Focus Azzurro
MERCATO - Cammaroto a "NM": "Icardi, mister X, Llorente o nessuno? Il Napoli riflette"
29.08.2019 13:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Icardi, mister X, Llorente o nessuno? A quattro giorni dalla conclusione del mercato i tifosi del Napoli si ritrovano per la quarta estate consecutiva a sperare nel "botto" di fine estate con il sogno di un bomber che può spalancare le porte del paradiso calcistico. E sono quattro anche le ipotesi che rimangono per non lasciare al popolo azzurro l'amaro in bocca di un'altra annata da belli e incompiuti. 



L'estate 2018 del sogno Cavani e' evaporata, ridotta al nulla cosmico al cospetto di questa estate che comunque vada verrà ricordata a lungo per il tormentone Icardi. De Laurentiis ha deciso di aspettare Icardi fino alla fine e fino all'ultimo respiro, perlomeno sino a questo week-end, perché al 99,9% la strada è sbarrata e la telenovela è chiusa ma lo 0,1% è un barlume di speranza che ancora non muore. 



Zhang e Marotta hanno messo alla porta senza se e senza ma il bomber argentino ribadendogli che all'Inter vedrà il campo dal binocolo ma lui sin qui non ha mollato di un millimetro, forse mal consigliato anche da Wanda che ha una forte influenza eccome sul marito ma ora prova a mischiare le carte e far passare il messaggio mediatico che sia solo lui a voler fare la guerra. Ma chi ci crede che la strategia non sia concordata da marito e moglie? Certamente ADL ha capito da un pezzo il gioco degli altri, li lascia cuocere a fuoco lento e la partita a scacchi è diventata una mano di poker che si deciderà all'ultima mossa. 



Inter e Napoli hanno da settimane un accordo totale per 65 milioni di euro ma manca la volontà del calciatore e cioè la quinta essenza di tutto. Non si ricorda a memoria d'uomo un essere umano nell'universo del pallone e nemmeno sul pianeta Terra che si ostini a rifiutare di mettere in tasca 9 milioni per andare a vincere e diventare un Re nella città del Dio del pallone, sapendo che l'alternativa è farsi umiliare per due anni da chi non ti vuole più. Mira alla rescissione? Vuole fare causa per mobbing? Ad oggi è tutta aria fritta perché i cinesi non sono stupidi e nemmeno sprovveduti da farsi incartare, anche a costo di fargli fare 2 minuti a partita ogni 10 gare pur di non dare appiglio legale a nessuno causa. 



Tempo scaduto da un pezzo per Icardi, siamo ai minuti di recupero dei tempi supplementari. ADL non ha mai inseguito e perso tempo in vita sua nemmeno per 10 minuti al cospetto di chi rifiuta e snobba una congrua proposta di lavoro, e se da due mesi si va avanti con questa trattativa è perché l'affare è diventato una questione di puro principio. De Laurentiis sa che qualcuno si è messo in mezzo, di traverso a gamba tesa, facendo ostruzionismo a suon di ripetuti bluff per una questione di paura vera e propria, per impedire a tutti i costi che Icardi vada al Napoli e sposti gli equilibri. Si sa che il Napoli di oggi non potrebbe vincere il campionato e vale un terzo posto in cavalleria (forse con speranze di seconda posizione ma Conte sta già costruendo una grande Inter) mentre un Napoli con Icardi metterebbe gli azzurri di diritto in prima fila nella lotta scudetto con grandi possibilità - tecniche e per l'ambiente che si creerebbe - di rivincere il titolo che manca dal 1990. 



Per questo e solo per tale motivo ADL vuole capire sino a che punto si spingerà il teatrino di chi giura fedeltà all'Inter in realtà illudendosi di andare da una società che non lo vuole, ha esuberi che non riesce a piazzare e ha il solo interesse di portare Icardi al 2 settembre nella trappola dell'inganno per neutralizzare il Napoli. Una storia incredibile e sconcertante che a questo punto si avvia all'atto finale. Icardi e moglie sono al bivio tra una carriera da far ripartire o da fare morire, tra il farsi fregare oppure salvare la faccia in zona Cesarini. Scegliere Napoli e il Napoli sarebbe per loro fare bingo ma soprattutto chiunque abbia un minimo di lucida contezza delle vere emozioni del calcio non può nemmeno paragonare la meravigliosa unicità della passione partenopea con il freddo e scialbo snobbismo di chi festeggia gli scudetti con 30 ragazzini in piazza. 



ADL e Giuntoli attendono e riflettono perché sanno che manca un solo tassello a questa squadra ed è il bomber che manca da quattro estati. ADL ha parlato di un bomber da 30 reti. Evidentemente non è l'identikit del "vecchio" Llorente che è stato bloccato e rimandato di giorno in giorno perché considerato la mossa del "tanto per" che non entusiasma i tifosi e nemmeno la società stessa.  



