Il grande evento di anteprima “Tango è vita” giovedì 30 ottobre, alle ore 20.00, all’Ex Asilo Filangieri di Napoli, segnerà la partenza dell’XI edizione del Premio Fausto Rossano - Festival di Cinema del Sociale e della Salute Mentale che quest’anno, con il titolo “UMANAmente”, si svolgerà dal 5 al 9 novembre 2025 principalmente tra l’Ex Asilo Filangieri e il Teatro Bolivar, oltre a vedere coinvolti altri luoghi significativi della città di Napoli come l’Università Federico II – Dipartimento di Scienze Sociali Campus San Giovanni, The Spark Creative Hub, Casa Cinema Napoli, I.S.I.S. Alfonso Casanova. Il “Premio”, ideato e organizzato da Marco Rossano con la direzione artistica di Sergio Sivori e realizzato con il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania, gode del sostegno della Fondazione Pio Monte della Misericordia con i patrocini del Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II, della Fondazione Una Nessuna Centomila e della Fondazione Limpe.
Sono oltre 400 i film giunti da tutto il mondo, 30 i finalisti divisi in sei categorie: Corti, Studenti, Laboratori, Animazioni, Focus Campania, Documentari. Le principali tematiche dei corti sono: relazioni di coppia, Alzheimer, genere e transgenere, mascolinità, memoria.
«Il Premio Fausto Rossano – racconta il direttore artistico Sergio Sivori - rinnova ogni anno il suo impegno nel promuovere, attraverso il linguaggio cinematografico, una riflessione profonda sulla salute mentale. L'obiettivo è favorire una cultura del rispetto, dell'ascolto e dell'inclusione nel solco dei valori che hanno ispirato la vita e il lavoro di Fausto Rossano».
PROGRAMMA DI GIOVEDÌ 30 OTTOBRE - Evento di Anteprima “Tango è vita” dalle ore 20.00 alle 23.00, all’ Ex Asilo Filangieri (Vico Giuseppe Maffei).
Il tema dell’umanità, a cui è intitolata quest’XI edizione, si declina in tre direzioni emblematiche del nostro tempo: il Parkinson e la sorprendente relazione con il tango, che diventa linguaggio del corpo e forma di riabilitazione, un modo per riscoprire armonia e contatto umano là dove la malattia sembra sottrarli; i disturbi della condotta alimentare, che colpiscono soprattutto i più giovani per i quali i corpi diventano terreno di conflitto, riflesso di una società che impone modelli irraggiungibili; la tragedia in Palestina, e in particolare a Gaza, dove la disumanizzazione e la perdita di empatia rendono urgente interrogarsi sul significato stesso di “umanità” e sulla responsabilità collettiva di non voltarsi altrove. Ogni sera verrà presentato un corto di un regista palestinese in collaborazione con il Nazra Palestine Short Film Festival.
Il Premio è dedicato a Fausto Rossano, scomparso prematuramente nel 2012, che nel suo lavoro seppe coniugare la psichiatria con la psicologia analitica junghiana, ponendo al centro la dignità della persona e il riconoscimento dell’altro nella sua interezza. La sua opera, profondamente etica e politica, è stata guidata da un principio fondante: restituire visibilità e dignità a chi ne è privato, a chi resta ai margini o è reso invisibile dai pregiudizi della società. Il suo pensiero poneva al centro l’umanità della persona, nella sua interezza di corpo e spirito, dall’inizio alla fine della vita, al di là di età, condizioni o malattie, in una prospettiva che rifiuta ogni visione riduttiva e normativa dell’essere umano.

di Napoli Magazine
24/10/2025 - 16:54
Il grande evento di anteprima “Tango è vita” giovedì 30 ottobre, alle ore 20.00, all’Ex Asilo Filangieri di Napoli, segnerà la partenza dell’XI edizione del Premio Fausto Rossano - Festival di Cinema del Sociale e della Salute Mentale che quest’anno, con il titolo “UMANAmente”, si svolgerà dal 5 al 9 novembre 2025 principalmente tra l’Ex Asilo Filangieri e il Teatro Bolivar, oltre a vedere coinvolti altri luoghi significativi della città di Napoli come l’Università Federico II – Dipartimento di Scienze Sociali Campus San Giovanni, The Spark Creative Hub, Casa Cinema Napoli, I.S.I.S. Alfonso Casanova. Il “Premio”, ideato e organizzato da Marco Rossano con la direzione artistica di Sergio Sivori e realizzato con il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania, gode del sostegno della Fondazione Pio Monte della Misericordia con i patrocini del Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II, della Fondazione Una Nessuna Centomila e della Fondazione Limpe.
Sono oltre 400 i film giunti da tutto il mondo, 30 i finalisti divisi in sei categorie: Corti, Studenti, Laboratori, Animazioni, Focus Campania, Documentari. Le principali tematiche dei corti sono: relazioni di coppia, Alzheimer, genere e transgenere, mascolinità, memoria.
«Il Premio Fausto Rossano – racconta il direttore artistico Sergio Sivori - rinnova ogni anno il suo impegno nel promuovere, attraverso il linguaggio cinematografico, una riflessione profonda sulla salute mentale. L'obiettivo è favorire una cultura del rispetto, dell'ascolto e dell'inclusione nel solco dei valori che hanno ispirato la vita e il lavoro di Fausto Rossano».
PROGRAMMA DI GIOVEDÌ 30 OTTOBRE - Evento di Anteprima “Tango è vita” dalle ore 20.00 alle 23.00, all’ Ex Asilo Filangieri (Vico Giuseppe Maffei).
Il tema dell’umanità, a cui è intitolata quest’XI edizione, si declina in tre direzioni emblematiche del nostro tempo: il Parkinson e la sorprendente relazione con il tango, che diventa linguaggio del corpo e forma di riabilitazione, un modo per riscoprire armonia e contatto umano là dove la malattia sembra sottrarli; i disturbi della condotta alimentare, che colpiscono soprattutto i più giovani per i quali i corpi diventano terreno di conflitto, riflesso di una società che impone modelli irraggiungibili; la tragedia in Palestina, e in particolare a Gaza, dove la disumanizzazione e la perdita di empatia rendono urgente interrogarsi sul significato stesso di “umanità” e sulla responsabilità collettiva di non voltarsi altrove. Ogni sera verrà presentato un corto di un regista palestinese in collaborazione con il Nazra Palestine Short Film Festival.
Il Premio è dedicato a Fausto Rossano, scomparso prematuramente nel 2012, che nel suo lavoro seppe coniugare la psichiatria con la psicologia analitica junghiana, ponendo al centro la dignità della persona e il riconoscimento dell’altro nella sua interezza. La sua opera, profondamente etica e politica, è stata guidata da un principio fondante: restituire visibilità e dignità a chi ne è privato, a chi resta ai margini o è reso invisibile dai pregiudizi della società. Il suo pensiero poneva al centro l’umanità della persona, nella sua interezza di corpo e spirito, dall’inizio alla fine della vita, al di là di età, condizioni o malattie, in una prospettiva che rifiuta ogni visione riduttiva e normativa dell’essere umano.
