Dal 6 al 9 marzo Lino Musella porta in scena in Sala Assoli-Moscato Come un animale senza nome, opera-concerto originale su testi di Pier Paolo Pasolini. Il poema autobiografico Poeta delle ceneri diventa la colonna vertebrale del corpus pasoliniano, trasformato in drammaturgia poetica da Igor Esposito, che la voce di Musella rende in forma di costellazione sonora, nuova e vibrante, accompagnata dalle sonorità musicali, eseguite dal vivo, del Maestro Luca Canciello. Lo spettacolo, produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello – Cadmo, è in programma il 6, 7 e 8 marzo alle ore 20.30, il 9 marzo alle ore 18.00.
Biglietti: intero 18,00 euro; riduzioni under 30, over 65 ed enti convenzionati 15,00 euro.
La straordinaria e misteriosa potenza del fantasma pasoliniano torna a interrogare il nostro presente a più di cento anni dalla nascita del poeta. Nel lavoro portato in scena da Musella, attore italiano tra i più talentuosi, l’anima di Pasolini suona e risuona. La poesia regalata al mondo dall’intellettuale friulano emerge dalla denuncia delle diseguaglianze sociali come da quella operata contro i fantasmi del perbenismo morale. Una voce rigorosa, che si leva più in alto di quella dei suoi contemporanei, donando bellezza e splendore anche alle parole degli amici, a quelle di coloro che gli furono vicini, che nel lavoro teatrale prendono la parola, per restituire un ritratto del Poeta pieno di grazia e vigore.
Musella si fa corpo e voce di un assolo fatto di musica e incanto della parola, che gli permettono di rievocare l’universo pasoliniano attraverso episodi della sua vita. Tra poesie, narrazione, articoli e film, emerge un Pasolini innocente, spirituale e vibrante. Come un animale senza nome è un concerto polifonico e vocale, un viaggio che l’artista compie insieme ad ogni spettatore, un percorso di avvicinamento, di scoperta e sottolineatura dei diversi aspetti racchiusi nella poesia. Una sorta di preghiera laica conduce il pubblico dentro il mistero della forza espressiva del Poeta, dove, un ardente desiderio tiene avvinte vita e morte.
di Napoli Magazine
03/03/2025 - 11:09
Dal 6 al 9 marzo Lino Musella porta in scena in Sala Assoli-Moscato Come un animale senza nome, opera-concerto originale su testi di Pier Paolo Pasolini. Il poema autobiografico Poeta delle ceneri diventa la colonna vertebrale del corpus pasoliniano, trasformato in drammaturgia poetica da Igor Esposito, che la voce di Musella rende in forma di costellazione sonora, nuova e vibrante, accompagnata dalle sonorità musicali, eseguite dal vivo, del Maestro Luca Canciello. Lo spettacolo, produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello – Cadmo, è in programma il 6, 7 e 8 marzo alle ore 20.30, il 9 marzo alle ore 18.00.
Biglietti: intero 18,00 euro; riduzioni under 30, over 65 ed enti convenzionati 15,00 euro.
La straordinaria e misteriosa potenza del fantasma pasoliniano torna a interrogare il nostro presente a più di cento anni dalla nascita del poeta. Nel lavoro portato in scena da Musella, attore italiano tra i più talentuosi, l’anima di Pasolini suona e risuona. La poesia regalata al mondo dall’intellettuale friulano emerge dalla denuncia delle diseguaglianze sociali come da quella operata contro i fantasmi del perbenismo morale. Una voce rigorosa, che si leva più in alto di quella dei suoi contemporanei, donando bellezza e splendore anche alle parole degli amici, a quelle di coloro che gli furono vicini, che nel lavoro teatrale prendono la parola, per restituire un ritratto del Poeta pieno di grazia e vigore.
Musella si fa corpo e voce di un assolo fatto di musica e incanto della parola, che gli permettono di rievocare l’universo pasoliniano attraverso episodi della sua vita. Tra poesie, narrazione, articoli e film, emerge un Pasolini innocente, spirituale e vibrante. Come un animale senza nome è un concerto polifonico e vocale, un viaggio che l’artista compie insieme ad ogni spettatore, un percorso di avvicinamento, di scoperta e sottolineatura dei diversi aspetti racchiusi nella poesia. Una sorta di preghiera laica conduce il pubblico dentro il mistero della forza espressiva del Poeta, dove, un ardente desiderio tiene avvinte vita e morte.