Dal 28 ottobre al 2 novembre, in Sala Assoli/Moscato una settimana interamente dedicata a Saverio La Ruina, una settimana interamente dedicata a uno dei più importanti autori e interpreti del teatro contemporaneo italiano: tre spettacoli e un film che attraversano vent’anni di ricerca teatrale, linguistica e politica sul corpo e sulla voce delle donne, sul Sud, sulla memoria e sull’identità.
Formatosi alla Scuola di Teatro di Bologna e laureato al DAMS, Saverio La Ruina ha lavorato, tra gli altri, con Leo de Berardinis e Remondi & Caporossi, e ha approfondito la sua formazione con Jerzy Sthur, Ludvik Flaszen ed Eimuntas Nekrosius. Con Dario De Luca ha fondato la compagnia Scena Verticale e il festival Primavera dei Teatri, diventato punto di riferimento per la nuova scena italiana.
Autore e interprete di opere come Dissonorata, La borto, Italianesi, Polvere, Masculu e fìammina e Via del Popolo – rappresentato in Sala Assoli e vincitore del Premio UBU 2023 per il miglior nuovo testo italiano – La Ruina ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui più Premi UBU, il Premio Hystrio alla Drammaturgia, il Premio Ruccello, il Premio Enriquez e il Premio Lo Straniero.
IL PROGRAMMA
28–29 ottobre | DISSONORATA
di e con Saverio La Ruina
Musiche dal vivo di Gianfranco De Franco
Vincitore del Premio UBU 2007 al “miglior attore” e al “miglior nuovo testo italiano”, Dissonorata racconta un delitto d’onore in Calabria. Una voce di donna che si fa coro, memoria collettiva e denuncia, rievocando un Sud arcaico eppure attuale, dove la legge degli uomini e la cultura del silenzio soffocano generazioni di donne. Con ironia, dolore e poesia, La Ruina costruisce un ritratto che dal villaggio calabrese si allarga al “villaggio globale” della condizione femminile.
30–31 ottobre | LA BORTO
di e con Saverio La Ruina
Musiche dal vivo di Gianfranco De Franco
Premio UBU 2010 per il “miglior nuovo testo italiano”, La borto è un monologo potente e visionario. Vittoria, la protagonista, racconta un aborto e, con esso, una società plasmata dallo sguardo maschile. Con la consueta ironia amara e la capacità di dare voce a un intero mondo, La Ruina dipinge un Sud dove la colpa e la vergogna si intrecciano al desiderio di libertà e dignità.
1–2 novembre | POLVERE
di e con Saverio La Ruina e Cecilia Foti
Vincitore del Premio Lo Straniero, del Premio Enriquez e del Premio Ruccello nel 2015, Polvere indaga il tema della violenza psicologica di coppia. Prima ancora delle botte, c’è una “polvere” sottile che corrode, umilia, toglie voce e identità. Un testo intenso, necessario, ma soprattutto attuale, che affronta il tema con grande delicatezza, esplorando i rapporti di potere e le dinamiche della dipendenza affettiva.
Sul tema un’operatrice di un centro antiviolenza ha detto:
“Le botte sono la parte più fisica del rapporto violento di coppia; l’uccisione della donna la parte conclusiva. Ma c’è un prima, immateriale, impalpabile, polvere evanescente che si solleva piano intorno alla donna, la circonda, la avvolge, ne mina le certezze, ne annienta la forza, il coraggio, spegne il sorriso e la capacità di sognare. Una polvere opaca che confonde, fatta di parole che umiliano e feriscono, di piccoli sgarbi, di riconoscimenti mancati, di affetto sbrigativo, talvolta brusco.”
Sul testo Saverio La Ruina parla soprattutto delle dinamiche di potere della coppia:
“Non so quanto c’entri il femminicidio con questo lavoro. Ma di sicuro c’entrano i rapporti di potere all’interno della coppia, di cui quasi ovunque si trovano tracce.”
1° novembre ore 18 | proiezione del film ITALIANESI di Saverio La Ruina
Il regista introdurrà il film in dialogo con Angelo Curti
Presentato in anteprima all’Agimi Art Center di Tirana e vincitore al Tirana Film Festival nella sezione “Panorama Reflecting Albania”, il film Italianesi racconta una pagina poco conosciuta della storia del Novecento: quella dei cittadini italiani rimasti in Albania dopo la fine della seconda guerra mondiale. Ispirato all’omonimo spettacolo (Premio Ubu 2012), il documentario restituisce, con le voci dei protagonisti, una memoria collettiva rimossa, in un dialogo continuo tra teatro e realtà. Nell’ambito di ancora Altre Visioni, la rassegna promossa dall’Associazione Assoli con il contributo ex L.R. 2016 della Regione Campania e Film Commission Regione Campania.
