Nella vicenda di finzione, ambientata a cavallo tra il 1600 e il 1700, irrompono numerosi personaggi tra cui la suora Maria Teresa de’ Liguori interpretata da Giovanna Sannino (Mare Fuori, Come Romeo e Giulietta), in suggestive scene girate con abiti d’epoca tra il Duomo di Napoli, via dei Tribunali, a Scampia, e nell’Archivio di Stato.
Liberamente ispirato alla lettera pastorale del 1° agosto 2014 “In Dialogo con Sant’Alfonso” scritta da Sua Eccellenza Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale della Campania, l’opera ripercorre in sette atti cronologici le fasi salienti della vita del santo.
Ad accompagnare il racconto la voce narrante in prima persona e l'interpretazione di Enrico Lo Verso, e le canzoni "Quando la felicità non la vedi, cercala dentro" e "Stabat mater" di Enzo Avitabile, cantautore con due David di Donatello, che ha concesso i brani a titolo gratuito per devozione a Sant'Alfonso.
La colonna sonora originale è a cura dei compositori del Dipartimento di Musica Applicata del Conservatorio "Francesco Venezze" di Rovigo con la direzione artistica del Premio David di Donatello Marco Biscarini.
“Il Santo di Carne” è scritto dallo stesso Nuzzo con Mariadiletta Coco, prodotto da Giuseppe Piccolo e Giovanni La Montagna con il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Campania e Film Commission Regione Campania nell’ambito delle “Nuove Strategie per il cinema in Campania 3” in distribuzione internazionale con London Movie Ltd e con la collaborazione del Liceo Alfonso Maria de’ Liguori e Diocesi di Acerra.
SINOSSI: Un’autobiografia immaginaria, un viaggio poetico tra vicenda terrena, opere, testimonianze e lascito spirituale di Alfonso Maria de’ Liguori raccontata in prima persona, interpretato da Enrico Lo Verso. Attraverso ricostruzioni storiche a cavallo tra il 1600 e il 1700 e interviste raccolte dal regista Giuseppe Alessio Nuzzo nell’arco di anni di studio laico sulla sua figura, il documentario delinea il ritratto non solo del Santo ma anche dell’Uomo, cercando di risolvere il mistero di questa personalità così importante e studiata per l’orientamento della Chiesa Cattolica, per la teologia, l’arte e la musica, a partite dal suo “Tu scendi dalle stelle”, ma ancora così poco conosciuta.
di Napoli Magazine
11/11/2024 - 12:37
Nella vicenda di finzione, ambientata a cavallo tra il 1600 e il 1700, irrompono numerosi personaggi tra cui la suora Maria Teresa de’ Liguori interpretata da Giovanna Sannino (Mare Fuori, Come Romeo e Giulietta), in suggestive scene girate con abiti d’epoca tra il Duomo di Napoli, via dei Tribunali, a Scampia, e nell’Archivio di Stato.
Liberamente ispirato alla lettera pastorale del 1° agosto 2014 “In Dialogo con Sant’Alfonso” scritta da Sua Eccellenza Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale della Campania, l’opera ripercorre in sette atti cronologici le fasi salienti della vita del santo.
Ad accompagnare il racconto la voce narrante in prima persona e l'interpretazione di Enrico Lo Verso, e le canzoni "Quando la felicità non la vedi, cercala dentro" e "Stabat mater" di Enzo Avitabile, cantautore con due David di Donatello, che ha concesso i brani a titolo gratuito per devozione a Sant'Alfonso.
La colonna sonora originale è a cura dei compositori del Dipartimento di Musica Applicata del Conservatorio "Francesco Venezze" di Rovigo con la direzione artistica del Premio David di Donatello Marco Biscarini.
“Il Santo di Carne” è scritto dallo stesso Nuzzo con Mariadiletta Coco, prodotto da Giuseppe Piccolo e Giovanni La Montagna con il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Campania e Film Commission Regione Campania nell’ambito delle “Nuove Strategie per il cinema in Campania 3” in distribuzione internazionale con London Movie Ltd e con la collaborazione del Liceo Alfonso Maria de’ Liguori e Diocesi di Acerra.
SINOSSI: Un’autobiografia immaginaria, un viaggio poetico tra vicenda terrena, opere, testimonianze e lascito spirituale di Alfonso Maria de’ Liguori raccontata in prima persona, interpretato da Enrico Lo Verso. Attraverso ricostruzioni storiche a cavallo tra il 1600 e il 1700 e interviste raccolte dal regista Giuseppe Alessio Nuzzo nell’arco di anni di studio laico sulla sua figura, il documentario delinea il ritratto non solo del Santo ma anche dell’Uomo, cercando di risolvere il mistero di questa personalità così importante e studiata per l’orientamento della Chiesa Cattolica, per la teologia, l’arte e la musica, a partite dal suo “Tu scendi dalle stelle”, ma ancora così poco conosciuta.