Tanto meglio per alcuni che non arrivi nessuno se Icardi rimarrà ostinato nel suo no, piuttosto che prendere Llorente, che a quasi 35 anni non è un'operazione da Napoli. Avrebbe poco senso contrattualizzare per due stagioni un giocatore al tramonto, reduce da 13 reti in 58 partite nelle ultime due stagioni, che la Juventus ha già virtualmente "pensionato" nel 2015 e di fatto non aggiungerebbe niente alla squadra azzurra. 



L'intermediario di Llorente freme e sta girando i vari uffici dei club di A per metter pressione a Giuntoli, così si è fatto vedere nella sede della Fiorentina e ora è pure andato dall'Inter (casualità che riescano sempre a fotografarlo?). Il giochino è quello di mettere fretta al Napoli sapendo che sarebbe un colpaccio per la punta spagnola trovare un contratto in Italia per chi da parametro zero non ha trovato offerte nemmeno nella Premier che di solito ama i lungagnoni anche attempati.



Rimane la suggestione di un mister X. A partire da Diego Costa e, come abbiamo detto a suo tempo, ricordiamo che fu lui stesso a farsi sentire con Ancelotti qualche tempo fa e dai radar del tecnico di Reggiolo non è mai uscito. Su questa pista si sono riaccese le antenne azzurre perché se arriva Rodrigo a Madrid, a quel punto Costa saluterà e non intende fare da riserva a Morata, Felix e Rodrigo. I tempi però sono strettissimi. L'ingaggio del giocatore però è troppo alto dovrebbe ridurselo e a Madrid dopo il caso James Rodriguez non farebbero sconti nemmeno in cada Atletico. Rumors parlano di una possibile ipotesi di richiesta di prestito del bomber da parte del Napoli. 



Giuntoli infine non perde di vista il mercato italiano dove non esiste un altro simil Icardi, l'unico sarebbe Belotti per il quale Cairo vorrebbe la luna ma se proprio si cerca una scommessa al d.s. azzurro continuano a piacere nomi emergenti Kouame del Genoa (gran gol contro la Roma e in evidente crescita anche fisica) e Petagna della Spal. Costano entrambi 20 milioni e non sono dei top player ma potrebbero essere operazioni molto intelligenti se la strategia sarà quella di non fare ombra a Milik. Ma la madre di tutte le trattative continua a giocarsi all'ombra della Madonnina, sperando che nel frattempo Conte ci faccia il regalo di portarsi a Milano la statua di Pamplona.   

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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NAPOLI - Icardi, mister X, Llorente o nessuno? A quattro giorni dalla conclusione del mercato i tifosi del Napoli si ritrovano per la quarta estate consecutiva a sperare nel "botto" di fine estate con il sogno di un bomber che può spalancare le porte del paradiso calcistico. E sono quattro anche le ipotesi che rimangono per non lasciare al popolo azzurro l'amaro in bocca di un'altra annata da belli e incompiuti. 



L'estate 2018 del sogno Cavani e' evaporata, ridotta al nulla cosmico al cospetto di questa estate che comunque vada verrà ricordata a lungo per il tormentone Icardi. De Laurentiis ha deciso di aspettare Icardi fino alla fine e fino all'ultimo respiro, perlomeno sino a questo week-end, perché al 99,9% la strada è sbarrata e la telenovela è chiusa ma lo 0,1% è un barlume di speranza che ancora non muore. 



Zhang e Marotta hanno messo alla porta senza se e senza ma il bomber argentino ribadendogli che all'Inter vedrà il campo dal binocolo ma lui sin qui non ha mollato di un millimetro, forse mal consigliato anche da Wanda che ha una forte influenza eccome sul marito ma ora prova a mischiare le carte e far passare il messaggio mediatico che sia solo lui a voler fare la guerra. Ma chi ci crede che la strategia non sia concordata da marito e moglie? Certamente ADL ha capito da un pezzo il gioco degli altri, li lascia cuocere a fuoco lento e la partita a scacchi è diventata una mano di poker che si deciderà all'ultima mossa. 



Inter e Napoli hanno da settimane un accordo totale per 65 milioni di euro ma manca la volontà del calciatore e cioè la quinta essenza di tutto. Non si ricorda a memoria d'uomo un essere umano nell'universo del pallone e nemmeno sul pianeta Terra che si ostini a rifiutare di mettere in tasca 9 milioni per andare a vincere e diventare un Re nella città del Dio del pallone, sapendo che l'alternativa è farsi umiliare per due anni da chi non ti vuole più. Mira alla rescissione? Vuole fare causa per mobbing? Ad oggi è tutta aria fritta perché i cinesi non sono stupidi e nemmeno sprovveduti da farsi incartare, anche a costo di fargli fare 2 minuti a partita ogni 10 gare pur di non dare appiglio legale a nessuno causa. 