Orari spettacoli
Martedì > sabato: ore 20.30
Domenica: ore 18.00
Posto unico
Intero €18 | Ridotto €15
Riduzioni: under 30, over 65, CartaEffe, enti convenzionati
di Napoli Magazine
24/10/2025 - 14:13
Dal 28 ottobre al 2 novembre, in Sala Assoli/Moscato una settimana interamente dedicata a Saverio La Ruina, una settimana interamente dedicata a uno dei più importanti autori e interpreti del teatro contemporaneo italiano: tre spettacoli e un film che attraversano vent’anni di ricerca teatrale, linguistica e politica sul corpo e sulla voce delle donne, sul Sud, sulla memoria e sull’identità.
Formatosi alla Scuola di Teatro di Bologna e laureato al DAMS, Saverio La Ruina ha lavorato, tra gli altri, con Leo de Berardinis e Remondi & Caporossi, e ha approfondito la sua formazione con Jerzy Sthur, Ludvik Flaszen ed Eimuntas Nekrosius. Con Dario De Luca ha fondato la compagnia Scena Verticale e il festival Primavera dei Teatri, diventato punto di riferimento per la nuova scena italiana.
Autore e interprete di opere come Dissonorata, La borto, Italianesi, Polvere, Masculu e fìammina e Via del Popolo – rappresentato in Sala Assoli e vincitore del Premio UBU 2023 per il miglior nuovo testo italiano – La Ruina ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui più Premi UBU, il Premio Hystrio alla Drammaturgia, il Premio Ruccello, il Premio Enriquez e il Premio Lo Straniero.
IL PROGRAMMA
28–29 ottobre | DISSONORATA
di e con Saverio La Ruina
Musiche dal vivo di Gianfranco De Franco
Vincitore del Premio UBU 2007 al “miglior attore” e al “miglior nuovo testo italiano”, Dissonorata racconta un delitto d’onore in Calabria. Una voce di donna che si fa coro, memoria collettiva e denuncia, rievocando un Sud arcaico eppure attuale, dove la legge degli uomini e la cultura del silenzio soffocano generazioni di donne. Con ironia, dolore e poesia, La Ruina costruisce un ritratto che dal villaggio calabrese si allarga al “villaggio globale” della condizione femminile.
30–31 ottobre | LA BORTO
di e con Saverio La Ruina
Musiche dal vivo di Gianfranco De Franco
Premio UBU 2010 per il “miglior nuovo testo italiano”, La borto è un monologo potente e visionario. Vittoria, la protagonista, racconta un aborto e, con esso, una società plasmata dallo sguardo maschile. Con la consueta ironia amara e la capacità di dare voce a un intero mondo, La Ruina dipinge un Sud dove la colpa e la vergogna si intrecciano al desiderio di libertà e dignità.
1–2 novembre | POLVERE
di e con Saverio La Ruina e Cecilia Foti
Vincitore del Premio Lo Straniero, del Premio Enriquez e del Premio Ruccello nel 2015, Polvere indaga il tema della violenza psicologica di coppia. Prima ancora delle botte, c’è una “polvere” sottile che corrode, umilia, toglie voce e identità. Un testo intenso, necessario, ma soprattutto attuale, che affronta il tema con grande delicatezza, esplorando i rapporti di potere e le dinamiche della dipendenza affettiva.
Sul tema un’operatrice di un centro antiviolenza ha detto:
“Le botte sono la parte più fisica del rapporto violento di coppia; l’uccisione della donna la parte conclusiva. Ma c’è un prima, immateriale, impalpabile, polvere evanescente che si solleva piano intorno alla donna, la circonda, la avvolge, ne mina le certezze, ne annienta la forza, il coraggio, spegne il sorriso e la capacità di sognare. Una polvere opaca che confonde, fatta di parole che umiliano e feriscono, di piccoli sgarbi, di riconoscimenti mancati, di affetto sbrigativo, talvolta brusco.”
Sul testo Saverio La Ruina parla soprattutto delle dinamiche di potere della coppia:
“Non so quanto c’entri il femminicidio con questo lavoro. Ma di sicuro c’entrano i rapporti di potere all’interno della coppia, di cui quasi ovunque si trovano tracce.”
1° novembre ore 18 | proiezione del film ITALIANESI di Saverio La Ruina
Il regista introdurrà il film in dialogo con Angelo Curti
Presentato in anteprima all’Agimi Art Center di Tirana e vincitore al Tirana Film Festival nella sezione “Panorama Reflecting Albania”, il film Italianesi racconta una pagina poco conosciuta della storia del Novecento: quella dei cittadini italiani rimasti in Albania dopo la fine della seconda guerra mondiale. Ispirato all’omonimo spettacolo (Premio Ubu 2012), il documentario restituisce, con le voci dei protagonisti, una memoria collettiva rimossa, in un dialogo continuo tra teatro e realtà. Nell’ambito di ancora Altre Visioni, la rassegna promossa dall’Associazione Assoli con il contributo ex L.R. 2016 della Regione Campania e Film Commission Regione Campania.
Orari spettacoli
Martedì > sabato: ore 20.30
Domenica: ore 18.00
Posto unico
Intero €18 | Ridotto €15
Riduzioni: under 30, over 65, CartaEffe, enti convenzionati