Cultura & Gossip
SPETTACOLI - La regista Giorgia Guerra debutta al Teatro San Carlo con Roméo et Juliette di Gounod
12.02.2025 13:45 di Napoli Magazine

La regista Giorgia Guerra debutta al Teatro San Carlo 


con Roméo et Juliette di Gounod 

in scena dal 15 al 25 febbraio

 

Con una solida carriera come regista d'opera e dopo avere lavorato nei principali teatri d'opera di Italia e Spagna, Giorgia Guerra inizia il 2025 “realizzando un sogno”, come lei stessa afferma: debuttare al Teatro San Carlo di Napoli. Lo farà dal 15 al 25 febbraio con un titolo che conosce bene, Roméo et Juliette, una produzione dell’Ópera de Oviedo e ABAO Bilbao Opera andata in scena in quest’ultimo teatro nell’ottobre 2023 con gli stessi protagonisti d’eccezione attesi a Napoli, cioè Javier Camarena e Nadine Sierra. Con entrambi, la regista romana confessa di aver provato “un’assoluta sintonia e di avere apprezzato la loro dedizione nel dare forma alle mie idee per costruire personaggi così emblematici come gli amanti di Verona”: su quest’ultimo aspetto Giorgia Guerra lavora in modo particolare, avendo lavorato anche come attrice prima di dedicarsi alla regia d’opera.

A Napoli Roméo et Juliette andrà in scena per la prima volta nella storia del prestigioso Teatro di San Carlo: nelle serate del 15, 18, 21, 23 e 25 febbraio il soprano americano e il tenore messicano condivideranno il palco con Gianluca Buratto nel ruolo di Frère Laurent e Alessio Arduini come Mercutio, con il Coro preparato da Fabrizio Cassi e l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretti da Sesto Quatrini.

Il progetto creativo si completa con le scene di Federica Parolini, i costumi di Lorena Marín, le luci di Fiammetta Baldiserri e le videoproiezioni di Imaginarium Studio, in perfetta sintonia con la regista che aggiunge che la messa in scena da lei firmata pone al centro “la poesia e la contemplazione affinché il pubblico possa respirare e godere della meravigliosa musica di Gounod; tutti conosciamo il finale del dramma vissuto da Giulietta e Romeo, emblema immortale dell’amore e soprattutto della forza dell’amore”.

L’idea di Giorgia Guerra si basa sull’influenza sociale e politica delle famiglie rivali, “che pesano come monoliti sulla vita dei giovani e che finiranno per distruggerli. In una scatola scenica atemporale prendono vita questi celebri personaggi con costumi d’epoca, mostrandoci i loro sentimenti puri e questo dramma magico”.

La versione di Gounod del capolavoro shakespeariano esalta aspetti come la bellezza e la purezza della giovinezza e inviterà il pubblico del San Carlo “a gustare il mito di Romeo e Giulietta che ancora oggi, nel pieno del XXI secolo, continua a parlarci attraverso molteplici forme d’arte: dal dramma originale di fine Cinquecento, passando per il teatro musicale prima con il mirabile capolavoro belliniano e dopo con questo di Gounod, ma anche la celebre versione per balletto di Sergej Prokof’ev – alla quale questa produzione rende omaggio – fino alla vasta filmografia che tutti conosciamo”, afferma la regista. “Il mio obiettivo è dare a questa storia universale, che ha appassionato decine di generazioni, una nuova prospettiva, affinché il pubblico esca dal vortice della vita moderna e si immerga in un viaggio emozionante e in una musica da sogno, in uno spettacolo dove la tradizione va a braccetto con le nuove tecnologie audiovisive”.

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SPETTACOLI - La regista Giorgia Guerra debutta al Teatro San Carlo con Roméo et Juliette di Gounod

di Napoli Magazine

12/02/2025 - 13:45

La regista Giorgia Guerra debutta al Teatro San Carlo 


con Roméo et Juliette di Gounod 

in scena dal 15 al 25 febbraio

 

Con una solida carriera come regista d'opera e dopo avere lavorato nei principali teatri d'opera di Italia e Spagna, Giorgia Guerra inizia il 2025 “realizzando un sogno”, come lei stessa afferma: debuttare al Teatro San Carlo di Napoli. Lo farà dal 15 al 25 febbraio con un titolo che conosce bene, Roméo et Juliette, una produzione dell’Ópera de Oviedo e ABAO Bilbao Opera andata in scena in quest’ultimo teatro nell’ottobre 2023 con gli stessi protagonisti d’eccezione attesi a Napoli, cioè Javier Camarena e Nadine Sierra. Con entrambi, la regista romana confessa di aver provato “un’assoluta sintonia e di avere apprezzato la loro dedizione nel dare forma alle mie idee per costruire personaggi così emblematici come gli amanti di Verona”: su quest’ultimo aspetto Giorgia Guerra lavora in modo particolare, avendo lavorato anche come attrice prima di dedicarsi alla regia d’opera.

A Napoli Roméo et Juliette andrà in scena per la prima volta nella storia del prestigioso Teatro di San Carlo: nelle serate del 15, 18, 21, 23 e 25 febbraio il soprano americano e il tenore messicano condivideranno il palco con Gianluca Buratto nel ruolo di Frère Laurent e Alessio Arduini come Mercutio, con il Coro preparato da Fabrizio Cassi e l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretti da Sesto Quatrini.

Il progetto creativo si completa con le scene di Federica Parolini, i costumi di Lorena Marín, le luci di Fiammetta Baldiserri e le videoproiezioni di Imaginarium Studio, in perfetta sintonia con la regista che aggiunge che la messa in scena da lei firmata pone al centro “la poesia e la contemplazione affinché il pubblico possa respirare e godere della meravigliosa musica di Gounod; tutti conosciamo il finale del dramma vissuto da Giulietta e Romeo, emblema immortale dell’amore e soprattutto della forza dell’amore”.

L’idea di Giorgia Guerra si basa sull’influenza sociale e politica delle famiglie rivali, “che pesano come monoliti sulla vita dei giovani e che finiranno per distruggerli. In una scatola scenica atemporale prendono vita questi celebri personaggi con costumi d’epoca, mostrandoci i loro sentimenti puri e questo dramma magico”.

La versione di Gounod del capolavoro shakespeariano esalta aspetti come la bellezza e la purezza della giovinezza e inviterà il pubblico del San Carlo “a gustare il mito di Romeo e Giulietta che ancora oggi, nel pieno del XXI secolo, continua a parlarci attraverso molteplici forme d’arte: dal dramma originale di fine Cinquecento, passando per il teatro musicale prima con il mirabile capolavoro belliniano e dopo con questo di Gounod, ma anche la celebre versione per balletto di Sergej Prokof’ev – alla quale questa produzione rende omaggio – fino alla vasta filmografia che tutti conosciamo”, afferma la regista. “Il mio obiettivo è dare a questa storia universale, che ha appassionato decine di generazioni, una nuova prospettiva, affinché il pubblico esca dal vortice della vita moderna e si immerga in un viaggio emozionante e in una musica da sogno, in uno spettacolo dove la tradizione va a braccetto con le nuove tecnologie audiovisive”.