Tempo scaduto da un pezzo per Icardi, siamo ai minuti di recupero dei tempi supplementari. ADL non ha mai inseguito e perso tempo in vita sua nemmeno per 10 minuti al cospetto di chi rifiuta e snobba una congrua proposta di lavoro, e se da due mesi si va avanti con questa trattativa è perché l'affare è diventato una questione di puro principio. De Laurentiis sa che qualcuno si è messo in mezzo, di traverso a gamba tesa, facendo ostruzionismo a suon di ripetuti bluff per una questione di paura vera e propria, per impedire a tutti i costi che Icardi vada al Napoli e sposti gli equilibri. Si sa che il Napoli di oggi non potrebbe vincere il campionato e vale un terzo posto in cavalleria (forse con speranze di seconda posizione ma Conte sta già costruendo una grande Inter) mentre un Napoli con Icardi metterebbe gli azzurri di diritto in prima fila nella lotta scudetto con grandi possibilità - tecniche e per l'ambiente che si creerebbe - di rivincere il titolo che manca dal 1990. 



Per questo e solo per tale motivo ADL vuole capire sino a che punto si spingerà il teatrino di chi giura fedeltà all'Inter in realtà illudendosi di andare da una società che non lo vuole, ha esuberi che non riesce a piazzare e ha il solo interesse di portare Icardi al 2 settembre nella trappola dell'inganno per neutralizzare il Napoli. Una storia incredibile e sconcertante che a questo punto si avvia all'atto finale. Icardi e moglie sono al bivio tra una carriera da far ripartire o da fare morire, tra il farsi fregare oppure salvare la faccia in zona Cesarini. Scegliere Napoli e il Napoli sarebbe per loro fare bingo ma soprattutto chiunque abbia un minimo di lucida contezza delle vere emozioni del calcio non può nemmeno paragonare la meravigliosa unicità della passione partenopea con il freddo e scialbo snobbismo di chi festeggia gli scudetti con 30 ragazzini in piazza. 



ADL e Giuntoli attendono e riflettono perché sanno che manca un solo tassello a questa squadra ed è il bomber che manca da quattro estati. ADL ha parlato di un bomber da 30 reti. Evidentemente non è l'identikit del "vecchio" Llorente che è stato bloccato e rimandato di giorno in giorno perché considerato la mossa del "tanto per" che non entusiasma i tifosi e nemmeno la società stessa.  



Tanto meglio per alcuni che non arrivi nessuno se Icardi rimarrà ostinato nel suo no, piuttosto che prendere Llorente, che a quasi 35 anni non è un'operazione da Napoli. Avrebbe poco senso contrattualizzare per due stagioni un giocatore al tramonto, reduce da 13 reti in 58 partite nelle ultime due stagioni, che la Juventus ha già virtualmente "pensionato" nel 2015 e di fatto non aggiungerebbe niente alla squadra azzurra. 



L'intermediario di Llorente freme e sta girando i vari uffici dei club di A per metter pressione a Giuntoli, così si è fatto vedere nella sede della Fiorentina e ora è pure andato dall'Inter (casualità che riescano sempre a fotografarlo?). Il giochino è quello di mettere fretta al Napoli sapendo che sarebbe un colpaccio per la punta spagnola trovare un contratto in Italia per chi da parametro zero non ha trovato offerte nemmeno nella Premier che di solito ama i lungagnoni anche attempati.



Rimane la suggestione di un mister X. A partire da Diego Costa e, come abbiamo detto a suo tempo, ricordiamo che fu lui stesso a farsi sentire con Ancelotti qualche tempo fa e dai radar del tecnico di Reggiolo non è mai uscito. Su questa pista si sono riaccese le antenne azzurre perché se arriva Rodrigo a Madrid, a quel punto Costa saluterà e non intende fare da riserva a Morata, Felix e Rodrigo. I tempi però sono strettissimi. L'ingaggio del giocatore però è troppo alto dovrebbe ridurselo e a Madrid dopo il caso James Rodriguez non farebbero sconti nemmeno in cada Atletico. Rumors parlano di una possibile ipotesi di richiesta di prestito del bomber da parte del Napoli. 



Giuntoli infine non perde di vista il mercato italiano dove non esiste un altro simil Icardi, l'unico sarebbe Belotti per il quale Cairo vorrebbe la luna ma se proprio si cerca una scommessa al d.s. azzurro continuano a piacere nomi emergenti Kouame del Genoa (gran gol contro la Roma e in evidente crescita anche fisica) e Petagna della Spal. Costano entrambi 20 milioni e non sono dei top player ma potrebbero essere operazioni molto intelligenti se la strategia sarà quella di non fare ombra a Milik. Ma la madre di tutte le trattative continua a giocarsi all'ombra della Madonnina, sperando che nel frattempo Conte ci faccia il regalo di portarsi a Milano la statua di Pamplona.   

 

 

Emanuele Cammaroto

 

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