dei millennial, i nati tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, ne è la più lampante testimonianza: perennemente under-qualcosa, sempre a correre dietro a lavori precari, con competenze e titoli di studio sempre meno riconosciuti, in una sfida costante contro la vita, all'ombra della generazione precedente.

Soltanto un anno fa assistevamo al surreale licenziamento di Sebastian Galassi, 26 anni, rider che ha perso il lavoro il giorno dopo aver perso la vita; licenziato da una App, da un algoritmo che lo ha ritenuto non abbastanza efficiente. Una tragedia. La tragedia del nostro tempo.

Per raccontarla abbiamo scelto il genere della black comedy, perché crediamo nel potere poetico, politico e catartico della risata.

La mission della nostra compagnia, quella di coniugare schemi e ispirazione classici a contemporaneità di temi e linguaggio, fa sì che i nostri personaggi, pur riconducibili al presente, attingano al nucleo dei tipi fissi (i due innamorati, il dottore, il servo) per poi essere ricollocati in una commedia di situazione in cui scene e costumi strizzano l’occhio a serie tv come The big bang theory e How I met your mother.

Una commedia spietata, dunque, che non risparmia nessuno (più di un personaggio ci resterà secco), i cui protagonisti, forse, sono meno diversi da noi di quanto siamo pronti ad ammettere».

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SPETTACOLI - “De(ath)livery” di Andrea Cioffi, l'11 e 12 novembre al Teatro Sannazaro di Napoli

di Napoli Magazine

05/11/2025 - 23:36

Al Teatro Sannazaro prosegue “Prime di settimana”, la rassegna teatrale under 35 nata in collaborazione con la compagnia Teen Theatre.

Martedì 11 e mercoledì 12 novembre, alle ore 21, va in scena “De(ath)livery” scritto e diretto da Andrea Cioffi, da un’idea di Sara Guardascione ed entrambi in scena con Vincenzo Castellone e Luigi Leone. Lo spettacolo ha ottenuto vari riconoscimenti come Premio Nazionale Città di Leonforte 2023 per miglior spettacolo, miglior regia, e migliore attrice, selezione Ufficiale FringeMi 2023, Semifinalista Premio Scenario 2021, Premio Massimo Troisi 2024 per il Miglior Autore Emergente.

L’assistente alla regia è Ilaria Fierro, le scene sono di Trisha Palma, i costumi di Rosario Martone, il disegno luci di Andrea Savoia e le musiche di Emanuele Pontoni.

In un appartamento che è un mash-up tra lo stile sit-com americano e le case studenti di tutta Italia, in cui convivono tre coinquilini trentenni (una coppia di lavoratori precari e uno specializzando in malattie infettive) è accaduto un “piccolo incidente”.

Un rider ha portato la consegna sbagliata e, per una disgraziata concomitanza di cause, non ha mai lasciato l’abitazione. Giace riverso al suolo, la testa fracassata dal souvenir di un viaggio in Egitto del padrone di casa. E pensare che era il suo primo giorno di lavoro presso la celebre azienda di food delivery Trust it...

In una serie di rewind, flashback e moviole, il nostro narratore-rider-nonpiùvivo illustrerà come si sono svolti i fatti di quella giornata: ci racconterà di una generazione vittima della fretta, dell’odio social e dell’assenza di certezze, che rischia sempre di perdersi nella disperazione e di diventare inevitabile vittima se non rende sé stessa, a sua volta, carnefice.

Come dichiara Andrea Cioffi «Viviamo in un mondo che non risparmia nessuno.

La nostra generazione, quella dei millennial, i nati tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, ne è la più lampante testimonianza: perennemente under-qualcosa, sempre a correre dietro a lavori precari, con competenze e titoli di studio sempre meno riconosciuti, in una sfida costante contro la vita, all'ombra della generazione precedente.

Soltanto un anno fa assistevamo al surreale licenziamento di Sebastian Galassi, 26 anni, rider che ha perso il lavoro il giorno dopo aver perso la vita; licenziato da una App, da un algoritmo che lo ha ritenuto non abbastanza efficiente. Una tragedia. La tragedia del nostro tempo.

Per raccontarla abbiamo scelto il genere della black comedy, perché crediamo nel potere poetico, politico e catartico della risata.

La mission della nostra compagnia, quella di coniugare schemi e ispirazione classici a contemporaneità di temi e linguaggio, fa sì che i nostri personaggi, pur riconducibili al presente, attingano al nucleo dei tipi fissi (i due innamorati, il dottore, il servo) per poi essere ricollocati in una commedia di situazione in cui scene e costumi strizzano l’occhio a serie tv come The big bang theory e How I met your mother.

Una commedia spietata, dunque, che non risparmia nessuno (più di un personaggio ci resterà secco), i cui protagonisti, forse, sono meno diversi da noi di quanto siamo pronti ad ammettere».